Canzone, nazione, regione
Marco Santoro
Cenni introduttivi
Sono in molti a sostenere che la canzone, la canzone in italiano, abbia svolto un’importante funzione di integrazione culturale in un Paese [...] mondo – ancora importante per tutti gli anni Sessanta e parte dei Settanta – della commedia musicale stabilmente piantato al romanoTeatro Sistina. A Roma ha sede poi non solo la principale casa discografica internazionale operante in Italia, la RCA ...
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SQUARZINA, Luigi
Paolo Puppa
– Nacque a Livorno il 18 febbraio 1922, figlio unico di Federico, originario di Lugo (dove il nonno paterno era stato provveditore agli studi), funzionario della Confindustria [...] in campi avversi nel tempo della Resistenza, scandito in scene, non in atti, provocò alla prima presso il romanoteatro Valle nel 1959 il lancio pittoresco di topi morti agganciati a palloncini tricolore da parte della gazzarra fascista. Emmetì ...
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VALLI, Romolo
Paolo Puppa
– Nacque il 7 febbraio 1925 a Reggio Emilia, ultimo di tre figli (un fratello poi ginecologo e l’altro architetto), da Giuseppe, ingegnere civile, e da Matilde Mazzelli.
Dal [...] di vita, assunse la direzione del romanoteatro Eliseo, nelle mille polemiche tra stabili e , La Compagnia dei Giovani, Roma 1995; T. Kezich, De Lullo o il teatro empirico, Venezia 1996; F. Poggiali, Sulle orme della Compagnia dei Giovani, Roma ...
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MUSITELLI, Silvana
Enrico Lancia
(Lilia Silvi). – Nacque a Roma il 23 dicembre 1921, in una famiglia della borghesia agiata.
Di temperamento vivace, tanto che in famiglia le diedero il soprannome di [...] nel gennaio 2012, fu gratificata da una serata a lei dedicata (con la proiezione del documentario di Verdesca nel romanoteatro Eliseo), mentre in aprile fu ospite, sempre con Verdesca, della trasmissione Apprescindere presentata da Pino Strabioli su ...
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TEATRO e ODEON (ϑέατρον, theatrum)
P. E. Arias
1. - La parola ϑέατρον, derivata quasi sicuramente dal verbo ϑεάομαι ("guardo, sono spettatore"), indicò in origine soprattutto la massa degli spettatori, [...] davanti alle scene antiche (ad esempio a Siracusa, Pompei, Ercolano, Arles, Orange). Si possono in sostanza distinguere nel teatro occidentale romano tre tipi di scena, che variano poco fra di loro: a) il podio o pulpitum è decorato da nicchie e ...
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Romano, ritenuto fratello di Felice (v.), e anch'egli compositore. In mancanza di dati sicuri circa la sua nascita, si usa seguire il Fétis, che la pone verso il 1567; si crede che sia morto verso il 1621, [...] arie della Selva armonica (1617), e nelle musiche chiesastiche comitantibus variis instrumentis contenute nelle collezioni del Collegio Romano.
Il Teatro armonico spirituale di Madrigali a cinque, sei, sette ed otto voci concertati con il Basso per l ...
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TEATRO (XXXIII, p. 353; App. II, 11, p. 948)
Raul RADICE
Il teatro di prosa. - Mai come nell'ultimo decennio, in tutto il mondo, alla disamina, agli scritti, alle polemiche di cui è oggetto l'attività [...] italiano contemporaneo, Milano 1959; G. Pullini, Cinquant'anni di teatro in Italia, Bologna 1959; Teatro in Israele, a cura di G. Richetti e G. Romano, ivi 1959; R. Lalou, Cinquant'anni di teatro francese, ivi 1960; G. Lunari, Il movimento drammatico ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] spesso sensibilmente declinante verso il dialetto, caratterizza la lingua di giovani e affermati esponenti del teatro di narrazione, come il romano Ascanio Celestini, il milanese Giulio Cavalli, il leccese Mario Perrotta e il palermitano Davide Enia ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] sciovinista sin dal titolo del testo di Wilde, così ancora Romano Calò, che dal '28 al '40 porta sulla scena del 7-12, in partic. pp. 8-9.
67Cf. Gino Damerini, Il mezzo secolo di teatro di Cesco Baseggio, "Il Dramma", 39, 1963, nr. 325, p. 38 (pp. ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] in Sulle leggi. "Nel circo le corse a piedi, il pugilato, la lotta, le corse di carri. Nel teatro il canto, le lire, o i flauti".
Il cittadino romano è fortemente politicizzato (v. Nicolet, 1976) e i 'suoi' spettacoli sono i trionfi, i funerali, i ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...