(gr. Τάϕιοι) Leggendario popolo di navigatori e di pirati delle isole di Tafo e Carno (oggi Meganisi e Kalamos), tra Leucade e l’Acarnania. Celebre la spedizione contro di loro del re tebano Anfitrione. ...
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("Anfitrione") Commedia (206 a.C.) del commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.). Unica tra le commedie di Plauto ad avere argomento mitologico.
Giove è innamorato di Alcmena, virtuosa moglie [...] di Anfitrione, condottiero tebano lontano perché in guerra; per unirsi a lei prende le sembianze del marito, mentre Mercurio prende le fattezze del servo di Anfitrione, Sosia. Il ritorno di quest’ultimo e del suo padrone creerà una serie di comici ...
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Mitologia
Nella mitologia delle antiche civiltà del Mediterraneo centro-orientale, mostro con corpo leonino e testa umana; in particolare, in Grecia, figura mostruosa (fig. 1) con volto femminile, petto, [...] , la S. è figlia di Echidna e Ortro (il cane di Gerione) o, secondo un’altra versione, di Tifone. Connessa col ciclo tebano (➔ Edipo; Laio), appare inviata da Era a Tebe per punire il crimine di Laio: stabilitasi nei pressi della città, divorava i ...
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Il complesso dei fatti leggendari che ruotano intorno all’Iliade e all’Odissea. Con termine risalente agli Alessandrini, si dà il nome di poemi ciclici a una serie di epopee, perdute, che comprendeva [...] più antichi dei poemi omerici e al di fuori della leggenda troiana. Già Proclo vi includeva i poemi del ciclo tebano (Edipodia, Tebaide, Epigoni). I moderni aggiungono, su scarse testimonianze, un poema sugli Argonauti, la Presa di Ecalia, un poema ...
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(gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus [...] , città di sua madre dove si fece riconoscere come dio e celebrò gli orgia per la prima volta in terra greca. Il re tebano Penteo gli negò ospitalità ma ne rimase infine vittima, ucciso dalla madre Agave, resa folle dal dio. D. mostrò la sua identità ...
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Poeta lirico greco (Cinoscefale, Beozia, 518 a. C. - Argo 438 a. C.). Discendente della nobilissima famiglia degli Egidi (Αἰγεῖδαι) di origine dorica, P. ricevette nella sua patria la prima educazione [...] ) dovette seguire un periodo abbastanza difficile per P., che aveva in qualche modo condiviso la responsabilità del governo tebano. Sebbene il poeta mostrasse ormai di comprendere i valori della guerra contro il barbaro celebrando Atene e l'alleanza ...
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PANDONE, Porcelio
Guido Cappelli
PANDONE (Pandoni), Porcelio (Porcellio). – Nacque a Napoli, probabilmente qualche anno prima del 1407, poiché Lorenzo Valla – un fratello del quale fu allievo di Pandone [...] cronologici interni, compose il Bellum Thebanorum cum Telebois, poemetto epico di 139 versi sulla guerra tra Anfitrione, duce tebano, e Ptelera, re dei Teleboi, dove esibisce già buone qualità versificatorie e una sicura padronanza della poesia epica ...
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Poeta latino (n. 25 d. C. - m. 101 d. C.). Secondo Plinio il Giovane, S. I. avrebbe fatto il delatore sotto Nerone, che (68) lo fece console; ma si riabilitò, fu amico di Vitellio e proconsole d'Asia sotto [...] fornisce in un'epistola (III, 7) dettagliate notizie, mentre Tacito si limita a brevi accenni, cadde in oblio fino al 1417, quando fu riscoperta in Germania da P. Bracciolini. Non è di S. I. la Ilias Latina, detta anche Omero Latino o Pindaro Tebano. ...
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PETROSELLINI, Giuseppe Antonio Andrea.
Lorenzo Mattei
– Letterato, librettista, nacque a Corneto, l’odierna Tarquinia, il 30 novembre 1727 da Francesco, terzogenito di Cesare e Caterina Gabrielli, e [...] nell’Accademia Quirina (1761) e in quelle degli Infecondi (1764) e degli Aborigeni (1779), qui col nome di Pindaro Tebano. Si accreditò presso l’aristocrazia romana servendo Benedetto II Giustiniani, principe di Bassano, in veste di segretario e fece ...
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BALDACCHINI GARGANO, Francesco Saverio
Mario Quattrucci
Nacque a Barletta il 22 apr. 1800 da Giuseppe e Giovanna Vecchioni; compì gli studi letterari e filosofici a Napoli, dove, morto il padre, si [...] B., che doveva risultare rilevante, malgrado l'intensa attività politica e giornalistica: traduce dal greco Ilratto di Elena di Coluto Tebano (Pisa 1825); seguono le Rime (Napoli 1828), Claudio Vanini o l'Artista (ibid. 1835) e l'Ugo da Cortona (ibid ...
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tebano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Thebanus, col sign. 1]. – 1. Di Tèbe (gr. Θῆβαι, lat. Thebae -arum), città greca, antica e moderna, della Beozia: la supremazia t. sulla Grecia (durata circa un decennio, intorno alla metà del sec. 4°...
sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...