RASOIO
Piero BAROCELLI
Matteo DELLA CORTE
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. I primi rasoi del tempo moderno erano di acciaio con sezione a forma di cuneo, e con lo spigolo minore terminante a filo sottilissimo e tagliente. Malgrado [...] della lama col martello; marcatura del nome del fabbricante; trapanazione per fissare il manico; indurimento e tempera della lama; affilamento e incavatura longitudinale; politura con piccole ruote coperte di panno con conveniente materiale abrasivo ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] di alberelli e cespugli: tra questi si ricordi almeno il Ratto di Europa del Museo del Palazzo di Venezia a Roma, una tempera su tavola assegnata a G. da Venturi (pp. 169 s.).
Nel 1534, a conferma del pieno inserimento di G. nella vita artistica ...
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TATAFIORE, Guido
Mariantonietta Picone Petrusa
TATAFIORE, Guido. ‒ Nato a Napoli da Achille e da Assunta Mancini il 19 settembre 1919, Tatafiore si diplomò presso l’istituto d’arte e poi presso il magistero [...] per la Triennale d’Oltremare; mentre ai Prelittoriali di Napoli del 1941 arrivò quarto. In questa fase sperimentò l’olio, la tempera e l’affresco, tornato in auge dopo il Manifesto della pittura murale del 1933.
Con la caduta del fascismo, la ricerca ...
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MARINI, Benedetto
Bernadetta Nicastro
– Nacque nel 1590 a Urbino dove, nel 1611-12, entrò nella bottega di Claudio Ridolfi, ma per la sua patria eseguì poche commissioni. Blasio assegna al 1611 l’unico [...] Trinità con alcuni angioli segnalata da Lanzi. Neppure esistono nell’oratorio delle Cinque piaghe di Urbino la Pietà dipinta a tempera e la Deposizione nel sepolcro segnalate da Dolci. È da scartare anche l’ipotesi che il M. abbia collaborato alla ...
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MALDARELLI, Gennaro
Rosalba Dinoia
Nacque a Napoli nel 1795 o nel 1796. Pittore figurinista, allievo dell'insigne esponente del neoclassicismo napoletano Costanzo Angelini, il M. fece parte del gruppo [...] tesa a rinnovare i fasti della casa reale (Di Benedetto). Così nella chiesa di S. Carlo all'Arena il M. dipinse a tempera (1837) la complessa volta ellittica con l'Eterno Padre e negli otto costoloni i Quattro evangelisti e i Quattro profeti maggiori ...
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DANDINI, Ottaviano
Evelina Borea
Nato a Firenze circa il 1690 dal pittore Pietro, seguì con scarso successo le orme paterne: fu di fatto imitatore della peggior maniera del padre, come dimostrano le [...] e santi in S. Lorenzo, o come i SS. Luigi Gonzaga e Stanislao in S. Giovannino degli scolopi, e meglio ancora nella tempera con la Apparizione dei ss. Pietro e Paolo alla Battaglia di Lepanto, oggi nel palazzo vescovile a Prato, è quella di uno ...
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GALLÉN-KALLELA, Akseli
Nils-Gustaf HAHI
Pittore, nato il 26 aprile 1865 a Pori (Björneborg), morto il 7 marzo 1931 a Stoccolma. Studiò prima nella Scuola di belle arti di Helsingfors, poi a Parigi nell'Accademia [...] e altri), dall'altro immergendosi nella vita primitiva che voleva rappresentare. Le due tecniche scelte dal G.-K., la tempera e l'affresco, ben risposero ai suoi propositi. Dopo un viaggio in Italia nel 1898, eseguì sulle vòlte del padiglione ...
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ROSSI, Antonio
Aldo Foratti
Pittore, nato nel 1700 a Bologna, ivi morto nel 1753. Iniziato all'arte dal ritrattista Lorenzo Borgonzoni, passò alcuni anni nella scuola del vecchio M. A. Franceschini, [...] della Vergine a S. Maria Maddalena dei Pazzi (Medicina, Chiesa dei carmelitani), si ricordano a Bologna alcuni ovali a tempera nel palazzo Albergati, le mezze figure della Poesia e dell'Architettura in casa Pederzani, quattro Santi nel palazzo Orsi ...
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Villaggio della Francia, nel dipartimento dell'Alta Loira, a 1083 m. s. m.; stazione sulla ferrovia da Parigi a Le Puy per Vichy. Il comune conta soltanto 1216 ab. (1926), ma è celebre per l'abbazia benedettina [...] una magnifica statua del pontefice in marmo bianco; nel coro dei monaci il grande affresco della Danza Macabra, tre pannelli a tempera su fondo rosso del sec. XV e una mirabile serie di arazzi fiamminghi (1518). Gli attuali edifici conventuali furono ...
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DEL BARBA, Ginesio
Olivier Michel
Figlio di Giovanni Francesco, contadino (Mussi, 1916), nacque il 17 ott. 1691 a Massa nel borgo del Ponte (Arch. della cattedrale, Libr. bapt. 1681-1725).
Poiché aveva [...] conte Ceccopieri, che lo introdusse presso monsignor Camillo Cibo.
Quest'ultimo gli avrebbe in seguito offerto di dipingere a tempera alcune sale del proprio palazzo; il Campori (1873) sostiene che il giovane artista rifiutò l'incarico perché non si ...
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tempera
tèmpera s. f. [der. di temperare]. – 1. a. Tecnica pittorica che utilizza colori in polvere stemperati in sostanze diverse dall’olio (anticam. rosso d’uovo, oggi colle animali), che si sciolgono con l’acqua; è caratterizzata dall’opacità...
temperamento
temperaménto s. m. [dal lat. temperamentum, der. di temperare «temperare»]. – 1. ant. o non com. In senso ampio, mescolanza di più elementi in giusta proporzione, e anche mescolamento in genere (per es., t. dei colori). È talvolta...