Nome d'arte dell'attore e autore di canzoni R. Ranucci (Torino 1912 - Roma 1991). Debuttò giovanissimo come ballerino e cantante, prima di essere scritturato nel 1934-35 nella compagnia di operetta dei [...] fratelli Schwartz. Da allora, sia nel varietà sia nel teatro di rivista, si impose per la sua comicità assurda e surreale e per l'uso intelligente del suo fisico minutissimo (fu chiamato il piccoletto). Nel dopoguerra ottenne i suoi maggiori successi ...
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Attore comico teatrale e cinematografico italiano (Torino 1902 - ivi 1980). Debuttò nel 1924 nella compagnia di G. Molasso;nel 1925 fu nella compagnia di I. Bluette e nel 1929 formò una propria compagnia [...] di rivista, producendo e interpretando numerose commedie musicali (a lungo con W. Osiris), in cui diede vita 1957). Negli anni Settanta si dedicò al teatro di prosa, dove riprese alcuni testi del teatro piemontese, fra cui il classico Le miserie ...
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Attore francese (Brunoy, Essonne, 1928 - Honfleur 2007). Dopo aver studiato recitazione al Centre du spectacle di Parigi, ha svolto un'intensa carriera teatrale recitando alla Comédie Française, ma anche [...] nella rivista, nel cabaret e nel teatro leggero. Ha cominciato l'attività cinematografica negli anni Cinquanta con alcuni piccoli ruoli in Les diaboliques (1955) e Cette sacrée gamine (Mademoiselle Pigalle, 1956). Spesso a suo agio nella commedia, ha ...
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Impresario teatrale (Formia 1899 - Milano 1977). Direttore e fondatore dell'impresa di spettacoli di rivista e prosa Errepì, presidente dell'Unione capocomici italiani, vicepresidente dell'Ente nazionale [...] previdenza assistenza lavoratori dello spettacolo, fu anche (governo Badoglio) commissario straordinario per l'industria dello spettacolo. Nel dopoguerra fu, insieme a Garinei e Giovannini, il più importante impresario italiano del teatro di rivista. ...
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Orientamento artistico che si diffuse nei primi decenni del Novecento, avendo come centro d’irradiazione la Germania, come reazione al naturalismo e all’impressionismo. Si concretizzò in diverse correnti, [...] d’animo, e la galleria berlinese Der Sturm, con la rivista omonima, di H. Walden. Tra i più notevoli rappresentanti dell , G. Trakl e Gertrud von Le Fort.
Teatro
Nell’ambito dell’e. il teatro ebbe un ruolo considerevole sia per l’oggettiva importanza ...
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Romanziere, drammaturgo e filosofo francese (Parigi 1905 - ivi 1980). Pensatore tra i più significativi del Novecento, la sua filosofia si riallaccia alla fenomenologia di E. Husserl e all'analitica esistenziale [...] a Parigi e partecipò alla Resistenza. Nel 1945 fondò la rivista Les temps modernes, attraverso la quale poté diffondere le sue , al dramma generale dell'Europa della seconda guerra mondiale. Nel teatro si avvalse di un'azione breve e violenta e di un ...
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Pittore, scenografo, scrittore d'arte italiano (Modena 1894 - Roma 1956). Fu uno dei più noti rappresentanti del futurismo, cui aderì dal 1912, contribuendovi con «manifesti» e scritti polemici, caratterizzando [...] futurista. Nel 1916 diresse la rivista Avanscoperta con L. Folgore e nel 1917 fondò la rivista Noi, che pubblicò, fra l fondò la Casa d'arte italiana (Roma, 1917-21), il Teatro della pantomima futurista (Parigi, Torino, Milano, 1927-28), allestì ...
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Regista svizzero (n. Erlenbach, Zurigo, 1951). Dopo studi musicali, frequentò a Parigi la scuola di teatro del mimo J. Lecoq; compositore di musica per alcuni teatri di Amburgo, Vienna, Stoccarda, nel [...] den Europäer! (1992). È autore di un teatro senza testo, musicale e documentario, di spettacoli del giro del mondo di una viaggiatrice svizzera, trasformato in una rivista ironica, di spumeggiante nonsense. Ha allestito fra l'altro il Faust ...
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Scrittore e drammaturgo siriano (Ḥasīn al-Baḥr, Ṭarṭūs, 1941 - Damasco 1997). Tra gli iniziatori del teatro arabo d'avanguardia, nei suoi lavori ha trattato argomenti quali la politica, il sesso e la religione, [...] 1990 fondò, insieme ad altri intellettuali, la rivista Qaḍāyā wa šahādāt ("Questioni e testimonianze"), da lui stesso diretta. Tra gli iniziatori del teatro arabo d'avanguardia, teorizzò un "teatro di politicizzazione" (masraḥ al-tasyīs), volto al ...
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Scrittore belga di lingua nederlandese (Molenbeeck-Saint-Jean 1879 - Beersel, Bruxelles, 1967). Disegnatore, regista, direttore della Scuola superiore di architettura e arti decorative di Bruxelles, fondatore [...] dello Studio del teatro nazionale belga, collaborò alla rivista Van Nu en Strah e iniziò la sua esperienza letteraria con un volume di versi; ma subito si dedicò alla prosa narrativa, con romanzi e novelle che lo resero tra i migliori scrittori ...
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rivista
s. f. [der. di rivedere; nel sign. di «periodico» è modellato sul fr. revue, che a sua volta ricalca l’ingl. review]. – 1. raro. L’azione, il fatto di rivedere, soprattutto per meglio intendere, per fare riscontri, per correggere:...
scena
scèna s. f. [dal lat. scaena, gr. σκηνή «tenda, fondale del palcoscenico»]. – 1. a. Parte del teatro dove gli attori recitano; è costituita generalm. da una piattaforma sopraelevata rispetto al piano della sala, delimitata verso quest’ultima...