CHACÓN (Ciaconius), Alonso (Alfonso)
Silvia Grassi Fiorentino
Nacque a Baeza nella provincia di Jaén (Andalusia). L'atto di battesimo, conservato nell'archivio della parrocchia di El Salvador di Baeza [...] di Alessandria.
Nei primi anni di soggiorno romano, grazie anche alle incitazioni del cardinal Francesco Thou, Historiarum sui temporis…, V, Parisiis 1604, p. 866; G. Ghilini, Teatro d'huomini letterati, II, Venezia 1647, p. 12; A. Teissier, Les ...
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Erudito, nato a Baeza nell'Andalusia nel 1540 o nel 1542, morto a Roma il 14 febbraio 1599 (secondo altri nel 1601-02). Entrò nell'ordine domenicano nel convento di S. Tommaso di Siviglia. Si dedicò allo studio della storia ecclesiastica e delle antichità cristiane. Venne a Roma, dove Gregorio XIII ... ...
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DELLA BELLA, Stefano
Anna Forlani Tempesti
Figlio di Francesco, scultore, scolaro del Giambologna, nacque a Firenze nel 1610: fu incisore e disegnatore, e si dedicò solo saltuariamente alla pittura. [...] fra i suoi editori. Il frutto più famoso del soggiorno romano è la grande stampa con l'Entrata in Roma dell' e della tragicommedia Mirame (ibid., nn. 936-941) che inaugurò il nuovo teatro del suo palazzo - e come quelle per la corte e per il cardinale ...
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BENELLI, Sem
Ferruccio Marotti
Nacque in località Filettole, a Prato, il 10 ag. 1877, da umile gente; contro la volontà del padre Raffaello e della madre Giovacchina Borri, volle intraprendere gli studi [...] da Ermete Novelli, con Lyda Borelli, Leo Orlandini e Romano Calò.
Il B. ritornò alle scene il 14 marzo 1921 articoli di D. Oliva, apparsi sul Giornale d'Italia e poi raccolti nel volume Il Teatro in Italia nel 1909, Milano 1911, pp. IX, X, 79-84 (La ...
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GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] a Bologna, entro il complesso e ricco teatro della cultura artistica del terzo decennio del Cinquecento pp. 147-151 (con bibl.); A. Mancini, Un insospettato collaboratore di Giulio Romano a palazzo Te: G. da T., in Paragone, XXXVIII (1987), 453, ...
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CAMPANILE, Achille
Piero Luxardo Franchi
Nacque a Roma il 28 sett. 1899, da padre napoletano, Gaetano Campanile Mancini, e madre toscana, Clotilde Fiore.
Caporedattore presso il quotidiano La Tribuna, [...] 'angolo della strada e Amiamoci in fretta); E. F. Palmieri, Teatro italiano del nostro tempo, Bologna 1939, ad Indicem; P. Pancrazi, M. Camilucci, A. C. vent'anni dopo, in L'Osservatore romano, 28 luglio 1973; R. Barneschi, In campagna non è un'altra ...
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COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] e il significato politico-culturale dell'opera dannunziana, il teatro in ispecie; se con eloquenza e passione civile celebrò di secoli i sintomi e i segni d'una culturalità romano-italica, ignorata sia dai negatori "nazionalisti" alla Pais sia ...
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GUIDI, Alessandro
Luigi Matt
Nacque a Pavia il 14 giugno 1650 da Bernardo e Maddalena Figarolla. Fu battezzato il giorno stesso della nascita, con i nomi di Carlo Alessandro, ma per sua stessa volontà [...] di reazione antibarocca e classicistica propugnata dal circolo romano. Tale programma prevedeva tra l'altro il negli Orti Farnesiani sul Palatino, dove gli Arcadi eressero un teatro e si riunirono per qualche tempo. In seguito a discordie tra ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] per la poesia, i dialoghi platonici come base per il teatro, un ritorno alla primitività sintattica per il cinema, colori Giuseppe Gioachino Belli, ci fu la scoperta del sottoproletariato romano e della sua ‘infernale’ bellezza: alla fine degli ...
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PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] vicini al maestro come Ferdinando Fuga. Il periodo romano coincise con la fase di profondo mutamento artistico , a cura di E. Debenedetti, III, Roma 2008, pp. 45-60, 144; Il teatro a Milano nel Settecento, I, I contesti, a cura di di A.M. Cascetta - ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Maria Lancisi
Maria Conforti
Giovanni Maria Lancisi, medico all’ospedale di S. Spirito, archiatra pontificio di Giovan Francesco Albani, papa Clemente XI, lettore allo Studium Urbis Sapientiae, [...] sospetti, probabilmente fondati, di adesione alle teorie atomistiche (Congresso medico-romano tenuto in casa del sig. d.r Girolamo Brasavoli a dì dai divertimenti frivoli e pericolosi, come il teatro, e dalle discipline e saperi che, esasperando ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...