AMMONE (Amôn, ᾿Αμοῦν, ῎Αμμων, ᾿Αμοῦς, copto Amûn)
S. Donadoni
È il dio di Tebe d'Egitto. Ignoto, come la sua città, al Regno Antico, comincia ad assumere una certa importanza con la XI dinastia tebana [...] templi tebani. Ma il dio fu venerato anche fuori di Tebe e, in particolare, il suo tempio a Siwah continuò ad essere in auge fino all'epoca greca. Le rappresentazioni più antiche del dio lo mostrano itifallico, di carnagione azzurra, col capo coperto ...
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TURIA
G. Uggeri
Forma etrusca del nome della madre di Pelia e Neleo, Τυρώ, su uno specchio. Il suffisso -ia, solo qui attestato in corrispondenza del greco -ω, sarà normalizzazione etrusca sul tipo [...] femminile. T. fa con la destra cenno di silenzio a Pelia, lasciando capire che si tratta d'una congiura: davanti al tempio di Hera, Pelia ucciderà la nemica della madre, Siderò. La stessa scena appare su altri specchi senza iscrizioni (Etr. Sp., tav ...
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COMPOSITIO (sinonimi: iunctura, Coniunctio, concordia, consensus, constructio; in greco σύνϑεσις, σύνταξις)
S. Ferri
È vocabolo di grande uso nelle trattazioni di retorica e di musica (Cic., Ad Her., [...] constat ex symmetria... Namque non potest aedis ulla sine symmetria atque proportione rationem habere compositionis": cioè nessun tempio potrebbe presentare una ben calcolata e logica composizione se non fosse stato costruito in base alle leggi della ...
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SIMMIAS (Σιμμίας)
P. Moreno
Figlio di Eupalamos, scultore greco di età arcaica.
Un passo del periegeta Polemon, citato da Zenobio (v, 13; Pol., framm. 73) ricordava una statua di Dioniso Mòrychos, eseguita [...] da 5., per una città della Sicilia. L'opera era d'una pietra porosa locale, detta ϕελλάτας, e stava fuori del tempio anziché nella cella; questi elementi fanno pensare che si trattasse d'una scultura di alta antichità. L'insolita collocazione del ...
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DEMETRIOS (Δημήτριος)
L. Guerrini
2°. - Architetto greco, attivo ad Efeso nella seconda metà del V sec. a. C. dove, in collaborazione con Paionios, portò a compimento il grande tempio di Artemide, iniziato [...] E), differente solo per una maggior elevazione dello stilobate. Il periodo di 120 anni impiegato, secondo Plinio, per la costruzione del tempio nuovo, fu poi attribuito anche all'erezione di quello arcaico che perciò si data al 560-440. Errata è la ...
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Vedi HERMODOROS dell'anno: 1961 - 1995
HERMODOROS (῾Ερμόδωρος)
M. B. Marzani
Architetto greco, di Salamina, attivo in Roma.
Da Cornelio Nepote (fr. 13 Halm, da Prisciano) sappiamo che egli aveva costruito [...] Circo Flaminio per incarico di Bruto Calleco, console nel 138 a. C.; Vitruvio (iii, 2, 5), dice che era opera sua il tempio di Giove Statore fatto costruire da Cecilio Metello Macedonico nel 146, dopo il suo trionfo. Da Vitruvio non si comprende se H ...
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IKARIA
L. Rocchetti
(᾿Ικαριᾒα). − Demo attico della tribù Egeide, sulle pendici nord-orientali del Pentelico, celebre per un santuario di Dioniso.
Gli scavi americani realizzati sullo scorcio del secolo [...] del teatro sono anche resti di un tempio di Dioniso.
Notevole un monumento coregico a H. Bulle, Untersuchungen auf griech. Theatern, Monaco 1928, p. 4, tav. 1; P. E. Arias, Il teatro greco fuori di Atene, Firenze 1932, p. 19 ss.; C. Anti, Teatri ...
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ALFEO (ὁ ᾿Αλϕειός, Alphéus)
G. Bermond Montanari
Il più importante fiume del Peloponneso, nasce ai confini con la Laconia, attraversa l'Arcadia e l'Ehde; lambisce poi a S il celebre santuario di Zeus, [...] narra che si sacrificava all'A. subito dopo aver sacrificato alle divinità principali dell'Olimpo greco. A. è raffigurato col Cladeo (v.) sul frontone orientale del tempio di Zeus ad Olimpia (Paus., v, io, 6). La sua immagine è stata identificata ...
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ENTASIS (ἔντασις)
S. Ferri
È un ingrossamento apparente del fusto della colonna, specialmente sensibile nella colonna dorica arcaica. È apparente perché nella colonna greca il diametro inferiore è sempre [...] sigaro).
Dal punto di vista ottico - sempre secondo i testi greci di ottica - l'èntasis ha lo scopo di correggere una anche una ragione statica in quanto (dopo il passaggio del tempio dalla costruzione lignea a quella in pietra) la colonna di ...
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AELIUS HARPOKRATION, Publios detto Proclus (Πό Αἴλιος ῾Αρποκρατίων)
L. Guerrini
Mosaicista di età romana, probabilmente di origine alessandrina, cioè un greco-egizio divenuto cittadino romano. Il suo [...] alessandrina stanziata nella città, di una statua, per aver egli ornato il tempio della Fortuna; la seconda ricorda la sua attività come mosaicista in tutte le città greche. Però egli dovette certamente svolgere la maggior parte della sua attività in ...
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feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
piramide
piràmide s. f. [dal lat. pyrămis -ĭdis, e questo dal gr. πυραμίς -ίδος, nome d’origine incerta, connesso in età ellenistica col greco πῦρ «fuoco», e considerato come allusivo alla forma delle piramidi, assomigliata a quella della...