Sala cinematografica
Gian Piero Brunetta
Comunque la si voglia considerare e qualsiasi forma e dimensione abbia avuto ‒ baraccone ambulante, nickelodeon, o palazzo da 6214 posti, come il Roxy di New [...] . A Lione le prime proiezioni avvengono il 25 gennaio 1896 al Teatro Empire; in febbraio il Cinématographe arriva poi a Bordeaux e a
S. Raffaelli, Introduzione all'onomastica del cinema, in "Rivista italiana di onomastica", 1996, 1, in partic. pp. ...
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Cina
Marco Pistoia
Cinematografia
Origini e primi sviluppi
Fatta eccezione per alcuni brani di uno spettacolo dell'Opera di Pechino (Dingjun shan, Il monte Dingjun, pièce teatrale interpretata dal celebre [...] un certo senso aveva 'previsto' la nuova forma espressiva con il teatro delle ombre ‒ fu a lungo affidato a iniziative straniere, com pubblicistica cinematografica, nasceva, nel 1934, una rivista, "Qingqing dianying", che avrebbe acquisito ben presto ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] gruppo di artisti assai giovani, provenienti da esperienze disparate (teatro, pittura, studi scientifici), i quali si appropriarono del nuovo " trovasse il più fertile terreno di confronto nella rivista "Lef" (periodico del Levyj Front Iskusstva, LEF ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] 1933 e il 1935 fece parte di una piccola filodrammatica di un teatro di S. Maria di Castello e instaurò con il cinema un rapporto mondo del cinema scrisse una primo soggetto, pubblicato dalla rivista Cinema di Milano, quindi un secondo (la storia dell ...
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Nacque a Milano il 25 giugno 1900 da Pompeo, commerciante, e da Giuseppina Trabucchi.
Nata col secolo, all’età di quattordici anni Abba si presentò all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ma, troppo [...] di Marta Abba. Tuttavia l’illusione di poter rinnovare nel teatro della città rivierasca il sogno di una compagnia dalla sede partire per la tournée americana la Abba affidò alla rivista quindicinale di Lucio Ridenti Il dramma una memoria ...
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Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] più forte", si inaugurò nell'aprile 1937 Cinecittà. Con dieci teatri di posa sorti alle porte di Roma sulle ceneri degli stabilimenti sarebbero affermati nel dopoguerra e si tenne a battesimo la rivista "Bianco e nero" (Laura 1976). Il panorama del ...
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GENINA, Augusto
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 28 genn. 1892, in una famiglia altoborghese, da Luigi e da Anna Tombini.
Il G. avrebbe desiderato frequentare l'Accademia navale di Livorno, ma un [...] quale in realtà non aveva alcun interesse; amava molto invece il teatro e attraverso lo zio D. Oliva, critico teatrale de Il 'ambiente pubblicando, nel 1911, qualche recensione per la rivista romana Il Mondo; cominciò anche a scrivere commedie che ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] nemmeno montato. In compenso, grandissimo fu il successo di una nuova rivista, I'll say she is!, uno spettacolo per il quale i M. furono ospitati e contesi dai più noti e lussuosi teatri di Broadway. Ma soprattutto i M. furono scoperti e adorati da ...
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GUAZZONE (Guazzoni), Enrico
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 18 dic. 1876 da Bartolomeo e da Ginevra Santucci. Diplomatosi in pittura presso l'Istituto di belle arti della capitale, si specializzò [...] , e a New York il film fu accolto a Broadway in un grande teatro.
Dopo Quo vadis? il G., al ritmo di tre film l'anno oriente misterioso a base di nacchere e danze in costume" (cfr. Rivista del cinematografo, dicembre 1929, p. 271). Tornò a lavorare a ...
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Irlanda
Francesca Vatteroni
Cinematografia
La cinematografia irlandese ha avuto uno sviluppo particolarmente lento ed è rimasta a lungo legata a quella statunitense e a quella britannica. D'altra parte [...] diversi film con i registi e gli attori dell'Abbey Theatre (il teatro dublinese aperto nel 1904): alcune brevi commedie da due o tre per promuovere e diffondere il cinema di qualità, che pubblicò la rivista "Guth na scannáin" (La voce del film) e dal ...
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rivista
s. f. [der. di rivedere; nel sign. di «periodico» è modellato sul fr. revue, che a sua volta ricalca l’ingl. review]. – 1. raro. L’azione, il fatto di rivedere, soprattutto per meglio intendere, per fare riscontri, per correggere:...
scena
scèna s. f. [dal lat. scaena, gr. σκηνή «tenda, fondale del palcoscenico»]. – 1. a. Parte del teatro dove gli attori recitano; è costituita generalm. da una piattaforma sopraelevata rispetto al piano della sala, delimitata verso quest’ultima...