Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] danza, ovvero nelle Danze sportive messe in scena dal Teatro della Pantomima Futurista a Torino nel giugno 1928, in il rapporto tra le grandi manifestazioni sportive e i rituali religiosi e Ayrton Senna ovvero l'Achille Australe di Claudio Rolle ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] c'è ancora da lavorare molto attorno alla sua prosa narrativa, alle relazioni coi pittori veneti, al teatro, persino agli scritti religiosi». Sul manierismo dell'Aretino, già trattato in varie occasioni dai critici (come è documentato dall'Innamorati ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] dominare le forze naturali entravano a far parte di un 'teatro del mondo' che stava mutando i propri limiti e confini, professore padovano, uomo di vari e singolari interessi filosofici e religiosi, Francesco Barozzi, con il suo Opusculum, in quo una ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] volume in quella Venezia che ai suoi occhi appariva «non solamente teatro della bella Italia, ma piazza e albergo di tutto l'universo e constata nelle novelle dove è derisa e gabbata la superstizione religiosa (I, I0 e II, 3), per le insolite ...
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Poesia
d'Arco Silvio Avalle
di d'Arco Silvio Avalle
Poesia
sommario: 1. Poesia in crisi. a) Poesia e vita. b) Poesia come ‛messaggio' . c) I due volti della poesia moderna. d) La poesia umiliata. e) [...] esitavano a definire ‛divina', dal tipo di funzione, non solo religiosa e morale, ma anche politica, che le è stata assegnata sin (van Gogh, ecc.), al film (Renoir, Duvivier, ecc.), al teatro (Brecht), e così via.
Sempre alla categoria dei segni di ‛ ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] del terreno; quasi sventagliando, su quello che fu il teatro degli avvenimenti che ci interessano, la luce di un anche in francese, di composizioni d'altro genere, per esempio religioso). Di qui spesso ha il punto di partenza la successiva fortuna ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] senso di unione, che è più propriamente un senso religioso. Il sentimento della famiglia è assai vivo in Ladri cinema, da cui inizia la propria attività registica, ma anche nel teatro di prosa e lirico. Il suo primo film, Ossessione (1942), dove ...
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Torquato Tasso: Poesie - Introduzione
Francesco Flora
Alla poesia di Torquato Tasso, qualunque genere abbia egli trattato, dalle rime d'amore o di vario tema al canto pastorale dimesso, fino a quei [...] difesa, sente la tragedia del vivere umano:
mirò, quasi in teatro od in agone,
l'aspra tragedia de lo stato umano,
i il Tasso patì nell'intimo della sua coscienza un dramma religioso, e della crisi dello spirito umano che seguì al Rinascimento ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] Degno di nota, in particolare, è il contributo dei teatri inglese e tedesco: a questi due ambiti saranno dedicati i gialli o noir canonici, che usano come sfondo le lotte religiose e politiche dell’età di Costantino: ad esempio la tetralogia ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] , più o meno radicale, di rinnovamento civile, morale o religioso, a una cultura in cui essa perde mano a mano sogno del 1985, Una valigia di cuoio nero del 1998) e ancor più al teatro (La testa del profeta del 1965, I templari del 1984, Storia di un ...
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trégua (o trègua, ant. triègua) s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germanica]. – 1. Sospensione temporanea delle ostilità stabilita da due belligeranti ed estesa a tutto il teatro di guerra o a un solo settore, stipulata per raccogliere...
servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...