Vedi SABRATHA dell'anno: 1965 - 1997
SABRATHA (Sabrătha, Σαβράϑα)
P. Romanelli
Città della costa della Tripolitania, nata da un emporio fenicio verosimilmente già nella prima metà del I millennio a. [...] gli edifici che lo circondano, i più antichi sembrano essere il tempiodi Liber Pater ad oriente e quello diSerapide all'angolo nord-occidentale. Tra di essi, posizione e aspetto prevalente ha il tempio del lato occidentale, e cioè il Capitolium. Il ...
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Vedi EFESO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EFESO (ἡ Ηϕεσος, Ephésus)
P. Romanelli *
P. Romanelli
L. Guerrini
Città dell'Asia Minore, originariamente centro indigeno e sede assai venerata di un culto [...] -O del Coresso dedicato ad Hermes, donde il nome di Hermàion alla collina; un altro forse diSerapide, ad O dell'agorà: esso era chiuso entro un recinto. Da ricordare infine un tempiodi Domiziano sulle pendici del Bülbül Daǧ, periptero octastilo con ...
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GIGANTI (Γίγαντες, Gigantes)
F. Vian
1. In Omero (Od., vii, 58-6o, 206; x, 120) i G. sono esseri selvaggi, simili ai Ciclopi e ai Lestrigoni, che periscono vittime dell'insolenza del loro re Eurimedonte; [...] di Priene, di Lagina, di Roma, di Afrodisiade e di Leptis. Gli scultori concedono un posto importante alle divinità locali (Ecate a Lagina, Afrodite a Afrodisiade) o straniere (Serapide ., p. 77 ss. - Fregio del tempiodi Atena a Pnene (158): A. Smith ...
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GENIO
W. Fuchs
Il G. è una figura centrale e peculiare della religione romana, Certamente non derivata dall'ambiente greco. Si possono forse rintracciare determinati lineamenti sino allo stato etrusco [...] la testa del dio del Sole e quella diSerapide. L'importanza del Sole per gli imperatori romani 16, fig. 30; altare del tempiodi Vespasiano a Pompei: I. Scott Ryberg, op. cit., p. 84 ss., tavv. 25-26, fig. 38; altare di Manlio al Laterano: I. Scott ...
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MODELLO (τύπος, παράδειγμα, πρόπλασμα; exemplar)
G. Becatti
L'uso di modelli si può presupporre anche nell'antichità per le varie arti e per le varie tecniche, scultura, toreutica, rilievo, coroplastica, [...] posarono nude per un quadro da dedicare nel tempiodi Hera Lacinia (Plin., Nat. hist., diSerapide, sbattuti da una tempesta a Khyrra, porto di Delfi, seppero da un oracolo che dovevano trasportare il Serapide, ma dovevano lasciare il simulacro di ...
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APOTEOSI (ἀποϑέωσις, apotheōsis)
H. P. L'Orange
Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino (confronta anche consecratio, termine usato dai Romani con significato analogo). In Egitto, vero [...] populi Romani e Settimio Severo nel tipo diSerapide. Anche la capigliatura di Cristo si trasferirà ai santi e dèi del vento che lo portano, i divi celesti che lo ricevono. Col tempo l'a. viene "democraticizzata" ed ogni morto viene, in questo modo, ...
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Vedi GORTINA dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
GORTINA (Γόρτυν, Γόρτυνς nelle iscrizioni; Γόρτυς, Gortyna)
W. Johannowski
Fu in età classica, accanto a Cnosso, la città più importante della parte centrale [...] divinita egiziane: è un tempio a semplice cella, preceduto da un portico di ordine ionico; nella redazione attuale risale al II sec. d. C., dedicato da Flavio Filyra. Nell'interno furono rinvenute le statue di culto di Iside, Serapide, Anubis. A S si ...
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PRIENE (Πριήνη, Priene)
A. Giuliano
Città della Caria, sulle pendici del monte Micale, a breve distanza dell'antico golfo Latmico, antistante Mileto.
Storia. - Alla fine dell'VIII sec. a. C. apparteneva [...] egiziane, caratterizzato da un altare e privo ditempio. La dedica sull'altare precisa che nel santuario erano adorati Iside Serapide e Anubis, su un secondo altare si riconoscono anche i nomi di Arpocrate e di Erade. L'edificio, costruito alla metà ...
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Vedi THERA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
THERA (Θήρα, Thera)
L. Vlad Borrelli
Una fra le isole più meridionali dell'arcipelago delle Cicladi (oggi Santorino), di natura vulcanica e ridotta a forma di [...] con un tesoro dedicato agli dèi egiziani, Serapide, Iside e Anubis, tagliato nella roccia e probabilmente a cielo scoperto, da cui provengono varî frammenti di scultura (un'Ecate di stile arcaistico) e databile al tempodi Tolemeo II o forse ancora a ...
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SATURNO (Sāturnus)
C. Saletti
Il nome, che gli antichi facevano derivare da sero, ab sătu (Varro, De lingua Lat., v, 64; Macr., Sat., i, 10, 20; Fest., p. 202, 17 L.), a sătionibus (Fest., p. 432, 20 [...] massa dei capelli e della barba si potrebbe ricordare il Serapidedi Bryaxis (v.), ed ascrivere l'originale alla fine del cui era affidato come aerarium publicum il tempiodi S., e ritorna quindi nei conî di varie famiglie (Apuleia, Calpurnia, Memmia ...
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serapeo
serapèo s. m. [dal lat. tardo Serapēum (o Serapīum), gr. Σεραπεῖον]. – Tempio dedicato al dio greco-egiziano Seràpide: i s. di Alessandria, di Menfi, di Roma.
zacoro
żàcoro s. m. [dal gr. ζάκορος]. – Nell’antica Grecia, nome di funzionarî sacerdotali addetti ai templi, talvolta chiamati anche neocori; le loro attribuzioni, in origine assai umili, crebbero col tempo di numero e d’importanza, specie...