botanica C. di calore (o c. d’estate) Appassimento vistoso che si manifesta nelle piante, per lo più erbacee, nei giorni molto caldi e soleggiati d’estate, a causa di eccessiva traspirazione. C. di sole [...] quasi repentina di foglie e rami o di intere piante, determinati da disturbi del ricambio idrico sotto l’azione di temperature elevate, dell’insolazione e della siccità a cui specialmente le piante da frutto possono essere predisposte anche a causa ...
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SONNO E VEGLIA
Gian Franco Rossi
. Con i termini di s. (XXXII, p. 145) e v. vengono definiti due stati fisiologici comuni a tutti gli animali, obiettivamente caratterizzati rispettivamente dalla perdita [...] più vasta; "ritmi fisiologici" sono individuabili per numerosi fenomeni organici, quali la secrezione delle ghiandole endocrine, la temperatura corporea, l'escrezione renale e altri ancora, e quindi non possono essere presi in considerazione che ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La formazione del medico
Antoinette Emch-Dériaz
La formazione del medico
Nell'antica Grecia, la pratica del tirocinio medico, ovvero l'apprendistato al seguito [...] esempio, usava un termometro per misurare il grado effettivo di febbre piuttosto che basarsi sulla propria impressione ricavata dalla temperatura della fronte dei pazienti o sui resoconti dei malati sui loro brividi e sudori. Di solito, i medici del ...
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L'Ottocento: scienze mediche. La terapeutica
Andreas-Holger Maehle
La terapeutica
Tra il 1800 e il 1890 le pratiche terapeutiche che facevano capo alla tradizione galenica vennero progressivamente abbandonate. [...] che le malattie fossero causate da una deficien-za di calore corporeo. Le terapie servivano dunque a ripristinare la giusta temperatura, basandosi su un'alimentazione salutare e su rimedi botanici, come il pepe di Caienna e la Lobelia inflata, una ...
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tifo, paratifo, salmonelle
Gabriella D'Ettorre
Infezioni intestinali causate da batteri
Tifo, paratifo e salmonella fanno parte delle cosiddette salmonellosi, ovvero infezioni con particolare coinvolgimento [...] Nella prima fase il malato presenta febbre, che è detta a scalini perché aumenta di mezzo grado ogni giorno rispetto alla temperatura misurata alla stessa ora del giorno precedente, sino ad arrivare intorno al quinto-sesto giorno a circa 39÷40°C. La ...
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Anatomia
Cavità piccola e ben delimitata: c. del dente, la cavità della polpa dentaria; c. dell’occhio, due cavità, tra cornea e iride (c. anteriore) e tra iride e cristallino (c. posteriore), che comunicano [...] percorso di particelle ionizzanti (fig. 1). È costituito essenzialmente da un recipiente contenente un liquido in condizioni di temperatura e di pressione tali da essere appena al di sotto del punto di ebollizione. Diminuendo bruscamente la pressione ...
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INFETTIVE, MALATTIE
Paolo Tolentino
. Negli ultimi vent'anni si sono verificati notevoli progressi nella conoscenza sull'eziologia, la patogenesi, la terapia e la profilassi delle malattie infettive. [...] , sono stati tra l'altro idenficati i Rhinovirus (virus del raffreddore comune) coltivabili in culture di tessuti a temperatura di 33 °C, e comprendenti numerosi tipi; i paramixovirus (4 tipi) responsabili (soprattutto il tipo 2, detto anche ...
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ISOTOPISMO (XIX, p. 656; App. I, p. 739)
Giorgio CARERI
Doriano CAVALLINI
Importanti progressi sono stati ottenuti negli ultimi anni nel campo dell'isotopismo. Attualmente si conoscono 275 isotopi stabili, [...] scoperto da K. Clusius e G. Dickel nel 1938. Era già noto che sottoponendo una miscela gassosa ad un gradiente di temperatura, si stabiliva un processo di diffusione per cui il costituente più leggero tendeva a concentrarsi nella zona più calda ed il ...
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Genoma
Renato Dulbecco
Sommario: 1. Definizioni. 2. Costituzione del genoma nucleare. 3. Il Progetto Genoma. a) Premesse storiche. b) iI nuovo Progetto. 4. Le basi tecnologiche del Progetto. a) La conoscenza [...] con l'enzima DNA-polimerasi, capace di allungare il DNA, ottenuto da batteri termofili e perciò attivo anche a temperatura elevata (60-80 °C). La temperatura della miscela viene portata a 94 °C per separare le due catene del DNA, poi viene ridotta a ...
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Neurone
Pietro Calissano
Il termine neurone venne coniato da W. Waldeyer-Hartz nel 1891, per indicare le cellule presenti nel sistema nervoso (v. cap. Cellule e tessuti, Tessuti, Tessuto nervoso). L'attività [...] I minuti, le ore o i giorni possono essere sufficienti nel caso di un mutamento adattativo a un cambiamento nella temperatura o di altre variabili che non necessitano di risposte veloci, ma vi sono situazioni di emergenza (un pericolo imminente, una ...
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temperatura
s. f. [dal lat. temperatura «mescolanza in giusta misura (di caldo e freddo, umido e secco)», der. di temperare (v. temperare); nei sign. ant. del n. 2 è tratto direttamente da temperare]. – 1. In fisica, parametro che regola gli...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...