Pittore (Vevey 1733 - Morges 1807). Dipinse a tempera e ad acquerello particolarmente architetture e paesaggi, incise da varî artisti. Sue opere nei musei di Vevey, di Losanna e nel British Museum. ...
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Pittore (Lilla 1716 o 1719 - Fontainebleau 1794). Dipinse, a tempera, vedute di quattordici capitali europee per l'Hôtel des affaires etrangères a Versailles; ventidue vedute di assedî e battaglie in Fiandra [...] sotto Luigi XV (Museo storico di Versailles), molte miniature per scatole, tabacchiere, ecc. Ebbe a collaboratore il figlio Henry-Joseph (1741-1826) ...
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Pittrice (Roma 1756 - ivi 1826), allieva di C. Labruzzi, dipinse con finezza paesaggi romani, per lo più a tempera; eseguì anche stampe a illustrazione dei Viaggi in alcune città del Lazio (1809). Fu anche [...] studiosa di archeologia e musicista ...
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Pittore la cui firma compare in un quadretto marmoreo monocromo, ritrovato a Ercolano, ed ora al Museo naz. di Napoli, raffigurante a tempera rossiccia la riconciliazione di Latona e Niobe. Più che un [...] originale del 5º sec. a. C. e più che una copia, si ritiene oggi un'opera neo-attica ispirata a motivi classici ...
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Pittore (prima metà del sec. 4º a. C.) di Sicione; allievo di Panfilo, perfezionò la tecnica dell'encausto, ma fu abile anche nella tempera. Alcune sue opere, famosissime a Sicione, furono vendute per [...] riscatto dopo la vittoria di Silla su Mitridate e portate a Roma. Fu autore di grandi e piccoli quadri e di pitture sui cassettoni dei soffitti; restaurò a Tespie un'opera di Polignoto. Nella tradizione ...
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Scrittore italiano (Orvinio, Rieti, 1876 - Nervi 1961). Nei suoi numerosi romanzi e racconti, i più raggruppati in cicli, un socialismo idealeggiante, un po' alla De Amicis, tempera di ottimismo e di languidezze [...] sentimentali l'originaria cupezza degli schemi naturalistici. È narratore piano, di facile comunicativa, donde la sua fortuna presso il pubblico. Opere principali: L'isola sonante, 1911; Mitì, 1917; Il ...
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Commediografo (Roma 1776 - Napoli 1834); più che alla poesia satirica, pur tentata per tutta la vita, G. deve la sua fama alle commedie, tutte costruite con sapiente soggezione al modello classico del [...] Goldoni, la cui lezione G. tempera efficacemente con la profonda conoscenza del teatro di Molière. Le migliori commedie di G. sono: L'ajo nell'imbarazzo (1807), che fu poi musicata da G. Donizetti, in cui disegnò il chiuso mondo retrivo nel quale era ...
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Arrivabene, Agostino. – Pittore italiano (n. Rivolta D’Adda 1967). Diplomatosi nel 1991 all’Accademia di belle arti di Brera, negli anni successivi è stato poliedrico sperimentatore di tecniche e codici [...] espressivi eterogenei, dalla pittura a olio e tempera - in cui sono palesi le suggestioni della grande pittura cinquecentesca del Nord-Europa reinterpretata in chiave surreale – fino all’incisione ad acquaforte. Presente alla 54° Biennale d’Arte di ...
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CALZI, Achille, junior
Ennio Golfieri
Consanguineo dell'omonimoincisore ottocentesco, nacque in Faenza da Giuseppe e da Angelina Magni il 4 sett. 1873.
Il padre Giuseppe (1846-1908) fu un modesto decoratore, [...] per la Riunione cittadina di Faenza e per il Cardello, eseguiti fra il 1913 e il 1915, quattro fantasie simboliche a tempera tratte da Les fleurs du mal di Baudelaire (1913), progetto della lapide funeraria del prof. A. Berti nel pronao del cimitero ...
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tempera
tèmpera s. f. [der. di temperare]. – 1. a. Tecnica pittorica che utilizza colori in polvere stemperati in sostanze diverse dall’olio (anticam. rosso d’uovo, oggi colle animali), che si sciolgono con l’acqua; è caratterizzata dall’opacità...
temperamento
temperaménto s. m. [dal lat. temperamentum, der. di temperare «temperare»]. – 1. ant. o non com. In senso ampio, mescolanza di più elementi in giusta proporzione, e anche mescolamento in genere (per es., t. dei colori). È talvolta...