AGOSTINI, Mezio
Giorgio Graziosi
Nato a Fano il 12 ag. 1875, studiò nel liceo musicale "G. Rossini" di Pesaro, allievo di M. Vitali per il pianoforte (si diplomò nel 1893) e di C. Pedrotti e A. Vanbianchi [...] Grande di Brescia, 1905; riesumazione della Cambiale di matrimonio di G. Rossini al teatroLaFenice di Venezia, 1910). In varie occasioni, specie negli anni seguenti la prima guerra mondiale, diresse concerti sinfonici a Venezia e altrove e si fece ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] di S. Cecilia di Roma specialmente per la sua attività concertistica, e a tutti i teatri lirici grandi e piccoli, da quelli delle città maggiori come il San Carlo di Napoli, il Carlo Felice di Genova, LaFenice di Venezia, ecc., a quelli dei piccoli ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] di sale piccole si mimetizza nel tessuto urbano senza uno stacco tra case e teatri, senza facciate che rivendichino un vuoto attorno (sarà laFenice, nel 1792, nel tempo della monumentalità classica a ottenere tale segno distintivo, in pratica ...
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La costruzione della città turistica
Andrea Zannini
Sono passati quarant’anni da quando Hans Magnus Enzensberger scriveva che in un secolo e mezzo di esistenza il turismo non aveva ancora saputo attrarre [...] anche il rinnovato orientamento turistico della città, che risultava visibile nel moltiplicarsi dei caffè, nel successo dei teatri (laFenice, bruciata nel 1836, era stata ricostruita in meno di un anno), nelle cadenze stilistiche dei nuovi ritrovi ...
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La città dei «piaseri»
Feliciano Benvenuti
L’Europa e Venezia
Concorrono molte ragioni per fare della Venezia del Settecento uno dei punti focali dell’attenzione europea, molte ragioni che subito appaiono, [...] luogo dove si poteva più facilmente sorvegliarne gli umori e i pensieri.
Per ciò i teatri erano collocati entro dedali di calli, mai, tranne LaFenice, su spazi aperti e ad essi si doveva accedere rigorosamente in maschera così da impedire reciproci ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] di Caserta (L. Vanvitelli, 1751-1758): e più tardi avrebbero avuto buon diritto di entrarvi il Teatro alla Scala di Milano (G. Piermarini, 1776-1778) e LaFenice di Venezia (G. Selva, 1790-1792).
In queste sale viene educandosi, sera dopo sera, un ...
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La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] in Id., tutto il teatro, cit.
140 Cfr. gli articoli Mussolini fece cose giuste. Leggi razziali la sua colpa peggiore, in 2013).
143 La Cia cooperò con il governo di Saigon a un progetto clandestino, il cui nome in codice era Operazione Fenice, che, si ...
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La stampa
Mario Isnenghi
Due serrate fra guerra e dopoguerra
Quattro quotidiani si contendono i favori del cittadino-lettore ancora alle soglie della Grande guerra: già meno che in passato(1), ma sempre [...] della goccia nel mare; e tuttavia la rubrica di p. 3 su «Teatri-Concerti-Cinema» lascia anche indovinare accanto vanno in scena alla Fenice Lucrezia di Ottorino Respighi e Salomè di Richard Strauss, al Goldoni la rivisitazione dialettale di Pensaci, ...
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La laguna e le isole
Franco Mancuso
La comunità lagunare
Agli inizi degli anni Cinquanta, e per gran parte di quel decennio, la laguna e le isole, insieme con Chioggia e Venezia, presentano ancora vividamente [...] trema. Venezia del resto non è da meno, con la contemporanea ripresa del Festival del teatro di prosa, l’Esposizione d’arte ai Giardini di Castello, e il Festival di musica contemporanea alla Fenice.
Fuori, i grandi spazi di acque, barene, terre ...
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La Fondazione Giorgio Cini e la «Storia di Venezia»
Giovanni Bazoli
La Fondazione Giorgio Cini, nata cinquant’anni fa, trae origine da un duplice atto d’amore.
L’amore di un padre per il figlio tragicamente [...] ravvisato una connotazione peculiare della città.
Il mito della fenice sembra davvero ripetersi per Venezia. Se già in precedenza, Così come, nello stesso periodo, la nuova Venezia si è espressa con il teatro borghese realista tutto goldoniano, con le ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
cavalchina
s. f. [der. di cavalcare], venez. – Veglione mascherato; in partic., quello che veniva organizzato al teatro La Fenice di Venezia l’ultimo venerdì di carnevale.