Nacque a Cettigne l'8 gennaio 1873, sestogenita fra gli undici figli di Nicola I Petrović Njegoš, principe (poi re) del Montenegro, e di Milena, figlia del voivoda Pietro Vukotić. Trascorse in patria i [...] Elena ed Anna; il 2 maggio le principesse intervennero allo spettacolo di gala nel teatroLaFenice. Nella primavera del 1896 alla corte russa la principessa Elena s'incontrò col principe di Napoli, recatosi a Mosca per assistere all'incoronazione ...
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MICHIELETTO, Damiano
Elvio Giudici
Regista di opera lirica e di teatro, nato a Camposampiero (Padova) il 17 novembre 1975. Nella sua messa in scena cerca di far emergere ciò che in ogni opera può significare [...] spicchi (prova tecnica e concettuale particolarmente significativa dello scenografo Paolo Fantin), ha fatto del TeatroLaFenice uno dei tornanti dell’interpretazione mozartiana contemporanea: Don Giovanni visto come energia vitale inarrestabile ...
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L'arte di comporre i balli, descrivendone, e fissando con segni convenzionali, la distribuzione delle figure, i movimenti dei primi ballerini e delle masse, armonizzandoli con la musica e con la scenografia, [...] Clerico, Urbano Garzia, Onorato Viganò (Amore e Psiche, Venezia, 16 maggio 1792, per l'inaugurazione del teatroLaFenice), Gaspare Ronzi, Giovanni Monticini, Pietro Gabriele Gardel, Pietro Angiolini, Giulio Viganò, Sebastiano Gallet, Gaetano Gioja ...
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Danzatore e coreografo statunitense, nato a Centralia, Illinois, il 16 aprile 1919. Studiò dapprima danza folclorica e tap-dance, poi danza moderna presso la Cornish school of fine arts, la Bennington [...] Field dance, 1963; Rain forest, 1968; Tread, 1970; Borst park, 1972). C. è stato ospite in Italia, fra l'altro, del teatroLaFenice di Venezia e del festival di Spoleto, in Francia dell'Opéra di Parigi (Un jour ou deux, 1973) e ha inoltre intrapreso ...
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Musicista (Catania 1801 - Puteaux, Parigi, 1835).
Figlio d'un organista e maestro di cembalo, fu avviato dal padre allo studio della musica: a sette anni già componeva, tra l'altro, un Tantum ergo e un [...] una nuova opera, su testo del Romani, La Straniera, al teatro alla Scala. Cominciarono per lui gli onori, ma a Milano stessa, a Bergamo, ecc. Seguì (1833) alla Fenice di Venezia, con scarso successo, la Beatrice di Tenda. Nel 1833 il B. fu invitato a ...
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ROSSINI, Gioacchino
Compositore, nato a Pesaro il 29 febbraio 1792, morto a Passy (Parigi) il 13 novembre 1868.
La vita e le opere. - Il padre del R., Giuseppe, nativo di Lugo in Romagna e trombetta [...] , melodramma eroico su libretto di G. Rossi (Venezia, Teatro della Fenice, 6 febbraio 1813). Oggi, a distanza di tempo, non prodursi dei grandi fenomeni della Natura.
Composizioni. - Teatro: La cambiale di matrimonio (comica; Venezia autunno 1810); L ...
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GENERALI, Pietro
Vito Reali
Compositore, più noto così che col vero nome di Pietro Mercandetti; nacque a Massarano presso Vercelli il 4 ottobre 1783 e morì il 3 novembre 1832 a Novara. Esordì come autore [...] il Generali godette di speciale favore per la vivacità, la facile vena, la freschezza dell'armonia e del giuoco delle da Rimini, l'ultima sua fatica per il teatro, rappresentata il 26 dicembre 1829 alla Fenice di Venezia. Tra le opere più fortunate si ...
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Architetto civile figlio di Giovanni (v.), nato a Trieste nel 1854, morto ivi nel 1920. Studiò prima pittura a Venezia, poi architettura a Milano e a Brera.
Fra le sue opere più note sono, a Trieste, il [...] teatroFenice, la casa Leitenburg, la fronte e la scala della Galleria Sandrinelli, il tempio israelitico, il palazzo della Riunione Adriatica di Sicurtà; a Udine: il palazzo Shiavi, le ville Sbisà, Pico, Micoli-Toscano e quella Nadigh. Fu a Trieste ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] . Carlo, 29 ott. 1837); Maria di Rudenz, opera seria in tre atti (libr. di S. Cammarano, da La nonne sanglante di A. Anicet-Bourgeois, Venezia, teatroLaFenice, 30 genn. 1838); Poliuto, opera seria in tre atti (libr. di S. Cammarano, da P. Corneille ...
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Gli ebrei a Venezia nella prima metà del Novecento
Simon Levis Sullam
Al principio del Novecento, giunto a compimento il lungo processo di integrazione avviato oltre un secolo prima, il gruppo ebraico [...] 1938, pp. 115-117.
27. Cf. Venezia, Archivio Storico Comunale, b. 2099 «1936-1940», cat. V, cl. 2, fasc. 13 «TeatroLaFenice, Passaggio in proprietà al Comune (1936)».
28. Cf. Ugo Ojetti, I taccuini, Firenze 1954, pp. 283-284, cit. in Sergio Romano ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
cavalchina
s. f. [der. di cavalcare], venez. – Veglione mascherato; in partic., quello che veniva organizzato al teatro La Fenice di Venezia l’ultimo venerdì di carnevale.