Terenzio, Afro Publio
Marco Cipriani
Il commediografo dalle profonde indagini psicologiche
Terenzio è il più elegante commediografo latino. L’indagine psicologica dei personaggi e la raffinatezza dell’espressione [...] a.C., non furono tuttavia apprezzate dal pubblico romano, ancora affezionato alla più vivace comicità di Formione e I fratelli.
Un modo nuovo di far commedie
Il teatro di Terenzio riflette le trasformazioni della società romana nel 2° secolo a ...
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Bizet, Georges
Antonietta Pozzi
Il compositore francese che ha messo in musica la Spagna di Carmen
Compositore francese dell'Ottocento, Georges Bizet si dedicò soprattutto al teatro musicale. Il suo [...] quale si trasferì per tre anni a Roma.
Il soggiorno romano e la conoscenza dell'opera italiana ebbero sul compositore una il 1863 e il 1872 intraprese la composizione di diversi lavori per il teatro, ma ne portò a termine solo alcuni: le tre opere I ...
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Vitruvio Pollione, Marco
Fabrizio Di Marco
La nascita dell’architettura
Marco Vitruvio Pollione fu architetto e ingegnere dell’epoca di Cesare e di Augusto. È noto soprattutto per il trattato L’architettura, [...] architettonici.
Gli edifici pubblici – foro, basilica, terme, teatro – sono analizzati nel quinto libro, mentre nei due : definisce le differenze tra il tipo greco e quello romano, si sofferma su problemi tecnici e funzionali della progettazione ...
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Magni, Luigi
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico e teatrale, sceneggiatore e soggettista, nato a Roma il 21 marzo 1928. Affascinato dalle consuetudini e dagli umori antichi della sua città, M. [...] ha saputo trasformarli in agili copioni per il cinema e per il teatro musicale. Per due volte gli è stato conferito il David di alla consolidata leggenda della fine suicida del governatore romano, M. è tornato ciclicamente a raccontare le vicende ...
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Brofferio, Angelo
Uomo politico e scrittore (Castelnuovo Calcea, Asti, 1802 - Locarno, Svizzera, 1866). Studente di giurisprudenza a Torino, tentò il teatro con successo: la sua tragedia Eudossia fu [...] ebbe tutta la sua produzione giovanile. Entrato in contatto con l’ambiente letterario milanese, romano e napoletano, Brofferio si dedicò sempre più intensamente al teatro e alla poesia pur avendo iniziato a esercitare l’avvocatura a Torino. Coinvolto ...
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Architetto (Padova 1508 - Vicenza 1580). Lavorò prima a Padova, come tagliatore di pietra, nella bottega di B. Cavazza da Sossano (1521), e poi (dal 1524) a Vicenza, nella bottega in Pedemuro dell'architetto [...] dei suoi Quattro libri dell'architettura. Dopo il viaggio romano, cominciò a costruire a Bagnolo la villa Pisani (1542 Venezia e, nel 1580, a quelli per l'originale tipologia del Teatro Olimpico di Vicenza, città dove morì il 19 agosto di quell'anno ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] , da cui avrebbe ricavato il David.
È a questo primo periodo romano che vengono riferiti, sia pure con ampi margini di dubbio, due composizione – finestra aperta su uno spazio immaginario, teatro di eventi trascendenti – ha sempre costituito una ...
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Danilo Ramirez
Regista e critico cinematografico italiano (Roma 1924 - ivi 2007). Proveniente da una delle più importanti famiglie della cultura italiana del Novecento, nipote dello storico del teatro [...] l’inserimento di un elemento esotico, quale può essere una ragazza giapponese, nel contesto della vita popolare di una quartiere romano. presente tutto il mondo dei personaggi tipici, dal bullo al ladruncolo, e la storia si sviluppa con i toni della ...
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Scrittore e giornalista italiano (Fucecchio 1909 - Milano 2001). Corrispondente e inviato speciale di varie testate, fu redattore del Corriere della sera (1938-73); fondò e diresse (1974-94) Il Giornale [...] le sue cose migliori. Fu anche autore di lavori per il teatro e di una serie di rievocazioni, a carattere divulgativo (anzi con me stesso. Diari 1957-1978 (a cura di Sergio Romano, 2009), raccolta di dodici quaderni inediti conservati presso il Fondo ...
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Architetto (Capiatone, Rota d'Imagna, 1744 - Pietroburgo 1817). In tempo neoclassico Q. fu il maggiore interprete del Palladio; non cercò in lui il pittorico, germe sviluppato dal barocco, bensì l'armonia [...] meditata conoscenza di Roma antica), a quelle di Bramante, Sanmicheli, Giulio Romano. I suoi disegni rivelano, inoltre, la conoscenza delle opere di E russa del periodo realizzando, a Pietroburgo, il teatro dell'Ermitage (1782-85), l'Accademia delle ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...