(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] Tale edizione, tutta basata sulle nuove tecnologie digitali, pur non costituendo fonte di grande pp. 62-63.
A. Pizza, Guida all'architettura del Novecento: Spagna, Milano 1997.
Storia dell'architettura italiana, 8° vol.: Il secondo Novecento, a cura ...
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PECHINO
Anna Bordoni
Luigi Gazzola
(XXVI, p. 572; App. III, II, p. 380)
È proseguito a ritmi sostenuti l'incremento demografico della città, che al censimento del 1° luglio 1982 contava, nell'agglomerato [...] 'atteggiamento di Pei che imposta l'albergo sullo schema della casa a corte del nord, disegna gli spazi esterni secondo l'architettura dei giardini del sud, mentre negli interni esalta la tecnologia di tipo americano. Negli edifici più recenti sembra ...
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Virtuale, estetica del
Daniela Angelucci
Il termine
L'aggettivo virtuale, dal latino medievale della scolastica virtualis, derivato a sua volta da virtus, ovvero facoltà, potenza, si presenta generalmente [...] teorico dell'architettura che valuta i possibili rischi del fenomeno delladell'arte che l'esplorazione della virtualità rappresenta un arricchimento, anche della nostra conoscenza del reale. Grazie all'utilizzo delle nuove tecnologiedella ...
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LOS ANGELES
Anna Bordoni
Livio Sacchi
(XXI, p. 509; App. IV, II, p. 359)
Nel 1990 la conurbazione L.A.-Anaheim-Riverside contava 14.531.529 ab., la sola città 3.485.398. Tra il 1970 e il 1980 l'accrescimento [...] , da quelli innovativi e ad altissima tecnologia (costruzioni aeronautiche, aerospaziali − particolarmente attiva dicembre 1987); S. H. Kaplan, L.A. Lost&Found, New York 1987; L. Sacchi, Il disegno dell'architettura americana, Roma-Bari 1989. ...
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SAN FRANCISCO
Anna Bordoni
Carlo Severati
(XXX, p. 641; App. II, II, p. 782)
La città (723.959 ab. nel 1990) costituisce il nucleo principale di un'area metropolitana di 6.253.311 ab., che si estende [...] trasformazione fin qui elencati è la coniugazione tra tecnologie avanzatissime − che consentono di affrontare le
Questa circostanza influenza ovviamente la qualità del design e dell'architettura, con la realizzazione di edifici per uffici di grande ...
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Architetto e urbanista giapponese, nato a Osaka il 4 settembre 1913. Dopo gli studi d'ingegneria presso l'università di Tokyo, entrò nel 1938 a lavorare nello studio di Maekawa (v.) del quale divenne assistente. [...] esse lo spregiudicato uso del cemento armato e della sua tecnologia (béton brut) al fine di raggiungere una tradition, in The Japan architect, giugno 1956; L. Benevolo, Storia dell'architettura moderna, Bari 1960; K. Tange e il suo gruppo, Un piano ...
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SAFDIE, Moshe
Paola Dell'Acqua
Architetto canadese di origine israeliana, nato a Haifa il 14 luglio 1938. Nel 1953 si trasferì con la famiglia a Ottawa. Dal 1955 frequentò la McGill University, a Montreal, [...] S. sulla scena dell'architettura mondiale. In seguito egli ha lasciato a mano a mano spazio nel suo metodo progettuale a professionalità e realismo, con una perdita di unità del linguaggio architettonico. L'enfasi tecnologica e programmatica appare ...
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GRIMSHAW, Nicholas
Marco Nardini
Architetto inglese, nato a Londra il 9 ottobre 1939. Diplomatosi nel 1965 all'Edinburgh College of Art, ha iniziato la sua attività di libero professionista, in collaborazione [...] (1978): lavori in cui il progetto si concentra nel rapporto tra luogo di produzione e forma dell'architettura, in un'attenta analisi tecnologica e funzionale. Tuttavia il sodalizio con Farrell, per le notevoli differenze tra i due progettisti, si ...
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Meier, Richard Alan
Livio Sacchi
Architetto statunitense, nato a Newark (New Jersey) il 12 ottobre 1934. Laureatosi nel 1957 alla Cornell University di Ithaca, New York, M. è considerato fra le principali [...] dell'architettura contemporanea. Influenzata dalla lezione formale di Le Corbusier, la sua opera è riconosciuta come la più classica espressione del nuovo modernismo della ); all'Istituto federale svizzero di tecnologia di Zurigo (1982); alla galleria ...
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Denominazione di un gruppo di architetti inglesi formato da W. Chalk (Londra, 7 luglio 1927-7 agosto 1987), R. J. Herron (n. a Londra il 12 agosto 1930), D. Crompton (n. a Blackpool, Lancashire, il 29 [...] , Bari 1970-73; Archigram, con presentazione di R. Banham, New York 1973; R. De Fusco, Storia dell'architettura contemporanea, Bari 1974, pp. 463, 466-75, 480; B. Zevi, Storia dell'architettura moderna, Torino 1975, pp. 432-33; M. Tafuri, F. Dal Co ...
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iperconvergenza s. f. Proprietà di particolari infrastrutture informatiche che permettono l’integrazione avanzata di differenti sistemi nel convergere su un’unica architettura software, con pieno controllo anche da remoto di tutti i flussi....
campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...