Fotonica
Paolo Lugli
La f. si è andata configurando come quel settore disciplinare che comprende tutte le acquisizioni, le tecniche e i dispositivi che competono alla produzione, alla trasmissione di [...] disciplina, soprattutto per quanto riguarda materiali e dispositivi. Ampio spazio viene dedicato alle fibre ottiche (v. cavo: Cavi per telecomunicazioni, App. V, i, p. 530 e ottica: Fibre, App. V, iii, p. 803) come mezzo trasmissivo dominante e alle ...
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Q
Q 〈ku〉 [Forma maiusc. della lettera q, s.m. o f.] [ALG] Q è il simb. dell'insieme dei numeri razionali. ◆ [ASF] Simb. di un tipo spettrale di stelle, comprendente stelle con spettro variabile, caratteristico [...] uno spettro molecolare corrispondenti a un medesimo valore del numero quantico rotazionale. ◆ [ELT] Codice Q: nella tecnica delle telecomunicazioni, codice costituito da gruppi di tre lettere che vanno da QAA a QUZ, spec. usato nella radiotelegrafia ...
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comunicazione
comunicazióne [Der. del lat. communicatio -onis, da communicare, a sua volta da communis e quindi "rendere qualcosa comune ad altri"] [LSF] Termine per indicare lo scambio di informazioni, [...] ; c. su filo, radio, ecc., a seconda della natura del sistema fisico usato per comunicare. ◆ [ELT] [INF] Sistema di c. unidimensionale: v. informazione, teoria dell': III 197 e. ◆ [ELT] Teoria delle c.: lo stesso che teoria delle telecomunicazioni. ...
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Nel linguaggio scientifico internazionale, rapido aumento del valore di una grandezza variabile nel tempo.
In astrofisica, b. solari: improvvisi aumenti (sino a 10.000 volte il valore normale) dell’intensità [...] di un radiosegnale su onde metriche dovuto al contributo di riflessioni sulla scia ionizzata prodotta da una meteora.
Telecomunicazioni
Trasmissione a b.: tecnica di trasmissione in cui i messaggi, registrati in un determinato intervallo di tempo ...
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Il significato del termine acustica ha subito negli anni un sensibile cambiamento, che si è andato stabilizzando nei tempi recentissimi, nel senso che esso non considera più soltanto la fenomenologia variamente [...] oggi spazia su molteplici campi del sapere. L'a. diviene sempre più scienza interdisciplinare, che riguarda la fisica, le telecomunicazioni, l'informatica, l'architettura, la biologia, la medicina, la geofisica, la psicologia, per quello che sono le ...
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Il termine e. fu introdotto intorno al 1940 per indicare quella parte della scienza elettrica dedicata allo studio dei fenomeni associati al moto di fasci di elettroni nel vuoto e nei gas (American standard [...] generale nel progresso economico della società moderna; fondamentale ed esclusivo è l’apporto dell’e. nei campi delle telecomunicazioni, dell’automazione e dell’informatica. Tra le cause che hanno determinato la forte espansione del settore, oltre ai ...
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METEOROLOGIA (XXIII, p. 73; App. II, 11, p. 301)
Ezio ROSINI
La m. non è rimasta estranea al progresso degli studî scientifici seguito alla seconda guerra mondiale, beneficiando in qualche modo anche [...] , compito del meteorologo sinottico, consiste: a) nel raccogliere, grazie ad una grandiosa e capillare organizzazione di telecomunicazioni (ormai realizzate per la maggior parte mediante telescriventi per filo o via radio), una imponente massa di ...
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Fisico statunitense di origine olandese, nato a Dordrecth l'11 marzo 1920. Dal 1952 vive negli Stati Uniti, di cui ha assunto la cittadinanza nel 1958. È professore di Fisica applicata (dal 1957) e di [...] pratiche per un nuovo tipo di maser, divenuto poi uno dei più usati amplificatori a microonde nei sistemi di telecomunicazioni e in altre diverse applicazioni. L'idea di B. consiste nell'utilizzare, in luogo dell'ammoniaca, materiali paramagnetici ...
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larghezza
larghézza [Der. di largo] [LSF] (a) La misura di una delle dimensioni di un corpo (v. oltre: [ALG]); (b) con signif. traslato, l'intervallo dei valori di una grandezza matematica, fisica, ecc. [...] correttamente alle sue funzioni: per es., v. filtri ottici: II 584 c. ◆ [ELT] L. di canale: nella tecnica delle telecomunicazioni, l'intervallo di frequenze occupato da un segnale o da un canale di trasmissione di segnali. ◆ [FNC] L. di diffusione: v ...
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fantasma
fantasma [Der. del lat. phantasma, dal gr. phántasma, che è da phaínomai "apparire"] [LSF] Denomin. di enti apparenti, cioè senza significato, oppure che svolgono funzioni non autonome, determinate [...] a reticolo a linee incise a causa di difetti periodici d'incisione. ◆ [ELT] Segnali f.: nella tecnica delle telecomunicazioni, i segnali spuri di eco, cioè dovuti a riflessioni indesiderate dei segnali medesimi; partic. fastidiose sono le immagini f ...
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telecomunicatore
telecomunicatóre s. m. [der. di telecomunicare]. – Non com. (f. -trice), persona addetta a servizî di telecomunicazioni. In partic., nella marina militare, specialista (sottufficiale o militare di truppa) delle comunicazioni...
telecomunicazione
telecomunicazióne s. f. [comp. di tele- e comunicazione]. – Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o a più corrispondenti delle informazioni di varia natura (documento scritto o stampato, immagini...