Dodecafonia
LLuigi Rognon
di Luigi Rognon
Dodecafonia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Modalità e tonalità. 3. Tonalità e cromatismo. 4. Connotazione del linguaggio musicale tonale e progressiva saturazione. [...] nel linguaggio della libera ‛atonalità' è Pierrot lunaire op. 21 (1912) su testi del simbolista belga A. Giraud, tradotti in tedesco da O. E. Hartleben, che, al pari di Le sacre du printemps (1913) di Stravinskij, segna una pietra miliare nella ...
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GNECCHI RUSCONE, Vittorio
Maria Paola Scaccetti
Nacque a Milano il 17 luglio 1876 da Francesco, insigne numismatico, e da Isabella Bozzotti. Discendente da una famiglia agiata, compì studi classici [...] 5 dic. 1905.
Malgrado gli interpreti d'eccezione, l'opera ebbe un successo incerto. Non piacque, per esempio, lo stile "tedesco" che i critici ravvisarono nell'opera, l'uso di scale musicali elleniche e l'impiego costante dello stile severo in alcune ...
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FRACASSI, Elmerico (Arturo, Alberto, Alfredo)
Gianluigi Mattietti
Figlio di Salvatore e di Maddalena Sirignano, nacque a Lucito (Campobasso) il 19 dic. 1874 (e non 1878 come risulta in fonti argentine).
La [...] casa editrice Eulenburg. Per questo concerto il F. ebbe, tra gli altri apprezzamenti, anche quello del musicologo tedesco A. Schering, che gli riconobbe una notevole fantasia inventiva come compositore e una grande raffinatezza interpretativa come ...
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Musicista (Roncole, Busseto, 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901). Massimo operista italiano dell'Ottocento, tra i più celebrati di tutti i tempi, V. musicò 28 opere, alle quali vanno aggiunti cinque [...] (W. A. Mozart, F. J. Haydn, L. van Beethoven). Discussi i rapporti di V. con Wagner; se al maestro tedesco V. tributò riconoscimenti solo postumi, influenze wagneriane nell'ultimo V. (Aida e soprattutto Otello e Falstaff) sono ravvisabili semmai solo ...
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(o Nibelungi) Termine con cui, sembra fin dall’età barbarica, venivano indicati sia i mitici possessori di un favoloso tesoro sia la stirpe regale dei Burgundi. Secondo alcune interpretazioni, il nome [...] , basti citare la trilogia Der Held des Nordens (1808-10) di F. de la Motte Fouqué (il primo dramma nibelungico tedesco, dopo la tragedia Des Hürnen Seyfrid di H. Sachs, 1557), ma soprattutto la tetralogia operistica Der Ring des Nibelungen di R ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] si salvò e la cronaca è anonima. Su Milano, scrissero invece i lodigiani Ottone e Acerbo Moreno e specialmente il tedesco Ottone, vescovo di Frisinga e zio di Federico Barbarossa. Nel sec. XIII gli scrittori aumentano: il domenicano Stefanardo da ...
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Pianista cileno naturalizzato statunitense, nato a Chillán (Chile) il 6 febbraio 1903, morto a Mürzzuschlag (Austria) il 9 giugno 1991; è considerato uno dei più grandi interpreti della sua generazione. [...] senza concessioni a sterili virtuosismi, A., pur traendo le radici del suo pianismo dalla tradizione del tardo Ottocento tedesco, è innanzitutto un 'filologo' che pone particolare attenzione alla forma; di natura riflessiva e analitica, la sua ...
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LUCCHESI (Luchesi), Andrea
Silvia Gaddini
Nacque a Motta di Livenza, nel Trevigiano, il 23 maggio 1741. Dal 1757 fu allievo, per la musica operistica, di G. Cocchi, maestro di cappella all'ospedale [...] musica a stampa del L. pubblicata a Bonn - furono composte al più tardi nel primissimo periodo di permanenza presso la corte tedesca e in almeno un caso è dimostrato che il compositore si servì di materiale preesistente. Le sonate op. 1, tutte in ...
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BUINI (Bovina, Buina), Giuseppe Maria
Ariella Lanfranchi
Nacque a Bologna tra il 1680 e il 1695. Non si conosce molto sulla vita e sulla formazione artistica di questo compositore, organista, poeta [...] si fecero presto apprezzare come eccellenti cantanti e attori, secondo il giudizio di Jacob von Stählin, letterato e storico tedesco stabilitosi in Russia e divenuto uno dei personaggi più importanti del mondo teatrale russo (citato dal Mooser). Dopo ...
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BONONCINI (Buononcini), Giovanni Maria (Gianmaria)
Carlo Frajese
Nacque a Montecorone (Modena) da Lucio e da Lucia (il cognome da nubile è sconosciuto) il 22 (0 23) sett. 1642: fu battezzato, infatti, [...] valido fino all'apparizione del Gradus ad Parnassum (1725) di J. J. Fux, mentre ne "è nota - scrive lo Schenk - l'influenza sul teorico tedesco J. G. Walther, tanto vicino a J. S. Bach" (p. 13).
Nelle sonate da camera il B. diede alla musica da danza ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
tedescante
agg. e s. m. e f. [der. di tedesco], spreg. – Devoto ai Tedeschi, o che parteggia per loro (soprattutto con riferimento a tempi o a zone dove ci sia o ci sia stato un conflitto etnico o politico con la Germania o in genere con una...