Città dell’Austria (189.122 ab. nel 2009), capitale del Land dell’Austria Superiore. È posta a 259 m s.l.m. sulle due rive del Danubio, dove il fiume esce dal massiccio cristallino boemo, in una conca [...] dai Bavaresi, ne fu presto liberata (1742). Occupata durante le guerre napoleoniche, nel 1882 il movimento nazional-tedesco (Deutschnationale Bewegung) vi definì il cosiddetto Linzer Programm, che preconizzava l’unificazione di Germania e Austria ...
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VARSAVIA (pol. Warszawa; A. T., 51-52)
Giuseppe CARACI
Feliks KOPERA
Jean DABROWSKI
Zdzislaw JACHIAIECKI
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Capitale della repubblica polacca. La città, che è collocata quasi esattamente al centro [...] del Rinascimento polacco si formò un tipo di casa del sec. XVII-XVIII, in cui si trovano segni anche del Rinascimento italiano, tedesco e olandese. Esempî tipici delle case sono: la casa della famiglia di Baryczka e la casa detta dei duchi di Masovia ...
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CAPELLAN, Antonio
Bruno Passamani
Scarsissime sono le notizie biografiche di questo incisore veneziano, la cui data di nascita al 1740, generalmente accolta, va arretrata, accogliendo l'osservazione [...] . Assieme al senese Fabio Berardi, che sarebbe diventato genero del Wagner, il C. si forma sotto la guida del maestro tedesco e lavora alle sue dipendenze per alcuni anni, incidendo da solo o in collaborazione col Berardi, dal Maggiotto e dal ...
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Il complesso delle ricerche che nel 20° sec. hanno teso deliberatamente a escludere ogni rapporto della forma artistica con gli aspetti del mondo naturale, basandosi esclusivamente sugli elementi specifici [...] nuova forma espressiva affonda le sue radici nelle precedenti esperienze artistiche (V. van Gogh, espressionismo francese e tedesco, neoimpressionismo, cubismo) e nelle non meno stimolanti conquiste intellettuali e sociali della fine del 19° sec ...
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Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] le regole delle arti figurative, della pittura in particolare.
Se ne accorsero, proprio in ambito dadaista, due pittori, uno tedesco, Hans Richter, e uno svedese, Viking Eggeling, che in quegli anni furono molto vicini al movimento e provenivano da ...
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PAOLO DI BONAIUTO
Fabio Massaccesi
– Non si conosce la data di nascita di questo scultore veneziano, la cui attività è limitata, allo stato attuale delle conoscenze, a tre rilievi (i Ss. Floriano, Domenico, [...] p. 507; I.B. Supino, L’arte nelle chiese di Bologna. Secoli VIII-XIV, Bologna 1932, pp. 340-344; F. Filippini, Uno scultore tedesco in San Petronio, in Il Comune di Bologna, 21/2, 1934, pp. 43-46; F. Arcangeli, Jacopo di Paolo nello svolgimento della ...
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Nome con il quale è noto il pittore Mathis Gothardt Neithart (Würzburg 1470 circa - Halle an der Saale 1528); forse i suoi inizî sono da cercarsi ad Augusta, vicino a H. Holbein il Vecchio, tra influssi [...] ); la Crocefissione e la Salita del Calvario (museo di Karlsruhe). G. è, assieme a Dürer, il maggiore pittore tedesco del sec. 16º. Di temperamento fantastico e visionario, impresse alle sue opere un potente senso drammatico, realizzato per mezzo ...
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TEUTONICI, Cavalieri
P.F. Pistilli
Ordine militare, le cui origini si legano alle vicende della terza crociata (1189-1191), quando, nel corso dell'assedio di Acri, pellegrini e cavalieri originari delle [...] della Magione a Palermo, creando le premesse per l'inserimento dei Cavalieri T. nel regno di Sicilia; un ospedale tedesco era attivo a Brindisi già nel 1191 (Houben, 1997). Soltanto nel marzo 1198 l'istituzione assistenziale acquisì il carattere ...
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BARLAAM e IOSAFAT
M.M. Donato
Personaggi leggendari, inseriti nei sinassari solo a partire dal Duecento, protagonisti di un 'romanzo' assai diffuso nel Medioevo, rielaborazione cristiana della storia [...] della fortuna del 'romanzo' e al tempo stesso del distacco dal testo, senza riconosciute influenze di altri temi, è un tavolino tedesco che mostra B. e Iosafat ai lati di un albero cui è incatenato un leone che tenta di spezzare la catena, rósa ...
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forma
Giuseppe Di Giacomo
Come le opere d'arte si presentano
Il termine forma, che nel linguaggio quotidiano è presente in accezioni diverse, acquista nella riflessione filosofica una sorprendente ricchezza [...] nozione di forma si trasforma in quella di formazione. È quanto troviamo per esempio nella riflessione del poeta e drammaturgo tedesco Johann Wolfgang Goethe, secondo il quale la forma è qualcosa che si muove, che diviene e che si trasforma: qualcosa ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedescante
agg. e s. m. e f. [der. di tedesco], spreg. – Devoto ai Tedeschi, o che parteggia per loro (soprattutto con riferimento a tempi o a zone dove ci sia o ci sia stato un conflitto etnico o politico con la Germania o in genere con una...