Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] a modelli architettonici e decorativi di origine orientale (Septizodium sul Palatino; tempiodiSerapide al Quirinale; terme di Caracalla; restauri in Campo Marzio). Di fronte alla minaccia di invasione delle popolazioni barbariche si concentrano ...
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Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] ) e dall'India. Ai miti dell'ermetismo alessandrino, alle tecniche prodigiose dei metallurgisti egiziani, dei vetrai del tempiodiSerapide e delle coste siriane, si aggiunsero le allegorie degli zoroastriani, le immagini dei taoisti, la metallurgia ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] in quel frangente si fronteggiavano e contrapponevano drammaticamente. Eunapio di Sardi scrisse: «Senza una ragione plausibile, senza il minimo rumore di guerra, venne distrutto il tempiodiSerapide. Furono rapite le statue e le offerte votive; il ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] il denaro, anche se una parte era destinata ai poveri (il vescovo Silvano di Cirta è accusato di essere fur rerum pauperum40). Due vescovi e due presbiteri rubano anche nel tempiodiSerapide. Ora, Silvano è stato un traditor, è stato eletto con la ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] arcaici trovati nel santuario di Olimpia e forse anche un rilievo del frontone del tempiodi Garitsa a Corfù. Questo C., Briasside, aveva eseguito un'immagine dello Zeus Serapide, vestito di chitone e di mantello, col capo sormontato da un modio e la ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] della scultura; innanzi tutto il cosiddetto Z. del tempiodi Ḥatḥōr di Denderah in Egitto, oggi al Louvre, che risale all moneta da Amastris), Zeus e Serapide (conio alessandrino di Antonino Pio, gemma di Parigi), Serapide e Iside, Artemide (moneta ...
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Nella storia delle religioni, divinità che ha un legame più stretto con una città rispetto a quello che la lega alle altre e perciò è da essa venerata con un culto particolarmente importante e solenne.
Nelle [...] nuova città di Alessandria si dovette fondare il culto di una nuova divinità, Serapide, che vi di Diana, Lanuvio quello di Giunone Sospita, Palestrina di Fortuna Primigenia ecc. La divinità p. di Roma stessa era, almeno sin dalla fondazione del tempio ...
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ZACORI (Ζάκοροι)
Giulio Giannelli
Nome dato, nella Grecia antica, a certi funzionarî di ordine sacerdotale addetti ai templi, e più frequentemente chiamati neocori (v. neocoria). Di solito, in certi [...] per Rea, per Asclepio e per Igea, per Iside e Serapide, sia ch'esse venissero venerate in templi pubblici o in che spazzano il tempio"), e per nulla diverse da quella di un servo qualsiasi addetto alla custodia e alla pulizia del tempio; in seguito, ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] dell’universo, signora di tutti gli elementi, principio e generazione del tempo, la più grande dei di Cibele, proveniente dall’Asia Minore; quelli di Giove Dolicheno, Giove Eliopolitano e Atargatide, provenienti dalla Siria; quello di Iside, Serapide ...
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serapeo
serapèo s. m. [dal lat. tardo Serapēum (o Serapīum), gr. Σεραπεῖον]. – Tempio dedicato al dio greco-egiziano Seràpide: i s. di Alessandria, di Menfi, di Roma.
zacoro
żàcoro s. m. [dal gr. ζάκορος]. – Nell’antica Grecia, nome di funzionarî sacerdotali addetti ai templi, talvolta chiamati anche neocori; le loro attribuzioni, in origine assai umili, crebbero col tempo di numero e d’importanza, specie...