Pittore (n. Brescia tra il 1427 e il 1430 - m. ivi 1515 o 1516). Nelle prime opere (Tre crocifissi, S. Gerolamo, Bergamo, Accademia Carrara) il F. mostra influssi mantegneschi e di I. Bellini; ma intende [...] lui troverà l'interprete del nuovo linguaggio rinascimentale. Nella sua gamma cromatica è prevalente un'intonazione grigio-argentea che tempera la vivacità delle tinte. Negli affreschi con le storie di s. Pietro martire nella cappella Portinari in S ...
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Scultore italiano (n. Castelfrentano 1938). Dopo una prima attività come ceramista nello studio di Leoncillo a Roma, è stato partecipe delle esperienze neo-dadaiste e dell'arte povera, individuando una [...] una iterazione ossessiva (La Cina, 1966), connesse a uno spazio che diventa tema essenziale (Cassa Sistina, 1966), tracciate a tempera e a inchiostro (La porta, Il cenacolo; 1981, Giorno, Notte, 1982). Ha curato l'arredo della chiesa di Portorotondo ...
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DE CAROLIS (De Karolis), Adolfo
Maria Flora Giubilei
Nacque il 6 genn. 1874 a Montefiore dell'Aso (Ascoli Piceno) da Gioacchino, medico condotto, e da Ester Pompei; iniziò gli studi nel 1881, proseguendoli [...] (cfr. Paesaggio con fiunze, 1892, olio, Roma, coll. priv.; idem, 1895, olio, Grottammare, Ascoli Piceno, coll. Sgattoni; Mandorli, 1895, tempera; Le ginestre, 1896, olio, coll. eredi De Carolis: in Dania-Valentini, 1975, pp. 129, 131, tavv. 1-3). Poi ...
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BOTTI, Guglielmo
Elena Bassi
Figlio di Vincenzo e di Gesualda Benvenuti, nacque a Pisa il 9 dic. 1829. Studiò pittura con Tommaso Gazzarrini e con Giuseppe Bezzuoli, rispettivamente a Pisa ed a Firenze. [...] per una vetrata. Era quella un'epoca nella quale i pittori di vetrate ambivano emulare i dipinti a olio e a tempera, snaturando l'iniziale originalità di tale pittura.
Il B. accontentava il gusto dei contemporanei, ed eseguì vetrate in chiese di Pisa ...
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BADIASCHI, Giuseppe
Ferdinando Arisi
Nacque a Piacenza il 29 marzo 1795. Nel 1810 era già allievo da un paio d'anni di Giuseppe Girardi (o Gherardi) e forse anche di G. B. Ercole presso l'Istituto d'arte [...] piacentini G. Landi e di C. M. Viganoni (specialmente di quest'ultimo).
I primi lavori d'impegno sono le decorazioni a tempera (1820 circa) di una sala del castello di Torano (Piacenza) con Storie di Ulisse,e del salotto di casa Rossi-Devoti a ...
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Pittore e incisore (Kovno, Lituania, 1898 - Roosevelt, New Jersey, 1969). Emigrato negli Stati Uniti nel 1906, con la famiglia, si dedicò alla pittura dopo aver lavorato come litografo. Studiò alla National [...] da un segno nitido di definizione bidimensionale e dall'uso di colori chiari e netti (serie di ventitré dipinti a tempera dedicata agli anarchici Sacco e Vanzetti, 1931-32, New York, Museum of modern art e Withney Museum; Pallamano, 1939, New ...
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CANELLA, Giuseppe
Anna Bovero
Nacque il 28 luglio 1788 a Verona, da Giovanni e da Angela Perdomi. Fu avviato alla pittura dal padre (nato il 13 ag. 1750, morto il 30 dic. 1847), attivo a Verona come [...] offrire l'ambiente veneto, si trasferì prima a Milano dove espose nel 1919 all'Accademia di Brera tre paesaggi a tempera, onorevolmente citati dalla giovane critica romantica (in IlConciliatore 5 sett. 1819, a cura di V. Branca, III, Firenze 1954, p ...
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PALAGI, Pelagio
Francesco Franco
PALAGI, Pelagio. – Figlio di Baldassarre Michele Francesco e di Giuliana Raffanini (Collina - Poppi, 1996, p. 259) nacque a Bologna il 25 maggio 1775 (per motivi ignoti, [...] stabilirsi a Roma, decorò vari palazzi nobiliari di Bologna con tele e pitture murali, fra le quali il tondo, a tempera su muro, raffigurante Aurora e i dodici segni zodiacali realizzato per la volta della sala dell’Archeologia in palazzo Aldini (ora ...
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D'ACHIARDI, Pietro
Maria Grazia Branchetti Buonocore
Figlio di Antonio, insigne mineralista, e di Marianna Camici, nacque a Pisa il 28 ottobre del 1879. Nella città natale egli si applicò al disegno [...] interesse che non lo distolse dall'attività artistica, rappresentata in questo primo periodo soprattutto da paesaggi e marine eseguiti a tempera. Le sue capacità gli assicurarono una borsa di studio triennale, da utilizzare per due anni a Roma e per ...
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DANI, Franco
Nicoletta Cardano
Nacque a Firenze l'11 ag. 1895 da Donato, impiegato delle ferrovie, e da Maria Baud. Autodidatta, non seguì studi artistici regolari. Frequentò tra il 1912 e il 1914 la [...] .
Nel 1914 il D. espose per la prima volta alla mostra della Società promotrice di belle arti di Firenze. La sua opera, una tempera dal titolo L'orto e le case, testimoniava nella "sintesi estrema di piani e di toni in tinte piatte" l'aspirazione a ...
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tempera
tèmpera s. f. [der. di temperare]. – 1. a. Tecnica pittorica che utilizza colori in polvere stemperati in sostanze diverse dall’olio (anticam. rosso d’uovo, oggi colle animali), che si sciolgono con l’acqua; è caratterizzata dall’opacità...
temperamento
temperaménto s. m. [dal lat. temperamentum, der. di temperare «temperare»]. – 1. ant. o non com. In senso ampio, mescolanza di più elementi in giusta proporzione, e anche mescolamento in genere (per es., t. dei colori). È talvolta...