LONGHI, Francesco
Giordano Viroli
Nacque a Ravenna il 10 febbr. 1544, come risulta dai libri dei battezzati di S. Giovanni in Fonte a Ravenna, quintogenito del pittore Luca e di Bernardina Baronzelli, [...] rassomiglianti a quelle del padre, ma di esse più deboli, non vi sia solidità di membra. Sono silhouettes, nel 1612. È verosimile che il dipinto sia stato realizzato in due tempi diversi, spettando quindi al padre l'invenzione e la prima stesura, e ...
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BADALONI, Paolo, detto Paolo Schiavo
Luisa Marcucci
Figlio di Stefano, nacque a Firenze nel 1397 e deve probabilmente il soprannome al fatto che la famiglia era di origine slava. Era immatricolato all'arte [...] parte, per cui le sue opere tarde si rivelano molto deboli e retrograde, come quelle di un pittore campagnolo. Ne sono Gozzoli, che è veramente inspiegabile in un pittore ai suoi bei tempi commosso da Masaccio.
Passò gli ultimi anni della sua vita ( ...
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D'AMATO, Giovanni Antonio, detto il Giovane
Angela Catello
Documentato a Napoli come pittore tra il 1594 e il 1635 è detto "il Giovane" per distinguerlo da un omonimo pittore che era vissuto in epoca [...] si fa sentire: le parti disegnate sono le più deboli, le fisionomie dei santi improntate ad un pietismo generico. venivano interamente dipinti, imitando la ricchezza delle stoffe del tempo con la rabescatura e l'indoratura. Per questi lavori ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...