BIMBONI, Alberto
Raoul Meloncelli
Nato a Firenze il 24 ag. 1888, si dedicò giovanissimo allo studio della musica e fu allievo di G. Buonamici (pianoforte), di B. Landini (organo) e di A. Scontrino (composizione).
Al [...] di W. Chiodi e di G. Arrigoni, Firenze, Teatro Salvini, 1903). Nel 1906 fondò nella sua città una Società e alla composizione, coltivando sia il genere profano sia quello religioso. Nel 1949 venne rappresentata all'Eastement School di Rochester la ...
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AURELI, Cesare
Anna Maria Carlevalis Luzietti
Nato a Roma il 7 aprile 1843 da un modesto scultore ornatista, Pietro, si indirizzò alla scultura sotto la guida del padre e completò ben presto la propria [...] . Sempre dell'A. sono alcune statue dei fondatori di Ordini religiosi nella basilica di S. Pietro (S. Zaccaria, S. Bonfiglio visualizzazioni letterarie. L'A. fu anche fecondo scrittore di teatro, di racconti, di saggi storici ed estetici, e biografo ...
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BATTISTINI, Gaudenzio (Girolamo Gaudenzio)
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Nacque a Novara il 30 giugno 1722 da Giuseppe e da Angela Pasini. Dapprima avviato forse al sacerdozio (in uno stato d'anime della parrocchia di S. Matteo [...] dare alla sua musica un canto puro e al sentimento religioso espressioni nobili e belle. Col B. la cappella novarese orchestra, Dixit a 4 voci, organo e orchestra.
Bibl.: G.Bustico, Il teatro antico di Novara (1695-1873), Novara 1922, pp. 22-24; V. ...
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Faure, Élie
Altiero Scicchitano
Critico e storico dell'arte francese, nato a Sainte-Foy-la-Grande (Gironde) il 4 aprile 1873 e morto a Parigi il 29 ottobre 1937. Nel corso di una riflessione estetica [...] (con l'architettura e la danza che spiccano sul teatro e la pittura) e come novità assoluta, le cui potenzialità tecniche mirano a produrre un nuovo sentimento collettivo, per non dire religioso, che le forme del passato hanno abbandonato a favore ...
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trégua (o trègua, ant. triègua) s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germanica]. – 1. Sospensione temporanea delle ostilità stabilita da due belligeranti ed estesa a tutto il teatro di guerra o a un solo settore, stipulata per raccogliere...
servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...