MALASOMMA, Nunzio
Jacopo Mosca
Nacque a Caserta, il 4 febbr. 1894 da Oreste e da Luisa Mastracola. Conseguita la laurea in ingegneria, si dedicò tuttavia al cinema e alla scrittura, sue vere passioni, [...] ottenendo in Germania uno straordinario successo di critica e di pubblico.
Nel 1931, con l'avvento del sonoro, il M. tornò in in Italia, di girare film che non fossero di pura cassetta.
Fonti e Bibl.: Necr., in Il Messaggero e Il Tempo, 13 genn. ...
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Jakubowska, Wanda
Alessandro Loppi
Riccardo Martelli
Regista cinematografica polacca, di origine ebraica, nata a Varsavia il 10 novembre 1907 e morta ivi il 25 febbraio 1998. Prima donna regista del [...] alla sprovincializzazione di un cinema nazionale che, con l'avvento del sonoro, era entrato in una grave crisi produttiva e di idee: criticato), che riecheggia quelli del cinema russo del tempo; i condizionamenti politici dell'epoca sono palesi anche ...
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Jannings, Emil
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Theodor Friedrich Emil Janenz, attore cinematografico svizzero, naturalizzato tedesco, nato a Rorschach (Cantone di San Gallo) il 23 luglio 1884 e [...] tedesco e la Coppa Volpi al Festival di Venezia per l'interpretazione di Der Herrscher (Ingratitudine) di Veit Harlan. Con il tempo la sua fama è stata, in parte, ridimensionata e la figura di J. attende di essere studiata o inquadrata in una più ...
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Christensen, Benjamin
Stefano Boni
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico danese, nato a Viborg il 28 settembre 1879 e morto a Copenaghen il 2 aprile 1959. Fu uno dei maggiori cineasti del [...] , si dedicò interamente all'attività cinematografica. Fu per breve tempo soggettista per August Blom, uno dei maggiori registi dell'epoca con la produzione e preoccupato dall'avvento del sonoro, decise di rientrare in patria. Ingaggiato dalla Nordisk ...
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Jutkevič, Sergej Iosifovič
Daniele Dottorini
Regista cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 28 dicembre 1904 e morto a Mosca il 23 aprile 1985. Attivo sin dall'epoca del muto, attraversò in [...] all'attività di regista, quella di insegnante di cinema in vari istituti, a Mosca e a Leningrado.
Con l'avvento del sonoro, 'autonoma dimensione temporale. L'uso particolare del tempo e la centralità del personaggio nella costruzione dell ...
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Lasky, Jesse Louis
Isabella Casabianca
Produttore cinematografico statunitense, nato a San José (California) il 13 settembre 1880 e morto a Los Angeles il 13 gennaio 1958. Fu uno dei principali artefici [...] settore. Dopo l'avvento del sonoro l'azienda, sempre più in difficoltà, assunse il nome di Paramount (dal 1927 della sua carriera. Nel 1958 si ritrovò infatti con i compagni di un tempo, Goldwyn e DeMille, per un film della Paramount che avrebbe ...
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Becce, Giuseppe
Lorenzo Dorelli
Compositore e direttore d'orchestra, naturalizzato tedesco, nato a Lonigo (Vicenza) il 3 febbraio 1877 e morto a Berlino Ovest il 5 ottobre 1973. Pioniere della musica [...] di questo genere di scrittura.
Dopo l'avvento del sonoro, B. continuò a comporre musica per film di e Hundert Tage, 1935). All'inizio degli anni Quaranta tornò per qualche tempo in Italia, dove lavorò con Alessandro Blasetti (La cena delle beffe, ...
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Balcon, Michael
Riccardo Martelli
Produttore cinematografico inglese, nato a Birmingham il 19 maggio 1896 e morto a Hartfield il 16 ottobre 1977. Dai primi anni Venti ai primi anni Sessanta fu una delle [...] (1926; Il pensionante), e poi da Cutts. L'avvento del sonoro, di cui fu uno dei pochi in Inghilterra a cogliere le potenzialità per un certo tempo dal governo perché giudicati demoralizzanti, come Convoy (1941; Segnali nella nebbia) di Tennyson, San ...
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Antheil, George (propr. Georg Johann Carl)
Lorenzo Dorelli
Compositore statunitense, nato a Trenton (New Jersey) l'8 luglio 1900 da padre polacco e morto a New York il 12 febbraio 1959. Con il Ballet [...] mediante una struttura musicale basata sul concetto di 'tempo-spazio' (successione di battute in tempo 2/8, 3/8, …, 8/8 di assicurarsi un reddito lo spinse di nuovo verso la musica per il cinema, che nel frattempo si era trasformato per l'avvento ...
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Menschen am Sonntag
Hubert Niogret
(Germania 1929, 1930, bianco e nero, 74m a 24 fps); regia: Robert Siodmak, Edgar G. Ulmer, Rochus Gliese; produzione: Moritz Seeler per Filmstudio 1929; soggetto: [...] di Weimar e l'avvento del nazionalsocialismo. In questa situazione socio-economica, il film rappresenta una sorta di , Ernst Verebes (bagnanti).
Bibliografia
B. Wilder, Wir vom Filmstudio, in "Tempo", n. 169, 23 Juli 1929 (trad. fr. in "Positif", n ...
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avvento
avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuta, arrivo: sperare nell’a. di un periodo di pace; io annunzio l’a. d’un’arte novella (D’Annunzio); assunzione ad altissime cariche: a. al trono, al pontificato;...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...