Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] di Mantinea (362) tra Tebani da un lato e Ateniesi e Spartani dall’altro, ebbe inizio la dissoluzione dell’egemonia di Tebe, mentre Atene vedeva la defezione dei membri della sua seconda lega navale e Sparta tendeva a estraniarsi dalla lotta per l ...
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Retore e storico greco (4º sec. a. C.); è probabilmente l'autore della pseudo-aristotelica Retorica ad Alessandro e dell'orazione Contro la lettera di Filippo, tramandataci tra quelle di Demostene. Delle [...] elleniche, dalle origini al 362 a. C.; Storie di Filippo; Gesta di Alessandro) restano frammenti. Fece circolare, sotto il nome di Teopompo, uno scritto (Τρικάρανος "Tre teste"), in cui Atene, Sparta e Tebe erano accusate della rovina della Grecia. ...
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Uomo politico e generale ateniese (n. 445 circa - m. 388). Democratico e fautore dell'espansione ateniese, era trierarco (411) a Samo quando ad Atene si insediò il governo oligarchico dei Quattrocento. [...] Dopo la vittoria finale di Sparta e l'instaurazione ad Atene del regime estremista dei Trenta tiranni (404) si recò in esilio a Tebe. L'anno dopo, a capo dei democratici, occupò la fortezza di File e il Pireo (403), rovesciò i nemici e partecipò alla ...
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Nella Grecia e in Roma antica, gruppo di famiglie che riconosceva un ceppo comune e prendeva sovente il nome da un capostipite spesso fittizio.
In Grecia le g. (γένη) sembrano essere una naturale formazione [...] della g. in una casta chiusa, di ‘origine divina’, coincide con il sorgere dei regimi politici aristocratici: nell’Elide, a Tebe, in Tessaglia, a Corinto si ha un numero fisso di famiglie ai cui capi è riservato l’accesso al governo. Anche quando ...
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Oratore e uomo politico ateniese (n. 390 circa - m. 323 a. C.). Scolaro di Platone e di Isocrate, mise al servizio delle sue idealità etico-politiche la sua oratoria. Con Demostene fu, dopo la disfatta [...] implacabile contro i traditori e i filomacedoni facendosene accusatore ostinato, e appoggiò, sia pure invano, la rivolta di Tebe (335), per cui, distrutta quella città, Alessandro volle includere L. nella lista di proscrizione. Nonostante ciò L ...
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Egittologo italiano (Palermo 1914 - Roma 2015), figlio di Eugenio. È stato prof. nelle univ. di Roma, Milano e Pisa. Ha partecipato alla missione epigrafica al tempio di Abū Simbel in Nubia. Tra le sue [...] archeologica in Egitto e in Sudan dell'univ. di Roma con scavi e ricerche a Tamit, Shēkh Abādeh (Antinoe), Asāsīf (Tebe), Sonki Tino e Gebel Barkal (Napata), curando e coordinando l'edizione dei diversi rapporti, fra cui Tamit (1964), 1967; Le ...
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Uomo di stato tebano (n. 420 a. C. circa - m. 364), di famiglia nobile, partigiano della democrazia. Quando lo spartano Febida occupò la Cadmea, fuggì ad Atene (382): fattosi capo dei fuorusciti, riuscì [...] dopo molti sforzi, fu inviato ambasciatore a Susa, e là onorato da Artaserse II che rinnovò l'amicizia con Tebe. Rieletto beotarca, volle con un grande esercito dare battaglia ad Alessandro di Fere presso Cinoscefale. P. si comportò valorosamente ...
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Uomo politico e generale focese (m. 353 a. C.); con Filomelo organizzò l'occupazione di Delfi da parte dei Focesi (356) e gli successe nel comando dell'esercito durante la cosiddetta terza guerra sacra. [...] i tiranni di Fere contro gli oligarchici. Dapprima riuscì a respingere Filippo di Macedonia venuto in aiuto degli oligarchici, ma poi fu da quello battuto e ucciso ai "Campi di Croco", presso la costa fra Tebe Ftiotica e Alo, nel Golfo di Pagase. ...
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Faraone della 25a dinastia ("etiopica"), figlio di Piankhi e successore di Shabataka, di cui fu l'uomo di fiducia e il generale. Sotto il suo comando fu posto l'esercito che andò in Asia ad aiutare Ezechia [...] Asarhaddon; quando le truppe nemiche lasciarono i territorî conquistati, T. se ne riappropriò, finché nel 666 Assurbanipal calò in Egitto spingendosi fino a Tebe. Allora T. fuggì e visse fino al 664 conservando una teorica sovranità sull'Alto Egitto. ...
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Nell’antica Grecia, dove gli abitati erano posti per lo più sopra alture, la parte più eminente della città. In senso più generico, si chiama a. la parte alta, difesa da mura, di una città antica, anche [...] dall’età del Bronzo. L’insediamento sommitale, in età micenea occupato dal palazzo del principe (Micene, Tirinto, Argo, Tebe, Pilo, Atene), in età classica divenne sede degli edifici templari dedicati alle divinità maggiori della città. In alcuni ...
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tebeo
tebèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Thebaeus, gr. Θηβαῖος]. – Di Tèbe (gr. Θῆβαι, lat. Thebae -arum), antica città dell’alto Egitto: l’arte, l’architettura t.; i grandiosi monumenti tebei. In partic., la legione t. (o tebana), o i martiri...
tebano
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Thebanus, col sign. 1]. – 1. Di Tèbe (gr. Θῆβαι, lat. Thebae -arum), città greca, antica e moderna, della Beozia: la supremazia t. sulla Grecia (durata circa un decennio, intorno alla metà del sec. 4°...