CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] convento di S. Domenico che trentacinque anni prima era stato teatro della sua vivace ribellione giovanile. Rimase libero per un lo si abbandona, a lottare per i propri ideali politici e religiosi. Il 9 febbr. 1635 ottiene udienza da Luigi XIII, che ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] assenza del pontefice. In una città tradizionalmente teatro di luttuosi scontri, scoppiarono tumulti ed episodi fede, con la composizione di odi e inni a soggetto religioso. La versatilità del suo ingegno venne variamente giudicata dai contemporanei, ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] questo periodo (1889-1891) è anche l'ampia monografia su I teatri di Napoli dalla Rinascenza alla fine del secolo decimottavo, di cui aveva riguardato soltanto l'obbligatorietà dell'insegnamento religioso nelle scuole elementari, che egli non propose ...
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FERDINANDO I de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze, nel luglio del 1549, quintogenito maschio di Cosimo I, duca di Firenze, e di Eleonora de Toledo, figlia di don Pedro, [...] o cinquemila fanti in Scozia. Nonostante le difficoltà di ordine religioso, nel 1604 si parlò anche di un matrimonio tra il principesca di palazzo Pitti si aggiunsero la costruzione del teatro Mediceo nel palazzo degli Uffizi ad opera del Buontalenti ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] Italia, così come era avvenuto altrove, "il mito religioso […] si dissolve, si laicizza, rinunciando alla sua universalità era sede di una straordinaria concentrazione operaia ed era stata teatro (nel 1915 e nel 1917) di grandi scioperi insurrezionali ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] poesia aveva dato voce.
L'Ajace fu messo in scena al teatro alla Scala il 9 dic. 1811; nella replica della sera originale: che la Commedia sia il bando di un rinnovamento religioso, di una rinascita cristiana del mondo. Profeta e apostolo di ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] dell'indipendenza dall'Argentina, l'Uruguay parve offrire un teatro più adatto a una ripresa dell'impegno politico da parte (donde l'odio che il G. nutrirà d'ora in avanti per i religiosi e per il Papato), e infine la morte di Anita nelle valli di ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] e ribelle. Ma per questo gli fu ben presto più ampio teatro e miglior scuola Roma, dove si trasferì verso il 1517. A. ma la, rappresenta con utile larghezza.
Le opere di argomento religioso, ove si tralasci la esigua e malcerta scelta che ne tentò E ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giordano Bruno
Michele Ciliberto
In seguito alla morte sul rogo, sull’opera di Giordano Bruno si è accumulata la densa polvere di una fortuna, e di un mito, che ha stravolto per un lungo periodo tratti [...] il processo di svelamento della verità.
Bruno fu uomo di teatro, non solo perché scrisse il Candelaio: tutti i suoi dialoghi ’, sottolineando, in linea generale, quanto un buon fondamento religioso sia importante per lo sviluppo di tutta la civiltà, ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] spesso dalla critica messe in relazione con il teatro, possano essere riferibili più o meno direttamente i divieti" (Beltrami, 1884, p. 44). Capace di profondi sentimenti religiosi (come appare in un suo sonetto), fu forse, come molti suoi ...
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trégua (o trègua, ant. triègua) s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germanica]. – 1. Sospensione temporanea delle ostilità stabilita da due belligeranti ed estesa a tutto il teatro di guerra o a un solo settore, stipulata per raccogliere...
servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...