BARONIO, Cesare
E. Bassan
Ecclesiastico dell'età della Controriforma (Sora 1538 - Roma 1607), condusse come storico e come restauratore di luoghi sacri una importante azione di recupero e personale [...] già presente nella decorazione originaria; prima del restauro fu comunque fatta eseguire una copia ricostruttiva dell'insieme, a tempera su tela (conservata presso il Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana; Guerrieri, 1951, pp. 115-118). Se la ...
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PITTURA
R. Bianchi Bandinelli
L'impulso a delineare forme visibili col disegno è spontaneo all'uomo in qualunque stadio del suo sviluppo storico (nel quale è, ovviamente, compreso anche il periodo che [...] superamento del disegno e la conquista del chiaroscuro e del cromatismo, venisse preferita la più rapida tecnica della tempera. I quadri da cavalletto dipinti sul legno ebbero certamente cornici (v. cornice). I quadretti votivi dovettero essere sia ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (vitrum)
D. B. Harden
Sommario. 1. Il v. come sostanza. 2. Industria del v. nell'antichità. 3. Sviluppo delle officine: a) v. a sabbia; b) v. alessandrino [...] e altri agenti esterni. A volte, il v. presenta screpolature all'interno o venature in superficie, causate da una difettosa tempera (il processo con il quale il v. era raffreddato dopo la manifattura) o da scorretta composizione dell'amalgama.
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Vedi COLORE dell'anno: 1959 - 1994
COLORE
P. Zancani Montuoro*
Fin dai primordi l'uomo è stato impressionato dal colore, ed ha imparato a sfruttare le risorse, che la natura gli offriva, per procurarsi [...] o dai fiori e dalle bacche delle piante, servendosene per i tappeti; tali tinte erano forse utilizzate per la pittura a tempera.
Sappiamo dalle analisi che l'azzurro delle mattonelle di Nimrud era dato da un ossido di rame misto a piombo (mentre ...
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CAUDIUM
G. d'Henry
Capitale dei Sanniti Caudini, odierna Montesarchio, nota soprattutto per la vittoria dei Sanniti sui Romani del 321 a. C. (Liv., ix, 2 e s., 27; Flor., i, 16; Eutrop., ii, 9; Oros., [...] ; essi sono frequentemente associati a strigili di ferro. Una tomba ellenistica ha restituito una gran quantità di piatti dipinti a tempera.
In una tomba si è rinvenuta, inoltre, una laminetta aurea, non iscritta, che era posta nella bocca del morto ...
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ANTIPHILOS (᾿Αντίϕιλος, Antiphëlus)
F. Magi
2°. - Pittore greco. Da Plinio era classificato assai vicino ai migliori pittori del suo tempo (Nat. hist., xxxv, 138). Nato in Egitto, fu scolaro di Ktesidemos [...] era attribuita agli Egiziani). Le opere di A. comprendono quadri grandi e piccoli e in ambedue le tecniche, cioè a tempera e ad encausto (Plin., Nat. hist., xxx, 114); di soggetto mitologico: Esione, opera famosa, Dioniso, Ippolito spaventato da un ...
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Vedi FAYYUM dell'anno: 1960 - 1994
FAYYŪM (Λιμνή; copto Phiüm)
S. Donadoni
E. Coche de la Ferté
È l'oasi più vicina alla valle del Nilo con la quale comunica per mezzo dell'uadi Bahr Yūsuf nel deserto [...] finezza. Alquanto raramente, nel II e III sec., e molto più spesso a partire dal IV, si ricorre anche al procedimento a tempera su un intonaco bianco, con un materiale di cui non si conosce la natura. Verso la metà del IV sec., questo sistema finirà ...
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Vedi AFFRESCO dell'anno: 1958 - 1994
AFFRESCO
M. Cagiano de Azevedo*
Derivazione da a fresco, ossia pittura eseguita su intonaco ancora fresco. I colori vengono fissati non dalla loro penetrazione nella [...] qui le "giornate di lavoro". Nei secoli successivi al IV d. C. è poi ancor più frequente l'uso di ritocchi a tempera, come, ad esempio, negli a. di S. Maria Antiqua, nel Foro Romano.
Un altro procedimento, non descritto dagli autori, ma dedotto dall ...
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Vedi PAUSIAS dell'anno: 1963 - 1996
PAUSIAS (Παυσίας, Pausias)
G. Pesce
Pittore greco di Sicione, figlio e discepolo di Bryes, poi allievo di Pamphilos di Amphipolis, visse all'incirca fra il 380 e il [...] fiori e frutta, intrecciate con bende e corone, legate fra loro in alto e pendenti a piombo rigorosamente simmetriche. A tempera (tecnica da P. non preferita e nella quale perciò sarebbe rimasto inferiore alla sua fama), P. restaurò i dipinti murali ...
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PROTOGENES (Πρωτογένης, Protogånes)
M. Cagiano de Azevedo
1°. - Pittore greco nativo di una città costiera dell'Asia Minore - Kaunos secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 101) e Pausania (i, 3, 5), Xantos [...] parole di Aristotele sui colori trasparenti sovrapposti (De sensu, 3, 440 a). Ma in tal caso doveva essere un dipinto a tempera anziché ad encausto. È da ricordare infine il ritratto di Filisco, che dovette essere eseguito poco prima del 290, e che ...
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tempera
tèmpera s. f. [der. di temperare]. – 1. a. Tecnica pittorica che utilizza colori in polvere stemperati in sostanze diverse dall’olio (anticam. rosso d’uovo, oggi colle animali), che si sciolgono con l’acqua; è caratterizzata dall’opacità...
temperamento
temperaménto s. m. [dal lat. temperamentum, der. di temperare «temperare»]. – 1. ant. o non com. In senso ampio, mescolanza di più elementi in giusta proporzione, e anche mescolamento in genere (per es., t. dei colori). È talvolta...