GAVIGNANI, Giovanni
Alfonso Garuti
Figlio di Bernardino e Margherita Mazzoccoli, nacque a Carpi nel 1632 (Garuti, in Cabassi, p. 209 n. 207) e non nel 1615 come indicato da Cabassi (p. 93), in una famiglia [...] scagliola, chiamata a Carpi comunemente nelle antiche citazioni "meschia" essendo un composto di gesso finissimo, collanti e colori a tempera, ebbe in Carpi e in Emilia la sua precoce trattazione per opera di Guido Fassi all'inizio del XVII secolo ...
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COLOMBO, Giacomo
Gennaro Borrelli
Nacque ad Este (Padova) nel 1663 da Giovanbattista.
Fu scultore in marmo, legno policromo e stucco; pittore, disegnatore d'argenterie sacre e di incisioni riproducenti [...] ., in Cuadernos de arte [Granada], III [1938], pp. 179 s.). Il timbro barocco delle sculture in marmo del C. appare temperato dalla vena classicista, come nella opulenta Maddalena del 1695 (già nella chiesa omonima a Napoli: ill. in Borrelli, 1967, p ...
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FERRARI, Evangelista
Anna Coccioli Mastroviti
Nacque nel 1740 a Torrechiara (Parma). Studiò architettura con E.-A. Petitot all'Accademia di belle arti di Parma e pittura di paesaggio presso B. Bossi. [...] testate e le decorazioni per le iniziali (Ibid., p. 128).
Con D. Mussi è ricordato per le perdute pitture eseguite, a tempera e ad affresco, nella tribuna ducale della cappella reale di S. Liborio a Colorno, costruita dal 1775 al 1777 (Pellegri, 1981 ...
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DI GIOVANNI, Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo nel 1817; scarse sono le notizie dei biografi sulla sua giovinezza e sulle fasi della sua formazione; studiò disegno da autodidatta, specializzandosi [...] e mecenate di giovani artisti locali. Fu infatti il conte Tasca a commissionargli nell'autunno del 1851 quattro dipinti a tempera per la volta della cosiddetta stanza gotico-normanna del suo palazzo (dell'od. via Lincoln; oggi distrutto). Negli spazi ...
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adonare
Fernando Salsano
. Gallicismo di formazione di tipo comune con il valore di " abbattere ", " opprimere " (cfr. Parodi, Lingua 273; e v. Rugeri Apugliese Umile sono 78, Anonimo Sì altamente 84); [...] preghiera, fatta dal poeta per ricordare esplicitamente l'umana debolezza. In Detto 40 lo me' cor s'adona, il significato si tempera in " abbandonarsi " (il Parodi propone, nel glossario, anche " umiliarsi ", che può essere, nel contesto, eccessivo). ...
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Pittore, nato ad Ancona il 29 gennaio 1704, morto a Perugia il 2 marzo 1792. Scolaro dapprima di Domenico Simonetti detto il Magatta, fu poi seguace di Francesco Trevisani e di Francesco Mancini; dal Trevisani [...] e dei suoi seguaci, di violenti contrasti di luci e d'ombre; nelle grandi pitture ornamentali a fresco e a tempera rivela qualche influsso del Giaquinto, ma soprattutto lascia scorgere una lontana affinità con la grande decorazione veneziana, forse ...
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KESSELS, Mathieu
Arthur Laes
Scultore, nato a Maastricht il 20 maggio 1784, morto a Roma il 3 marzo 1836. Apprese l'arte dell'oreficeria a Venlo, studiò quindi a Parigi, ad Amburgo, e a Pietroburgo. [...] opere di carattere religioso: Cristo alla colonna, Mater dolorosa, Volto Santo, Pietà, Gli Evangelisti, ecc.; soggetti mitologici: Amore tempera uno strale, Venere e varî busti.
Nel 1836 il governo belga comperò tutte le opere dell'artista che si ...
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FONTANA, Luigi
Caterina Bon
Figlio di Tommaso e di Teresa Barbarossa, nacque a Monte San Pietrangeli (Ascoli Piceno) il 29 marzo 1827. Nel 1838 iniziò la sua formazione artistica nel liceo di Macerata [...] e Francesco d'Assisi, 1893), di S. Maria di Capodarco (Le stimmate di s. Francesco, 1905). Di soggetto profano, invece, è la tempera La notte e i sogni nella volta di una sala di palazzo Bernetti-Evangelista, dove il F. dipinse anche la tela con Il ...
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FORBICINI, Eliodoro
Flaminia Gennari Santori
Nacque probabilmente a Verona intorno al 1533: in un documento del 1545 è infatti nominato come dodicenne e figlio di Ippolito "ricamatore" e di Lucrezia [...] a Padova, insieme con G.B. Zelotti, con il quale aveva già lavorato in palazzo Chiericati.
Nelle grottesche dipinte a tempera sulle pareti e sulla volta della scala ricompaiono i cammei antichi come in palazzo Chiericati o le figurine appese ai ...
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SEROV, Valentin Aleksandrovič
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Pittore, nato il 19 gennaio 1865 a Pietroburgo, morto il 5 dicembre 1911 a Mosca. Nel 1880 entrò all'Accademia di belle arti di Pietroburgo, come [...] delle cacce imperiali ai tempi di Elisabetta e di Caterina II. Da un viaggio in Grecia del 1907, riportò i bozzetti a tempera fatti in collaborazione con il pittore Bakst: Il ratto di Europa, Nausicaa in riva al mare, d'uno stile decorativo pieno d ...
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tempera
tèmpera s. f. [der. di temperare]. – 1. a. Tecnica pittorica che utilizza colori in polvere stemperati in sostanze diverse dall’olio (anticam. rosso d’uovo, oggi colle animali), che si sciolgono con l’acqua; è caratterizzata dall’opacità...
temperamento
temperaménto s. m. [dal lat. temperamentum, der. di temperare «temperare»]. – 1. ant. o non com. In senso ampio, mescolanza di più elementi in giusta proporzione, e anche mescolamento in genere (per es., t. dei colori). È talvolta...