AGASIKRATES (᾿Αγασικράτης)
G. A. Mansuelli
Architetto greco, figlio di Agathon, secondo una iscrizione del 230-29, preposto alla ricostruzione del tempiodiApollo in Delfi nella prima metà del III sec. [...] a. C., attività cui era stato già preposto suo padre.
Bibl: W. Dittenberger, Sylloge inscriptionum Greacarum2, Lipsia 1898-1901, p. 248; id., Griechische Dialektinschriften, II, pp. 699, 2522; E. Fabricius, ...
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PHILISKOS (Φιλίσκος)
L. Guerrini
2°. - Architetto sovrintendente o impresario ai lavori del tempiodiApollo a Didyma verso la fine del II-inizio I sec. a. C. L'iscrizione riporta anche il patronimico [...] (Ph. è figlio di Dionisio), non l'etnico.
Bibl.: F. Noack, Eleusis, Berlino-Lipsia 1927, p. 308, nota 139; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, XIX, 1937, c. 2389, s. v.; Th. Wiegand, Didyma (II, Die Inschriften), Berlino 1958, nn. 45 e 46, p. 65 s., con ...
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Vedi ATTALOS dell'anno: 1958 - 1973
ATTALOS (῎Ατταλος)
L. Rocchetti
Scultore ateniese che fece la statua di culto per il tempiodiApollo Licio in Argo. Ne conosciamo soltanto il nome, riportato da Pausania [...] (ii, 19, 3). Rimane dubbio il riferimento di un busto, oggi perduto, trovato nel 1810 da Veli Pasha vicino al teatro con l'iscrizione ῎Ατταλος ᾿Ανδραγάϑου ᾿Αϑηναῖος.
Bibl.: E. Loewy, I. G. B., n. 436; C. Robert, in Pauly-Wissowa, II, c. 2179, n. 26. ...
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PTERAS (Πτερᾶς)
G. A. Mansuelli
Costruttore, secondo Pausania (x, 5, 10), del secondo tempiodiApollo in Delfi. È probabilmente una figura mitica, per la connessione del suo nome con il concetto di [...] irπτέρινος ναός. La notizia peraltro testimonia la pluralità delle ricostruzioni del tempio.
Bibl.: Hitzig-Blümner, Pausaniae Graeciae descriptio, III, Lipsia 1910, p. 640; C. Weickert, in Thieme-Becker, XXVII, 1933, p. 440; G. Radke, in Pauly- ...
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ERGINOS (῎Εργῖνος)
M. B. Marzani
1°. - Architetto mitico, padre di Trophonios e Agamedes (Hymn. Apoll. Pyth., 116 ss.; Paus., ix, 37, 4-5) i quali secondo l'Inno ad Apollo costruirono il quarto tempio [...] diApollo a Delfi.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 57, 64; E. Bethe, in Pauly-Wissowa, VI, 1909, c. 434, s. v., n. 2. ...
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DECASTILO (dal gr. δέκα "dieci" e στύλος "colonna", lat. decasty̆los)
L. Crema
Si dà tale appellativo agli edifici classici, più particolarmente portici e templi, che hanno sulla fronte dieci colonne. [...] Secondo Vitruvio (iii, 2) i templi di tale tipo erano dipteri e ipetrali. Decastilo era il tempiodiApollo Didimeo, presso Mileto. ...
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LIMOS (Λιμός)
I. Baldassarre
Personificazione della fame, figlia di Eris. Secondo una notizia di Ateneo (x, 452 b), nel tempiodiApollo a Sparta essa era rappresentata "in aspetto di donna".
Bibl.: [...] Hoefer-Schirmer, in Roscher, II, 2, 1894-1897, c. 2052, s. v ...
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HENIOCHE (῾Ηνιόχη)
L. Rocchetti
Figlia del re Creonte che aveva una statua in Tebe davanti al tempiodiApollo Ismenio (Paus., ix, 10, 3).
Bibl.: H. W. Stoll, in Roscher, I, 2, c. 2035. ...
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(gr. ῾Ρόδος) Isola della Grecia (1404 km2 con 117.000 ab. ca.), nel Mare Egeo, la più grande del Dodecaneso (Sporadi meridionali), con uno sviluppo costiero di 400 km circa. Posta a circa 20 km a S della [...] , caratterizzato da un reticolato di strade di tipo ippodameo. Il tempio maggiore era situato sull’acropoli l’altro fece crollare la statua colossale di Helios. Del periodo successivo si conservano resti dei templi diApollo Pitio (1° sec. a.C.), ...
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(gr. Κῶς) Isola della Grecia (282 km2 con 30.000 ab. ca.), nel Mar Egeo, la maggiore, dopo Rodi, del Dodecaneso (Sporadi Meridionali), prospiciente le coste dell’Asia Minore. Ha un’ossatura di rocce scistose [...] da monumentali scalinate. Sulla terrazza mediana erano il tempio ionico e l’altare di Asclepio, un oikos per il clero e un tempio romano dedicato ad Apollo. Sulla terrazza superiore erano il grande tempio dorico di Asclepio (2° sec. a.C.) e un bagno ...
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aziaco
azìaco agg. [dal lat. Actiăcus, gr. ᾿Ακτιακός] (pl. m. -ci). – Di Azio, promontorio greco dell’Acarnania (Epiro merid.) con un tempio di Apollo, e più tardi con una città dello stesso nome, fondata da Augusto in memoria della vittoria...
ne quid nimis
– Traduzione latina del motto greco μηδὲν ἄγαν «niente di troppo», scolpito, secondo la tradizione, nel tempio di Apollo in Delfi e attribuito al dio stesso o a varî sapienti dell’antichità; si ripete talvolta come invito a evitare...