FRONTONE (τύμπανον, tympanum)
P. E. Arias*
Spazio triangolare situato al disopra dell'architrave dei lati brevi del tempiogreco, limitato dalla cornice orizzontale (gèison) e dai rampanti. Alla teoria [...] la metopa) è sentito, tettonicamente, come spazio vuoto, non come elemento strutturale portante. I primi f. noti in Grecia sono quello del tempio di Corfù e quelli in pòros (pietra tufacea) dell'acropoli di Atene che si dividono in due grandi classi ...
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Vedi VELIA dell'anno: 1966 - 1997
VELIA (῾Υέλη ᾿Ελέα, Velia)
M. Napoli
In località Castellammare della Bruca, nel comune di Ascea in provincia di Salerno, sorgeva l'antica città di V., ᾿Ελέα per i Greci, [...] sec. e poi la vita continuò nel castello tardo-normanno che venne a sovrapporsi, sull'acropoli, ai resti del tempiogreco.
Nel periodo rinascimentale si perdette notizia di V. e la città antica veniva ubicata in località varie della Lucania tirrena ...
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Vedi SURKH KOTAL dell'anno: 1966 - 1997
SURΚH KOTAL (v. vol. VII, p. 565)
G. Fussman
Nome attribuito a un sito scavato dalla Délégation Archéologique Française en Afghanistan tra il 1952 e il 1963 sotto [...] , fondazioni imperfette) che contrasta con l'enormità delle dimensioni.
Tuttavia S. K. non dava affatto l'impressione di un tempiogreco. Assomigliava a una fortezza o a un palazzo fortificato: questo edificio costruito in cima a una collina grazie a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella storia dell’architettura, il classico è un riferimento, un’àncora, una fonte. [...] estetica basata sull’impiego dell’acciaio e del cemento armato: nella fabbrica della AEG (1908), Behrens evoca l’immagine di un tempiogreco, nel quale l’antico rapporto fra pieni e vuoti viene riletto tramite l’uso dell’acciaio e del vetro in luogo ...
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GIULIARI, Bartolomeo
Giuseppe Conforti
Nacque a Verona il 15 ag. 1761 da Federico, di nobile e antica famiglia veronese, e dalla nobildonna veronese Maria Caterina Pellegrini.
Compì i suoi studi a Milano [...] . Così, dal quarto decennio il G. avrebbe applicato in diverse chiese del contado implausibili pronai "pagani", da tempiogreco, espressione, nel suo itinerario progettuale, di un irrigidimento neoclassico e di un'indefessa quanto astorica fede nel ...
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STRUTTURA, Ricerca di
G. V. Kaschnitz - Weinberg
Red.
Il concetto di "struttura", quale è stato adoperato nella moderna teoria dell'arte, è stato sinora chiarito solo nelle sue linee generali. Nei [...] agisce come mero peso. Sia nella figura staticamente condizionata, sia nella s. artistico-fittizia, si esprime dunque nel tempiogreco la simbolica contrapposizione di uomo e cosmo (gravità, massa). La libertà della personalità, che si conserva e si ...
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IKTINOS
G. Becatti
(᾿Ικτιᾒνος, Ictinus). − Architetto greco, attivo intorno al terzo venticinquennio del V sec. a. C. Le fonti antiche ci dicono che partecipò ai lavori del Partenone, del Telesterion [...] del fregio, delle colonne, delle semicolonne con una concezione più preziosistica e ricca dello spazio interno. Il tempiogreco che era stato soprattutto mirabile armonia esterna, diventando la sede di grandiosi e meravigliosi simulacri, giunge nella ...
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CORNICE
G. Matthiae
W. Ehlich
Architettura. - È la parte terminale di ogni costruzione; costituita da una serie di modanature progressivamente aggettanti assolve il compito di difendere le strutture [...] trovano anche nelle tombe rupestri della Persia, che possono dare un'idea di quanto si praticasse nei fabbricati. Nel tempiogreco la c. è la parte della trabeazione sovrapposta al fregio e si compone essenzialmente del gèison, modanatura in aggetto ...
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Vedi IMERA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
IMERA (v. vol. IV, p. 119 e s 1970, p. 372)
N. Bonacasa
La città occupò sia una vasta area nella pianura di Buonfornello, nei pressi della foce del fiume (città [...] e la Sicilia antica in onore di P. E. Arias, Pisa 1982, p. 291 ss.; id., Il tempio D di Himera, in II tempiogreco in Sicilia (CronAStorArt, XVI), Catania 1985, p. 125 ss.; AA.VV., Himera. Zona Archeologica e Antiquarium, Palermo 1986; AA.VV., Himera ...
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Vedi ANCONA dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ANCONA (v. vol. I, p. 354 e s 1970, p. 57)
M. Landolfi
Età preistorica. - I ritrovamenti di Piazza E. Malatesta hanno accertato che l'abitato protovillanoviano [...] sui lati lunghi e con una sola cella divisa in tre navate da due file di colonne) si tratterebbe invece di un tempiogreco, orientato verso SE, esastilo con dieci colonne sui lati lunghi e con una cella preceduta da un pronao, ma senza opistodomo ...
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feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
piramide
piràmide s. f. [dal lat. pyrămis -ĭdis, e questo dal gr. πυραμίς -ίδος, nome d’origine incerta, connesso in età ellenistica col greco πῦρ «fuoco», e considerato come allusivo alla forma delle piramidi, assomigliata a quella della...