Mistico e storico tedesco (Donauwörth 1499 - Basilea 1542 o 1543). Dapprima (1527) favorevole al luteranesimo, dal 1529 fu un isolato, per le sue idee religiose (religione interiore, Dio e Satana interni [...] all'uomo): egli professava un teismo universalistico e "spirituale" (derivato da Erasmo o dai mistici tedeschi del 14º sec. oltre che da Lutero) e un antidogmatismo assoluto (Paradoxa, 1534-35, ristampati 1909; Guldin Arch, 1538, ecc.) che lo orientò ...
Leggi Tutto
Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] . J.-J. Rousseau, dopo un periodo di stretta collaborazione con gli enciclopedisti, maturò una personale rivendicazione del teismo, espressa nell’Émile e nelle Rêveries e profondamente connessa con le sue vedute morali, educative e politiche.
La ...
Leggi Tutto
GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] pp. 116-126).
Scrivendo al Leopardi da Torino il 2 apr. 1830, il G. confessava di aver professato nel passato "un puro teismo", e di aver mutato idea in seguito a nuove indagini sulla "verità del Cristianesimo (e quindi del Cattolicismo che è la sola ...
Leggi Tutto
Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] non si cura del mondo), corretto dall’idea teistica che Dio può intervenire nel corso degli eventi. Ma deismo e teismo sono la reazione alla crisi europea suscitata dalle dilacerazioni del XVI secolo13. Per il cattolico Peterson (aveva aderito alla ...
Leggi Tutto
Costantino nella storiografia tedesca del Novecento
Christian R. Raschle
Considerando a posteriori la ricerca su Costantino nel Novecento, si può affermare che, sulla scia della rappresentazione epocale [...] colto, si possono sviluppare anche nella direzione di un astratto monoteismo che in questo modo ha calpestato il teismo cristiano. Nei confronti della dettagliata analisi dell’arco di Costantino compiuta da Hans-Peter L’Orange11, si manifesta ...
Leggi Tutto
Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] -chiave che fanno da sfondo all’attuale dibattito (oltre a monoteismo e politeismo, concetti come panteismo, ateismo, teismo e deismo). Infine, l’Antico, come luogo di proiezione e applicazione del nostro discorso articolato secondo i concetti ...
Leggi Tutto
GIULIANO, Balbino
Roberto Pertici
Nacque a Fossano (Cuneo) il 4 genn. 1879, da Angelo, insegnante nella scuola secondaria, morto prematuramente, e da Angelina Cerignasco. Non ebbe una carriera scolastica [...] Il valore degli ideali (Bologna 1946), con le modificazioni e gli adattamenti resi necessari dalla sua posizione, ormai di deciso teismo.
Ancora in quell'anno, in un intervento al II convegno di studi filosofici cristiani (Gallarate, 4-6 sett. 1946 ...
Leggi Tutto
Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] studio sul significato della rivelazione) di Jakob J. Petuchowski ; e Quest for past and future (una difesa filosofica del teismo tradizionale) di Emil L. Fackenheim.
Mentre la Riforma del XX secolo continuava a sottolineare con vigore gli aspetti ...
Leggi Tutto
teismo1
teismo1 s. m. [der. del gr. ϑεός «dio»]. – 1. Termine filosofico designante in generale ogni dottrina che riconosce l’esistenza di Dio; nel senso più ampio, si contrappone perciò all’ateismo, che è la negazione, comunque compiuta,...
teismo2
teismo2 s. m. [der. di tè1]. – In medicina, sindrome morbosa da uso prolungato ed eccessivo di tè, rappresentata prevalentemente da disturbi cardiaci e nervosi, analoghi a quelli provocati dal caffè.