Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giuseppe Messina
Luca Nogler
Giuseppe Messina fu uno dei primi giuristi italiani ad abbandonare il metodo esegetico a favore di quello 'tecnico-giuridico' praticato dalla dottrina pandettistica (Mengoni [...] ’interpretazione delle leggi quanto rispetto alla loro applicazione, né il puro indirizzo logico costruttivo, né quello esclusivamente teleologico della valutazione degli interessi siano sufficienti, ma che si debba venire ad una teoria monistica, la ...
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. Diritto. - Si qualifica come atto giuridico ogni manifestazione, sia dello stato o di altro ente pubblico, sia di privati, diretta ad un determinato fine preso in considerazione dal diritto. L'atto così [...] anche inseriti nel processo stesso. Prima di esser fatti valere, essi non sono legati al processo che da un nesso teleologico, e non costituiscono che elementi astratti o possibili della lite cui si riferiscono: atti processuali solo in potenza. Tali ...
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Le nuove prededuzioni nelle procedure concorsuali
Paola Vella
Relegato per oltre mezzo secolo a disciplinare le priorità distributive nel fallimento, l’istituto della prededuzione ha ricevuto nuova [...] dagli organi della procedura, il collegamento «occasionale» o «funzionale» non potesse ridursi al legame cronologico o teleologico tra credito e procedura (sufficiente semmai a garantire la stabilità del rapporto, attraverso l’irrevocabilità dell ...
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NULLITÀ (XXV, p. 20)
Giovanni PUGLIESE
Il cod. civ. del 1942 si è proposto di disciplinare distintamente e correttamente tutte le specie d'invalidità del negozio giuridico, che la dottrina era venuta [...] pronunciata, "se l'atto ha raggiunto lo scopo, a cui è destinato" (art. 156, 3° comma). L'aspetto teleologico ha dunque importanza primaria nella valutazione degli atti processuali. Le norme riferite riguardano testualmente la sola inosservanza di ...
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Locazione e forma scritta
Luca Varrone
La materia delle locazioni ad uso abitativo, per il suo forte impatto sociale, è stata sempre terreno fertile per sperimentare nuove forme di tutela a protezione [...] .c. indichi la forma come puro elemento necessario nella struttura del contratto senza attribuire alcun rilievo all’elemento teleologico sulle ragioni per le quali si ritiene necessaria una certa forma. Nel diritto civile sostanziale, dunque, sarebbe ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] politica … e attività amministrativa", nella consapevolezza di come fosse delicato ed importante il nesso fra momento teleologico affidato alla scelta politica e quello attuativo attribuito all'amministrazione. In questo senso egli individuava l ...
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Codice dei beni culturali e del paesaggio
Il Codice dei beni culturali e del paesaggio è contenuto nel d. legisl. 22 genn. 2004 nr. 42, emanato in attuazione dell'art. 10 della legge delega 6 luglio 2002 [...] di delimitazione tra tutela e valorizzazione derivano tuttavia dalla fondamentale nozione, introdotta nel Codice - e riferita in termini teleologici a entrambi i concetti -, di 'fruizione pubblica', che se da un lato appare contaminare le attività di ...
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MESSINEO, Francesco
Paolo Alvazzi del Frate
– Nacque a Reggio Calabria da Antonino e da Maddalena Minoliti il 2 giugno 1886 in una famiglia appartenente alla borghesia agiata della città.
Nel 1905 si [...] Candian – dimostrava la sua «fedeltà al metodo scientifico tradizionale» e intendeva combinare i «fattori lessicale, logico-teleologico, sistematico, storico» con qualche apertura alla interpretazione evolutiva (p. 192).
Dopo la fine della guerra i ...
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TITOLO di CREDITO (fr. titre de crédit; sp. titulo de crédito; ted. Wertpapier; ingl. negotiable instrument)
Giuseppe Valeri
Nel titolo di credito s'incarna una grande conquista, forse la più grande, [...] del singolo esercizio) e il diritto al reparto dell'attivo in sede di liquidazione, ma occupano, sotto l'aspetto teleologico, una posizione predominante, poiché ad essi, come a fini, si dirigono gl'intenti del titolare; i secondi non costituiscono ...
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Minoranze, diritti delle
Roberto Toniatti
Introduzione: la tutela delle minoranze come manifestazione di pluralismo
La nozione di minoranza evoca, con immediatezza logica e semantica, la situazione [...] di un fondamento normativo esplicito per le proprie rivendicazioni di riconoscimento e tutela.
Se invece adottiamo un criterio teleologico, si può distinguere tra minoranza passiva, che resiste soltanto per forza di inerzia all'assimilazione e all ...
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teleologico
teleològico agg. [der. di teleologia] (pl. m. -ci). – Della teleologia, attinente alla teleologia, riferito soprattutto a teorie che considerino il mondo organizzato secondo fini determinati o che ritengano di riscontrare finalità...
teleologia
teleologìa s. f. [comp. del gr. τέλος -λεος «fine» e di -logia]. – In filosofia, teoria che considera la realtà come un sistema organizzato secondo un ordine finalistico; anche, sinon. di finalità.