Malaysia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Il cinema approdò in terra malese nei primi anni del Novecento, ossia quando la M. si trovava ancora sotto il protettorato britannico. L'industria fu gestita [...] B.S. Rajhans e ispirato al più noto romanzo d'amore della tradizione islamica; la regia si uniformò al modello del teatro d'opera, spettacolo a quei tempi molto seguito da tutta la società malese. Gli interpreti furono reclutati tra gli attori e ...
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Grune, Karl
Giovanni Spagnoletti
Attore e regista teatrale e cinematografico tedesco, nato a Vienna il 22 gennaio 1890 e morto a Bournemouth (Inghilterra) il 2 ottobre 1962. Attento e sagace osservatore [...] cinema, ma è rimasto quasi un 'dolmen' isolato rispetto a tutta la sua successiva carriera.
Figlio di un insegnante, studiò teatro e iniziò una carriera d'attore in provincia recitando in Austria e in Baviera prima di passare alla regia alla Wiener ...
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Parker, Eleanor (propr. Eleanor Jean)
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a Cedarville (Ohio) il 26 giugno 1922. Avvenente e grintosa, negli anni Quaranta e [...] , ma anche da inaspettata forza e fiera altezzosità.Dopo aver frequentato l'Accademia di Pasadena e recitato con il Teatro popolare di Martha Vineyard, fu un talent scout della Warner Bros. a farla esordire in sordina nell'edificante They ...
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Melnati, Umberto (propr. Raimondo)
Monica Cardarilli
Attore cinematografico e teatrale, nato a Livorno il 17 giugno 1897 e morto a Roma il 30 marzo 1979. Tra gli interpreti più caratteristici della commedia [...] con una recitazione artefatta, nervosa, screziata da sonorità stridule e nasali. Figlio d'arte, cominciò a lavorare in teatro ancora giovanissimo e nel 1936 formò una propria compagnia, la De Sica-Rissone-Melnati, che allestì con discreto successo ...
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Morandini, Morando
Daniele Dottorini
Critico cinematografico, nato a Milano il 21 luglio 1924. Uno dei pochi studiosi che ha saputo attraversare le diverse fasi del cinema, italiano e mondiale, elaborando [...] del mensile "Schermi" dal 1958 al 1960 ‒, occupandosi non solo di cinema ma anche di altre forme di spettacolo, come televisione e teatro (ha dedicato al teatro di rivista degli anni Cinquanta anche una monografia, Sessappiglio: gli anni d'oro del ...
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Vecchiali, Paul
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore cinematografico corso, nato ad Ajaccio il 20 aprile 1930. Amore, tenerezza, anarchia sono i temi di un'opera incentrata su una scrittura filmica [...] i fatti sono al limite della verosimiglianza e si costituiscono come incontro con il destino, in analogia a quello che nel teatro di Jean Genet era la drammaturgia del circo.
Conseguita la laurea in ingegneria all'école polytechnique di Parigi, vi ...
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Kentridge ⟨kèntriǧ⟩, William. – Artista e regista sudafricano (n. Johannesburg 1955). Suggestionato dall’orrore della segregazione razziale, ha affrontato l’argomento in tutte le sue opere. In particolare, [...] Commission (TRC), creata nel 1995 per fare luce sulla violazione dei diritti umani durante l’apartheid. Molto attivo anche in teatro (Il ritorno d’Ulisse, tratto dall’opera Il ritorno d’Ulisse in patria di C. Monteverdi, 1998; Die Zauberflöte di ...
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Attore teatrale e cinematografico italiano (n. Milano 1940). Si è formato come cabarettista negli storici locali della Milano anni Sessanta ed è arrivato alla fama insieme a C. Ponzoni nel duo comico Cochi [...] 1984, Le comiche 1990 e Ricky e Barabba 1992) negli anni Duemila P. è tornato in coppia con C. Ponzoni in televisione e in teatro. Tra gli ultimi lavori si ricordano i film Un amore su misura (2006, di cui ha curato anche la regia), Oggi sposi (2009 ...
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Regista cinematografica danese (Copenaghen 1914 - ivi 2002). Cominciò la carriera come attrice per passare dietro la macchina da presa. Col marito Bjarne (Copenaghen 1908 - ivi 1995) scrisse e diresse [...] sole, 1953). Da sola ha diretto documentarî (Ballet girl, 1954; Kaerlighed pa Kredit, Amore a credito, 1955). Lavorò anche per il teatro, la radio e la televisione. Con Paw (1960) vinse l'Oscar per il miglior film straniero e nel 1979 ottenne l'Orso ...
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Mozžuchin, Ivan Il'ič
Daniele Dottorini
Attore e regista cinematografico russo, nato a Penza il 26 settembre 1889 e morto a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 18 gennaio 1939. Fu il primo grande divo del [...] sull'eccesso e la ridondanza, quanto sull'economia dei gesti e dei movimenti.
Di famiglia facoltosa, innamorato del teatro, M. decise giovanissimo di abbandonare gli studi di giurisprudenza per trasferirsi a Kiev e lavorare in una compagnia teatrale ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
teatro-canzone
(teatro canzone), loc. s.le m. Spettacolo teatrale imperniato sull’esecuzione di un repertorio unitario di brani da parte di un cantautore. ◆ [tit.] Da Neil Simon al teatro-canzone [testo] Due spettacoli, tra risate e teatro-canzone....