Danzatore e coreografo statunitense, nato a Centralia, Illinois, il 16 aprile 1919. Studiò dapprima danza folclorica e tap-dance, poi danza moderna presso la Cornish school of fine arts, la Bennington [...] Field dance, 1963; Rain forest, 1968; Tread, 1970; Borst park, 1972). C. è stato ospite in Italia, fra l'altro, del teatroLaFenice di Venezia e del festival di Spoleto, in Francia dell'Opéra di Parigi (Un jour ou deux, 1973) e ha inoltre intrapreso ...
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Ballerina e coreografa statunitense (n. Oakland 1943). Compiuti gli studi alla scuola di balletto di San Francisco, fece parte della compagnia di A. Nikolais (1965-71). Trasferitasi a Parigi, si esibì [...] Ne ricordiamo alcune: Il y'a juste un instant (1974), L'or des fous (1975), Wind, water, sand (1976). Incaricata dal teatroLaFenice di Venezia, tra il 1980 e il 1985 di dirigere un proprio gruppo composto di danzatori italiani, ha presentato Undici ...
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Ballerino e coreografo giapponese (n. Tokyo 1953). Con una formazione in Arti plastiche e danza classica, nel 1981 ha dato inizio a un percorso artistico che lo ha portato a primeggiare nel mondo della [...] portati sulle scene italiane si ricordano Glass tooth (2009, dove T. e gli altri interpreti danzano su un tappetto di pezzi di vetro) e Acis and Galatea (TeatroLaFenice, 2011). Nel 2022 l'artista è stato insignito del Leone d'oro alla carriera per ...
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Ballerino e coreografo statunitense (n. New York 1941). Allievo di Matt Mattox, ha presentato sue coreografie al Festival dei due mondi di Spoleto (1967) e nel 1971 ha fondato con A. Béranger a Parigi [...] compagnia, di cui è poi divenuto direttore unico. Negli anni Ottanta ha presentato alla Scala il balletto Die Josephslegende di R. Strauss, e nel 1994 ha ideato una sua versione de Lo schiaccianoci di Čajkovskij per il TeatroLaFenice di Venezia. ...
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Spettacolo
Marco Mele
Il settore dello s. dal vivo, in Italia, è largamente dipendente dal finanziamento pubblico. Musica, lirica, teatro, danza e spettacoli circensi hanno avuto introiti complessivi [...] liriche sono le maggiori beneficiarie di tale importo defiscalizzato: dal Teatro alla Scala all'Arena di Verona, dall'Accademia nazionale di Santa Cecilia al TeatroLaFenice di Venezia. Tali contributi privati, però, non hanno superato, nel ...
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GRISI
Roberto Staccioli
Famiglia di cantanti e ballerine.
Carlotta nacque a Visinada, in Istria, il 28 giugno 1819. Mostrata una precoce attitudine per la danza, entrò nella scuola del teatro alla Scala [...] . 1829), Costantino in Arles di G. Persiani e Francesca da Rimini di Generali (26 dic. 1829) al teatroLaFenice di Venezia.
In questo teatro, nel gennaio dell'anno seguente, conobbe Bellini, recatosi a Venezia per curare l'allestimento de Il pirata ...
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COPPINI
Dario Ascarelli
Famiglia di ballerini e coreografi i cui componenti si sono avvicendati per diverse generazioni, dalla seconda metà del Settecento in poi, dapprima sulle scene dei teatri veneziani [...] di autore sconosciuto), mentre nell'autunno dell'anno successivo si esibisce come ballerina di "mezzo carattere" al teatroLaFenice di Venezia dove, con la compagnia di G. Onorati, balla ne L'eroe castigliano ossia Rodrigo e Cimene (di G. Onorati ...
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CORTESI, Adelaide
Dario Ascarelli
Figlia del coreografo Antonio e della ballerina Giuseppa Angiolini e sorella del compositore Francesco, nacque a Milano nell'ottobre dell'anno 1828. La sua educazione [...] nero di Lauro Rossi (1° settembre) ed i Lombardi alla prima crociata di Verdi (10 novembre). Da Milano la C. si recò a Venezia al teatroLaFenice per cantare in Elisabetta di Valois di A. Buzzolla (febbraio 1850) e in Medea di G. Pacini (9 marzo ...
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CLERICO, Francesco
Lorenzo Tozzi
Non se ne conoscono il luogo e la data esatta di nascita e di morte: sappiamo soltanto che nacque intorno al 1755 e che morì dopo il 1838, anno in cui è ricordato ancora [...] ., primavera 1822, musica P. Brambilla); Il ritorno degli Argonauti (ibid., 1825); La Vergine di Hunderlach (Venezia, teatroLaFenice, carnev. 1826); L'orfana della selva (Genova, teatro di corte, primavera 1827); Il bardo della Scandinavia (Milano ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
cavalchina
s. f. [der. di cavalcare], venez. – Veglione mascherato; in partic., quello che veniva organizzato al teatro La Fenice di Venezia l’ultimo venerdì di carnevale.