Scrittore religioso (Fanano 1584 - Firenze 1670), gesuita, nipote di Giulio. Ha lasciato trattati a carattere ascetico e morale, tra cui alcuni relativi ai problemi della morale nell'arte in genere e nel [...] teatro in particolare (Della christiana moderatione del theatro, in cinque libri, 1646-52; Trattato della pittura e scultura, in collab. con Pietro da Cortona, 1652). ...
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Disegnatore e incisore (Lione 1606 - Parigi 1670). Eseguì gran numero di incisioni di soggetto religioso e storico, ritratti, allegorie, in genere di composizione originale. Ricordiamo le 32 tavole del [...] Teatro della Passione di Gesù Cristo e, fra i ritratti, il Maresciallo di Guebrient e il Luigi XIII. ...
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Narratore spagnolo (Madrid 1876 - ivi 1933), la cui tendenza realista è sorretta da esigenze di carattere sociale e religioso, come in El sobre en blanco (1918), Pilar Guerra (1920), El carpintero y los [...] frailes (1927). Ha scritto anche opere di teatro (Un beneficio, 1920). ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] Di qui l'urgenza di un impegno che dal piano religioso investe quello militare e politico-diplomatico, aprendo nuovi scenari alle il luogo in cui si concentrano tanti casi di santità e teatro di tanti episodi, atti a provare con la forza della loro ...
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Innocenzo XI, beato
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio Odescalchi e Livia Castelli di Gandino. La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - la [...] che l'intenzione definita di compiere un ufficiale percorso religioso. Favorì forse la scelta una grave malattia da del XVII secolo, in La Corte di Roma tra Cinque e Seicento. "Teatro" della politica europea, a cura di Id.-M.A. Visceglia, Roma 1998 ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] diplomatiche, mettendolo a contatto diretto con i problemi religiosi dell'Europa centro-orientale, l'8 aprile 1549 Pontefice Romano, in La Corte di Roma tra Cinque e Seicento. "Teatro" della politica europea, a cura di G. Signorotto-M.A. Visceglia ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] Di qui l'urgenza di un impegno che dal piano religioso investe quello militare e politico-diplomatico, aprendo nuovi scenari alle il luogo in cui si concentrano tanti casi di santità e teatro di tanti episodi, atti a provare con la forza della loro ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] per quello che era, a Firenze, l'edificio sacro più importante dopo il duomo, e teatro, in quanto chiesa medicea, di eventi di particolare impatto non solo religioso, ma anche politico e mondano. Era anche per G., data la rilevanza sociale di chi ...
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Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] ambiti diversi. Particolarmente importante - e non soltanto per gli aspetti religiosi - fu il processo che si svolse a Roma nel 1466 contro A. V. 152, ibid., pp. 733-47.
F. Cruciani, Teatro nel Rinascimento. Roma 1450-1550, Roma 1983, pp. 113-39.
R ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] oltreché a Firenze e Roma, sempre per committenti di alto rango religioso e civile, Giotto era al culmine della maturità umana e artistica ultimi sembrano richiamare alla mente gli attori del teatro classico per la solennità dell’impostazione e la ...
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trégua (o trègua, ant. triègua) s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germanica]. – 1. Sospensione temporanea delle ostilità stabilita da due belligeranti ed estesa a tutto il teatro di guerra o a un solo settore, stipulata per raccogliere...
servo
sèrvo s. m. e agg. [lat. servus «schiavo», anche agg. «assoggettato, sottomesso»]. – 1. (f. -a) letter. a. Schiavo; come sost., è comune soltanto nella locuz. servo della gleba, chi, nel declino dell’Impero Romano e nei secoli successivi,...