XINJIANG (v. vol. VII, p. 208, s.v. Serindia)
M. Maillard
p. 208, Le recenti scoperte nel X. e nelle regioni vicine, nelle repubbliche centroasiatiche, in Afghanistan, come pure la pubblicazione da parte [...] a questi ultimi anni non si possedeva alcuna visione d'insieme di questi periodi. Lo svedese Sven Hedin, il francese Pierre TeilharddeChardin, l'inglese Aurei Stein e il cinese Huang Wenbi furono i primi, verso il 1930, a constatare l'esistenza di ...
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SOLERI, Paolo
Antonietta Iolanda Lima
– Nacque a Torino il 21 giugno 1919, dalla madre, Pia, ereditò la frugalità e la metodica; dal padre, Emilio, proprietario di una piccola fabbrica di componenti [...] avrebbe favorito l’interiorizzazione del mondo attraverso la trasformazione della materia in spirito. La lezione di Pierre TeilharddeChardin (Le phénomène humain, 1955) pulsava prepotentemente in tutto questo, ma in esso c’era anche Le Corbusier ...
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OTTAVIANI, Alfredo
Enrico Galavotti
OTTAVIANI, Alfredo. ‒ Nacque a Roma, nel popolare quartiere di Trastevere, il 29 ottobre 1890, penultimo dei dodici figli di Enrico, fornaio, e di Palmira Catalini.
Cresciuto [...] e che nel 1962 emanò un Monitum per rilevare le «ambiguità» e i «gravi errori» contenuti nelle opere di Pierre TeilharddeChardin (1881-1955), qualificato da Ottaviani più come un «poeta che fa teologia e talvolta un panteista» (Cavaterra, 1990, p ...
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Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] simpatie che vanno da H. Bergson, E. Mounier, P. TeilharddeChardin a J.-P. Sartre, M. Merleau-Ponty, A. Malraux, 1976, pp. 133-78.
D. Andrew, André Bazin, New York 1978.
G. De Vincenti, Il cinema e i film. I 'Cahiers du cinéma' 1951-1969, Venezia ...
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BALBO, Felice
Giovanni Invitto
Nacque a Torino il 1º genn. 1914da Enrico, conte di Vinadio e discendente di Cesare Balbo, e da Ada Tapparo. Allievo di Augusto Monti presso il liceo classico "M. d'Azeglio", [...] lucidamente critica, verso l'analisi di pensatori dalla forte problematica etica e antropologica, come Simone Weil e TeilharddeChardin. Le sue fonti principali rimangono, però, i testi tomistici e neotomistici e i residui delle vecchie letture ...
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MANGANOTTI, Gilberto
Luciano Bonuzzi
Nato a Verona il 19 marzo 1901 dal medico Orsino e da Cornelia Malenza, si laureò in medicina e chirurgia il 7 luglio 1924 nella neoistituita Università di Firenze. [...] cattedra di anatomia e istologia patologica diretta da B. De Vecchi, poi dall'anno accademico 1926-27 nella clinica rifacendosi all'enunciazione dello "psichismo" di Pierre TeilharddeChardin del 1949. Successivamente, nello studio clinico di ...
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Valensin, Auguste
Remo Ceserani
Filosofo francese (Marsiglia 1879 - Nizza 1953), padre gesuita. Insieme col fratello maggiore Albert aveva ricevuto lezioni d'italiano durante l'infanzia dal padre, un [...] noviziato presso i gesuiti (fu compagno tra gli altri di TeilharddeChardin), poi come professore a Jersey (1912-1920) e nella (" Je vois d'ici tout un apostolat s'exercer à l'ombre de Dante ", Textes, cit., p. 289), iniziò da allora a professare ...
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