veglione /ve'ʎone/ s. m. [accr. di veglia]. - [festa da ballo che si svolge di solito in un teatro o in una grande sala protraendosi fino alle prime ore del mattino: il gran v. di san Silvestro] ≈ veglia [...] danzante. ⇑ festa, ricevimento ...
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semideserto /semide'zɛrto/ agg. [comp. di semi- e deserto¹]. - [di locale, luogo d'incontro e sim., che presenta pochissimi frequentatori: il teatro era s.] ≈ mezzo vuoto, semivuoto. ↔ affollato, colmo, [...] gremito, pieno. ↑ stracolmo, strapieno ...
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folto /'folto/ [lat. fultus, part. pass. di fulcire "calcare, premere"]. - ■ agg. 1. [assol., costituito di elementi molto vicini l'uno all'altro: un f. bosco] ≈ compatto, denso, fitto, fondo. ↔ rado. [...] , nutrito. ↔ esiguo, ridotto, sparuto. b. [di luoghi e ambienti in cui si raccolgono molte persone, con la prep. di: un teatro f. di pubblico] ≈ fitto, gremito, pieno, zeppo, [spec. con uso assol.] affollato. ↔ vuoto. c. (non com.) [assol., che è ...
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accogliere /a'k:ɔʎere/ (poet. accorre /a'k:ɔr:e/) v. tr. [lat. ✻accollĭgĕre, der. di collĭgĕre "cogliere, raccogliere", col pref. ad-] (coniug. come cogliere). - 1. a. [far entrare, ammettere in un gruppo [...] [manifestare un giudizio alla prima uscita di un libro, di un film e sim.: a. un libro con favore] ≈ giudicare, salutare. 2. (estens.) [riferito a un luogo, avere una capienza: un teatro che può a. tremila spettatori] ≈ contenere, ospitare, ricevere. ...
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acustica /a'kustika/ s. f. [femm. sost. dell'agg. acustico]. - [proprietà di un ambiente in relazione alla propagazione del suono: un teatro che ha una buona a.] ≈ sonorità. ...
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prendere /'prɛndere/ [dal lat. prĕhendĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare una presa su cosa [...] ≈ conquistare (ø), espugnare (ø), impadronirsi, impossessarsi, occupare (ø), prendere (ø). □ prendere posto [a cinema, a teatro, ecc., occupare un posto a sedere] ≈ accomodarsi, mettersi a sedere, sedersi, sistemarsi. ↔ alzarsi, andarsene. □ prendere ...
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sfollare [der. di folla, col pref. s- (nei sign. 3 e 4)] (io sfóllo o sfòllo, ecc.). - ■ v. intr. (aus. essere e più raram. avere) [di folla, allontanarsi dal luogo in cui era addensata: i tifosi cominciarono [...] , affollarsi, ammassarsi, assieparsi. ■ v. tr. 1. a. [abbandonare in massa un luogo: il pubblico sfollava lentamente il teatro] ≈ evacuare, sgombrare. ↔ affollare, gremire, riempire. b. [allontanare da un luogo le persone che lo occupano: le autorità ...
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frequenza /fre'kwɛntsa/ s. f. [dal lat. frequentia]. - 1. [l'essere frequente; il ripetersi spesso] ≈ assiduità, costanza, iterazione, ripetitività. ↑ continuità. ↔ rarità, saltuarietà, sporadicità. ↑ [...] , l'andare spesso in un luogo, in partic. a scuola: la f. alle lezioni è obbligatoria] ≈ assiduità, partecipazione, presenza. ↔ assenza. b. [il convenire in gran numero: un teatro dove c'è sempre f. di pubblico] ≈ affluenza, affollamento, concorso. ...
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culo s. m. [lat. cūlus], pop. - 1. a. [parte posteriore del corpo umano] ≈ (pop.) chiappe, deretano, didietro, (scherz.) dove non batte il sole, (eufem.) fondoschiena, (pop.) mappamondo, natiche, (pop.) [...] didietro e posteriore: e ci dovette arrivare anche lui, Candeloro Bracone, a fare il pagliaccio se volle aver gente nel suo teatro, e a rappresentare le pantomime nelle quali pigliavasi le pedate nel didietro dal minore dei suoi ragazzi (G. Verga); a ...
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dio s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l'art. è il, al plur. gli; al sing., la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico). - 1. (relig.) a. (solo [...] anni, soprattutto nel linguaggio giovanile: Mario con le donne è un vero mito!): che magnificenza! Non ho mai visto un teatro simile! Un mago, siete un mago, Boggiolo! (L. Pirandello).
Molto più estesi gli usi metaforici di diavolo, riferibile sia a ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...
L’apertura dei teatri è subordinata al rilascio di apposita licenza da parte delle competenti autorità. Nello specifico, ai sensi dell’art. 80 del R.D. n. 773/1931, il comune, subentrato all’autorità di pubblica sicurezza sulla base del d.P.R....