(o Blemmi; egiz. Belhmou) Gruppo di tribù nomadi, abitanti nella zona compresa fra il Nilo e il Mar Rosso, e fra File e l’Abissinia (regno di Axum). Verso il 280 d.C. acquistarono il territorio dei Nubiani [...] divenendo probabilmente confederati dell’impero sotto Diocleziano. Dal 4° al 6° sec. compirono molte scorrerie nel territorio della Tebaide. Verso il 530 furono duramente sconfitti dai Nubiani e da allora la loro influenza sulla regione diminuì fino ...
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Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distingue comunemente in e. (o poesia epica) tradizionale, quella che raccoglie in organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione [...] con le Puniche si riallaccia a Nevio e a Ennio; Valerio Flacco con le Argonautiche e Stazio con l’Achilleide e la Tebaide alla tradizione greca del poema epico-mitologico. Qualcosa di mezzo tra l’e. e la poesia didascalica, sotto l’influsso dell ...
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LUCIFERO di Cagliari
Vescovo di questa città, fu nell'inverno 354-55 mandato, con altri, da papa Liberio presso l'imperatore Costanzo, a chiedergli la convocazione di un nuovo concilio per risolvere [...] , fu esiliato: e tra gli altri L., inviato a Germanicia di Commagene, poi a Eleuteropoli di Palestina, finalmente nella Tebaide. Qui si trovava, allorché l'editto di Giuliano gli permise di tornare in patria. Non partecipò di persona al sinodo ...
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Figlio (m. 204 a. C.) di Tolomeo III e di Berenice II; succedette al padre nel regno (221). Temperamento debole, fanatico del culto dionisiaco, subì l'influenza dell'entourage di corte, dalla quale non [...] elementi indigeni nell'esercito suscitò tra gli Egiziani un movimento nazionalista che sarebbe divenuto sempre più pericoloso, concludendosi nella Tebaide con la dominazione di due re Nubiani, e che continuò (206-185 a. C. circa) sotto il regno del ...
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PALLADIO di Galazia
Nicola Turchi
Vescovo e scrittore ascetico, originario di Galazia, si fece monaco a Gerusalemme verso il 386 e viaggiò poi per l'Egitto, da Alessandria al deserto di Nitria, visitando [...] allora vescovo di Costantinopoli e in disgrazia della corte, perorò la sua causa a Roma e ne fu punito con l'esilio nella Tebaide per sei anni (406-412). Ritornato in patria ebbe la sede episcopale di Aspuna, dove morì.
Scrisse un Dialogus de vita S ...
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blemmi (o blemi)
blemmi
(o blemi) Gruppo di tribù nomadi, abitanti nella zona compresa tra il Nilo e il Mar Rosso, e fra File e l’Abissinia (regno di Aksum). Noti dal 3° sec. a.C. (Teocrito, Eratostene), [...] il territorio dei nubiani sul Nilo, posero la loro capitale a Kalabsha e attaccarono poi l’Egitto da S, divenendo probabilmente confederati dell’impero sotto Diocleziano. Tra il 4° e il 6° sec. compirono molte scorrerie nel territorio della Tebaide. ...
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Manto
Giorgio Padoan
Figlia dell'indovino tebano Tiresia, M. fu ella stessa indovina (sarebbe stata assai esperta in piromanzia), e come tale è menzionata nei poemi latini più cari a D.: nell'Eneide [...] in quanto invita le donne tebane a venerare Latona contro il divieto dell'empia Niobe; ma è soprattutto nel libro IV della Tebaide di Stazio (vv. 463-585; e cfr. anche X 724-725) che M., vergine e intemerata sacerdotessa, è ripetutamente e ampiamente ...
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Il complesso dei fatti leggendari che ruotano intorno all’Iliade e all’Odissea. Con termine risalente agli Alessandrini, si dà il nome di poemi ciclici a una serie di epopee, perdute, che comprendeva [...] dei poemi omerici e al di fuori della leggenda troiana. Già Proclo vi includeva i poemi del ciclo tebano (Edipodia, Tebaide, Epigoni). I moderni aggiungono, su scarse testimonianze, un poema sugli Argonauti, la Presa di Ecalia, un poema su Eracle, la ...
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MACRIANO (T. Fulvius Iunius Macrianus)
Gastone M. Bersanetti
Usurpatore, insieme con il fratello Quieto, contro l'imperatore romano Gallieno, nel 260-261 d. C. Il padre loro M. Fulvio Macriano, collaboratore [...] figli (estate del 260). La loro signoria fu riconosciuta in tutto l'Oriente e anche in Egitto, esclusa però, forse, la Tebaide. Gallieno mandò contro M. e il figlio omonimo, passati in Europa con circa 45.000 uomini, Aureolo, che li sconfisse nell ...
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Nome di un famoso re legislatore dell'antico Egitto, secondo Manetone l'unico re della XXIV dinastia, saitica. È identificato con il faraone Waḥkarīe (w'ḥ-k'-r‛j) "benigno di spirito è (il dio) Rīe", il [...] , che con conquiste troppo spinte verso l'alto Egitto aveva provocato l'intervento del re etiope Pi‛anhe protettore della Tebaide; battuto e ricacciato tra le paludi dell'estremo Delta, a patto di sottomissione aveva ottenuto di nuovo il modesto ...
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tebaide
tebàide s. f. – Propriam., nome storico di una regione dell’Alto Egitto (lat. Thebais -aĭdis, gr. Θηβαΐς -ίδος), avente per capitale Tebe, con una zona desertica nella quale si sviluppò anticamente una vita eremitica orientata verso...
tebaico
tebàico agg. [dal lat. Thebaicus, gr. Θηβαικός] (pl. m. -ci). – Della città di Tebe in Egitto; è forma meno com. di tebeo (mentre tebano è più propriam. riferito a Tebe di Beozia), ma è forma esclusiva nelle espressioni: marmo t.,...