Faraone egiziano (sec. 11º a. C.); visir dell'ultimo dei Ramessidi e sposo di una principessa regale, occupò a Tanis verso il 1085 a. C. il trono lasciato vacante alla morte del suo sovrano e fondò la [...] XXII dinastia, lasciando la Tebaide e l'Alto Egitto sotto il potere del sommo sacerdote di Ammone, Herihor. Alla morte di questo cercò probabilmente di estendere di nuovo l'autorità faraonica su quei territorî, ma senza azzardare un intervento ...
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Cardinale (Ferrara 1668 - Roma 1732). Nunzio in Francia nel 1711, vi dovette pubblicare la bolla Unigenitus; creato cardinale nel 1719, fu dal 1726 ambasciatore di Spagna presso la S. Sede. Fu anche letterato; [...] è opera sua (e non di C.I. Frugoni, come pur si disse) la traduzione (1729), o piuttosto rifacimento, della Tebaide di Stazio (sotto lo pseudonimo di "Selvaggio Porpora"). ...
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Letterato (Valvasone 1523 - Mantova 1593), appartenente a un ramo dei conti di Cucagna. Trascorse tutta la vita nella cura del suo feudo, e solo nel 1592 passò alla corte del duca di Mantova. È il maggiore [...] in 5 canti di ottave, La caccia, di gusto ariostesco, la sua opera migliore: seguirono, tra l'altro, una traduzione della Tebaide di Stazio (1570), il poemetto Le lagrime di S. Maria Maddalena (1586), il poema Angeleida in 3 canti di ottave (1590 ...
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Figlio (m. 80 a. C.) di Tolomeo VIII e di Cleopatra (III). Contro il volere della madre che gli preferiva il fratello minore Tolomeo X, s'impadronì (116) del potere, che dovette però dividere col fratello [...] a Cipro (107), da dove tornò solo alla morte del fratello (88); i primi anni di regno (88-86) furono travagliati da una nuova rivolta della Tebaide. In questo secondo periodo del suo regno T. IX ebbe come coreggente la figlia Cleopatra Berenice. ...
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Figlio (m. 204 a. C.) di Tolomeo III e di Berenice II; succedette al padre nel regno (221). Temperamento debole, fanatico del culto dionisiaco, subì l'influenza dell'entourage di corte, dalla quale non [...] elementi indigeni nell'esercito suscitò tra gli Egiziani un movimento nazionalista che sarebbe divenuto sempre più pericoloso, concludendosi nella Tebaide con la dominazione di due re Nubiani, e che continuò (206-185 a. C. circa) sotto il regno del ...
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Poeta latino (n. Napoli 45 d. C. circa - m. forse 96); figlio di un grammatico e maestro di retorica, partecipò presto alle gare poetiche in voga al suo tempo; venuto a Roma, alla corte di Domiziano, fu [...] con Silio Italico e Valerio Flacco, uno dei principali poeti epici dell'età imperiale. Il poema maggiore di S. è la Tebaide (già compiuta forse nel 92, e dedicata a Domiziano), nella quale la materia poetica, interamente greca, è elaborata secondo il ...
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Figlio (n. 209 - m. 181 a. C.) di Tolomeo IV Filopatore e di Arsinoe III, aveva cinque anni alla morte dei genitori; la madre era stata uccisa dai cortigiani, e la cosa fu tenuta a lungo nascosta. Della [...] in dote la Celesiria. Fece concessioni al clero indigeno, e strinse i rapporti con Roma, la quale assunse la protezione del regno. Durante il suo breve regno fu riconquistata la Tebaide (da Ippalo) e fu repressa una rivolta degli indigeni del Delta. ...
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Piankhy
Re di Kush e primo sovrano della XXV dinastia egiziana (regno 747-716 a.C.). Proseguendo l’opera del padre Kashta, P. estese il suo potere oltre i confini del suo Paese su tutto l’Egitto. A Tebe [...] l’avanzata di Tefnakht, re di Sais che, raccolti intorno a sé gli altri principi libici del Basso Egitto, minacciava la Tebaide. Alla testa del suo esercito P. ottenne la resa di tutte le città lungo il Nilo. Solo Menfi resistette e dovette ...
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Racine, Jean
Mirella Schino
La poesia del teatro
Jean Racine è stato poeta e autore drammatico, uno dei più grandi della storia della letteratura francese. Tuttavia, a differenza di quanto, nello stesso [...] Per il teatro cominciò a scrivere solo a partire dal 1664: Molière mise in scena, con la sua compagnia, la tragedia Tebaide o i fratelli nemici, e l’anno dopo Alessandro Magno, che però Racine offrì, scorrettamente, anche al teatro rivale di Molière ...
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FIGARI, Antonio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 16 maggio 1804 da Lazzaro e Paola Lanfranco. Ancora adolescente fu apprendista nella locale farmacia di G. Mojon; iscrittosi all'università, [...] fossili, il F. intraprese una serie di viaggi prima, nel 1844, nel deserto arabico, poi nel '45 e '46, nella bassa Tebaide per scavi alla ricerca di marmi e di carbon fossile. Nel '47 esplorò la parte orientale e settentrionale del Sinai fino a Petra ...
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tebaide
tebàide s. f. – Propriam., nome storico di una regione dell’Alto Egitto (lat. Thebais -aĭdis, gr. Θηβαΐς -ίδος), avente per capitale Tebe, con una zona desertica nella quale si sviluppò anticamente una vita eremitica orientata verso...
tebaico
tebàico agg. [dal lat. Thebaicus, gr. Θηβαικός] (pl. m. -ci). – Della città di Tebe in Egitto; è forma meno com. di tebeo (mentre tebano è più propriam. riferito a Tebe di Beozia), ma è forma esclusiva nelle espressioni: marmo t.,...