Genericamente, lo strato superficiale della crosta terrestre.
Agraria
Il t. agrario rappresenta un corpo naturale di cui la qualità principale è data dal suo grado di fertilità (intesa come la capacità [...] vanga e l’aratro.
Le lavorazioni, e specialmente le arature, debbono essere sempre eseguite quando il t. è in tempera e cioè quando presenta condizioni di umidità entro limiti tali da non offrire eccessiva resistenza alla lavorazione e nello stesso ...
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È l'insieme degli strumenti da taglio, costituito dai coltelli, dai rasoi, dalle forbici e tosatrici e da alcuni strumenti chirurgici. Il termine è anche usato a significare l'arte o l'industria della [...] % a 0,6%; manganese da 0,6% a 0,8%; silicio 0,35%; fosforo e solfo 0,05%. È materiale di facile lavorazione che si tempera in acqua a 850°. Con rinvenimento a 400°, la fragilità ne risulta molto limitata, ma nello stesso tempo si riducono di molto le ...
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Pittoie catalano, originario di Valenza o di Barcellona. Se ne hanno notizie dal 1428 al 1460: più importanti quelle che riguardano un viaggio di lui in Fiandra nel 1431 e l'esecuzione del retablo dei [...] dai modelli, non penetrando nell'intimo dell'arte vaneyckiana. La composizione è nell'insieme slegata; il colore, fedele alla tempera tradizionale, non acquista né sostanza, né vivacità, né fusione. Soprattutto il D. mancò di qualità originali e la ...
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Medico e autore drammatico, nato a Genova nel 1822, morto il 25 agosto 1873. Tentò il dramma sociale umanitario e la commedia italiana: del primo gruppo fanno parte La suonatrice d'arpa (1848), dramma [...] si accostano al genere appassionato e violento del Giacometti. In Cuor di marinaio (1857), la violenza delle passioni si tempera in romantica sentimentalità. Alle commedie appartengono Il libro dei ricordi, soffuso di amabile grazia, Sogno d'oro e Le ...
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BADIASCHI, Giuseppe
Ferdinando Arisi
Nacque a Piacenza il 29 marzo 1795. Nel 1810 era già allievo da un paio d'anni di Giuseppe Girardi (o Gherardi) e forse anche di G. B. Ercole presso l'Istituto d'arte [...] piacentini G. Landi e di C. M. Viganoni (specialmente di quest'ultimo).
I primi lavori d'impegno sono le decorazioni a tempera (1820 circa) di una sala del castello di Torano (Piacenza) con Storie di Ulisse,e del salotto di casa Rossi-Devoti a ...
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Pittore e incisore (Kovno, Lituania, 1898 - Roosevelt, New Jersey, 1969). Emigrato negli Stati Uniti nel 1906, con la famiglia, si dedicò alla pittura dopo aver lavorato come litografo. Studiò alla National [...] da un segno nitido di definizione bidimensionale e dall'uso di colori chiari e netti (serie di ventitré dipinti a tempera dedicata agli anarchici Sacco e Vanzetti, 1931-32, New York, Museum of modern art e Withney Museum; Pallamano, 1939, New ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] , che sono i calorifici, se non in parte, difendendo per ciò gli ambienti da eccessivo calore.
Lastre di sicurezza, monostrati temperate come le già citate lastre Securit e VitRex, o polistrati incollate (per es., due lastre di vetro esterne e una ...
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soavità (soavitade; suavitade)
Indica gentilezza e moderazione, in Cv III XIV 12 ell'avvalora e accende amore dovunque ella si mostra, con la suavitade de li atti, ché sono tutti li suoi sembianti onesti, [...] loro misura, fanno amore disvegliare e risentire. Nella medesima accezione di " misura " va sottolineata la laudabilem suavitatem che tempera la parlata bolognese, per commixtionem oppositorum, nei confronti con gli altri dialetti lombardi (VE I XV 5 ...
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MONTI, Rolando
Francesca Lombardi
MONTI, Rolando. – Nacque il 24 novembre 1906 a Cortona da Luigi, farmacista originario di Perugia, autore di diversi componimenti in prosa e versi in vernacolo perugino, [...] economiche, poté contare anche sull’affettuoso aiuto dell’oste Luigi Falcioni, il quale gli commissionò alcune decorazione murali a encausto, tempera e olio per il suo locale «Grotte d’Enotria» in via Veneto, cui il pittore lavorò a più riprese fra ...
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PALAGI, Pelagio
Francesco Franco
PALAGI, Pelagio. – Figlio di Baldassarre Michele Francesco e di Giuliana Raffanini (Collina - Poppi, 1996, p. 259) nacque a Bologna il 25 maggio 1775 (per motivi ignoti, [...] stabilirsi a Roma, decorò vari palazzi nobiliari di Bologna con tele e pitture murali, fra le quali il tondo, a tempera su muro, raffigurante Aurora e i dodici segni zodiacali realizzato per la volta della sala dell’Archeologia in palazzo Aldini (ora ...
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tempera
tèmpera s. f. [der. di temperare]. – 1. a. Tecnica pittorica che utilizza colori in polvere stemperati in sostanze diverse dall’olio (anticam. rosso d’uovo, oggi colle animali), che si sciolgono con l’acqua; è caratterizzata dall’opacità...
temperamento
temperaménto s. m. [dal lat. temperamentum, der. di temperare «temperare»]. – 1. ant. o non com. In senso ampio, mescolanza di più elementi in giusta proporzione, e anche mescolamento in genere (per es., t. dei colori). È talvolta...