MESSINSCENA
Silvio D'Amico
È termine ormai accettato nel linguaggio del teatro internazionale (dal francese mise-en-scène, donde anche metteur-en-scène) per designare non già la scenografia o in genere [...] lo più gentiluomini, accademici e studenti (v. attori; filodrammatici), diretti da letterati e umanisti, se non dallo stesso mondo suo da esprimere. E donde il dualismo, tipico nel teatro del nostro secolo, fra autore e regista: inevitabile per la ...
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RECITAZIONE
Riccardo Picozzi
. Recitatio significò in origine, presso i Latini, "lettura di documenti nella trattazione di una causa" e recitare "fare l'appello, in giudizio, delle persone già precedentemente [...] o trasformandosi, anche nel Medioevo; dove però (come si è detto alle voci attori; filodrammatici) gl'interpreti del vero e proprio teatro drammatico, sia religioso, sia profano, furono solitamente dei "dilettanti". Una scuola nuova, professionale ...
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SALVINI
Mario Ferrigni
Famiglia di attori che fa capo a Giuseppe, nato a Livorno nella seconda metà del sec. XVIII, da famiglia oriunda di Orvieto. Insegnante di letteratura in un istituto privato di [...] alternava al suo modesto lavoro le recite tra filodrammatici; invaghitosi di Guglielmina, figlia di Tommaso Zocchi si cimentò nella declamazione di alcuni canti del poema, in teatro, rinnovando con altro stile l'ammirazione già tributata al Modena. ...
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MODENA, Gustavo
Silvio D'Amico
Figlio di Giacomo (v.) e dell'attrice Maria Luisa Lancetti, nato il 13 febbraio 1803 a Venezia, morto a Torino il 21 febbraio 1861. A Venezia compì i primi studî; passò [...] e cominciò a prender parte a recite di filodrammatici. Assunto come primo attore giovane dal capocomico Salvatore Socci.
Bibl.: Oltre le opere citate, v.: C. Leoni, Dell'arte o del teatro nuovo di Padova, Padova 1873; L. Bonazzi, G.M. e l'arte sua, 2 ...
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SADOWSKY, Fanny
Alberto Manzi
Attrice, nata a Mantova il 12 novembre 1826, morta a Napoli il 2 novembre 1906, figlia di un capitano polacco al servizio dell'Austria e della trentina Isabella Tacchi. [...] Rivelatasi una promessa con i filodrammatici, la madre la condusse a Milano e la presentò a G. Modena che aveva riunita la Compagnia un grande successo. Nel 1864 passò con Achille Majeroni al Teatro del Fondo. In Miss Multon il successo fu tale, che ...
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SBOVIO, Gaetano
Mario Ferrigni
Attore, nato il 10 novembre 1844 a Milano, ivi morto nel 1920. A quindici anni si arruolò, in Roma, nei Cacciatori del Tevere del generale Masi; tornato a Milano, si unì [...] ai filodrammatici che recitavano in dialetto. Il suo nome è legato al primo e al secondo periodo del teatro milanese, milanese, ma l'arte del Ferravilla attrasse i gusti e il teatro milanese languì. Lo S. tentò di risollevarlo con una compagnia ...
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RANDONE, Salvo (propr. Salvatore)
Attore teatrale, nato a Siracusa il 25 settembre 1910; il suo esordio avvenne presso una compagnia di filodrammatici a Catania, dalla quale si staccò scritturato da A. [...] nelle formazioni dirette da E. Zacconi, R. Ruggeri, A. Bragaglia, poi presso il teatro delle due città, i piccoli teatri di Roma e Milano, la compagnia del Teatro nazionale diretta da G. Salvini, fino all'esperienza del nome in ditta (1954-55 ...
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MODENA, Giacomo
Alberto Manzi
Attore, nato a Mori (Trentino) nel 1766, morto a Treviso nel 1841. Mandato a Verona per imparare a fare il sarto, si appassionò al teatro e, dopo essersi provato coi filodrammatici, [...] riuscì a entrare in una compagnia comica veneziana. Nel 1786-87 era con Maddalena Battaglia, con cui rimase per varî anni. Vi trovò il vecchio, celebre Zanerini, alla cui scuola fece grandi progressi.
Il ...
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FREGOLI, Lepoldo
Attore del teatro di varietà, nato a Roma il 2 luglio 1867. Modesto operaio dapprima, partecipò giovinetto a spettacoli filodrammatici. Nel 1889, volontario in Eritrea, recitò al circolo [...] militare di Massaua come attore "macchiettista" e illusionista, e una sera gli avvenne di sostituire nella rappresentazione i compagni, assenti per servizio, con una bizzarria scenica a parecchi personaggi, ...
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SALVESTRI, Giovanni
Alberto Manzi
Autore drammatico, nato a Livorno il 16 settembre 1841, ivi morto il 9 ottobre 1890. Dapprima impiegato in una casa di commercio ad Alessandria d'Egitto, fu garibaldino [...] comico mediocre in compagnie secondarie; riduttore di romanzi per il teatro. Fra questi Tisi di cuore, di Medoro Savini, La , dialogo scorrevole e vivace distinguono i suoi lavori. Fu anche giornalista e insegnante all'Accademia dei filodrammatici. ...
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filodrammatico
filodrammàtico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di filo- e dramma1, secondo l’agg. drammatico] (pl. m. -ci). – Dilettante d’arte drammatica; per lo più come sost., attore drammatico dilettante: una compagnia di filodrammatici. Come...
piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, di forma quadrata, rettangolare,...