Evoluzionismo
Stephen K. Sanderson
La natura dell'evoluzione sociale e le teorie a essa relative
Uno dei più importanti concetti della storia delle scienze sociali è quello di evoluzione. Nel XIX secolo [...] della storia a realizzare qualche fine prestabilito. Mandelbaum, Nisbet e Giddens rifiutano le spiegazioni fondate sullo sviluppo e teleologiche, sostenendo invece che quali che siano le tendenze della storia esse devono essere spiegate in termini di ...
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Genere
Simona Piccone Stella
Il concetto di genere è stato introdotto nel territorio delle scienze sociali a partire dal 1975 (Rubin 1975). Con tale concetto viene richiamata l'attenzione sull'importanza [...] che avevano fornito i gender studies. Alla fine del secondo millennio non si può più parlare un linguaggio teleologico, mirato a miglioramenti concreti e permanenti. Non si cercano politicamente più delle 'garanzie' nuove, piuttosto si fanno i ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] a quello delle scienze naturali. La sfera dell'essere e quella del dovere nella vita umana appaiono collegate in un orizzonte onto-teleologico all'interno del quale la relazione tra l'io e il bene è ridefinita in termini di 'funzione' (MacIntyre 1981 ...
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Altruismo
Cristiano Castelfranchi
Origine del problema e del termine
L'altruismo, come fenomeno e come concetto, ha costituito per le scienze sociali, sin dalla loro formazione, un problema intricato [...] che William James aveva chiamato la "fallacia dello psicologo", cioè nella confusione - per il comune linguaggio teleologico - tra significato adattivo e motivazione, tra scopi in senso evoluzionistico e scopi interni alla mente, sostengono che ...
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Minoranze, diritti delle
Roberto Toniatti
Introduzione: la tutela delle minoranze come manifestazione di pluralismo
La nozione di minoranza evoca, con immediatezza logica e semantica, la situazione [...] di un fondamento normativo esplicito per le proprie rivendicazioni di riconoscimento e tutela.
Se invece adottiamo un criterio teleologico, si può distinguere tra minoranza passiva, che resiste soltanto per forza di inerzia all'assimilazione e all ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] lascerebbe il posto a meccanismi causali e sistemi di controllo inconsapevoli del tutto privi delle caratteristiche teleologico-mentalistiche postulate dalla folk psychology (v. anche intenzionalità e coscienza, in questa Appendice). Le operazioni di ...
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ISTITUZIONI
Alessandro Cavalli e Mary Douglas
Processi e tipologia
di Alessandro Cavalli
Il concetto di istituzione
Sia nel linguaggio comune che nel lessico delle scienze sociali il concetto di istituzione [...] che in natura lottano per il controllo delle risorse e del territorio. Si trattava di un modello sostanzialmente teleologico, in quanto assumeva che i conflitti di interesse tra gli individui si sarebbero risolti automaticamente in un beneficio ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] e baconianesimo consentirono di recepire il darwinismo, ma solo dopo averlo 'tradotto' nei termini di un processo teleologico leggibile in chiave religiosa. L'operazione, iniziata dal principale teologo presbiteriano, James McCosh (Christianity and ...
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Età
Jean S. La Fontaine
Introduzione
Il ciclo di vita
Il processo di crescita e invecchiamento è un fenomeno universale. Uno dei dati biologici fondamentali, comune a tutte le società, è che la vita [...] giovanili e il principio dell'età come fondamento di organizzazione sociale. Secondo la sua tesi, di ordine essenzialmente teleologico, l'organizzazione basata sull'età era tipicamente riscontrabile nelle società in cui la parentela non è in grado ...
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Riti
Gilbert Lewis
1. Definizioni del concetto
Il termine 'rito' è usato spesso per designare le procedure formali, gli atti di osservanza religiosa e le cerimonie di un culto, ma in un'accezione più [...] le credenze e le interpretazioni dei partecipanti. Le spiegazioni dei riti di tipo funzionalistico avrebbero inoltre un carattere teleologico, in quanto deducono l'origine dei riti dai loro effetti attuali. Esse assumono indebitamente che i riti si ...
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teleologico
teleològico agg. [der. di teleologia] (pl. m. -ci). – Della teleologia, attinente alla teleologia, riferito soprattutto a teorie che considerino il mondo organizzato secondo fini determinati o che ritengano di riscontrare finalità...
teleologia
teleologìa s. f. [comp. del gr. τέλος -λεος «fine» e di -logia]. – In filosofia, teoria che considera la realtà come un sistema organizzato secondo un ordine finalistico; anche, sinon. di finalità.