Film d'archivio
Stefano Francia Di Celle
Per f. d'a. s'intende l'utilizzazione di immagini cinematografiche tratte da archivi, collezioni e repertori, al fine di una costruzione filmica autonoma, attraverso [...] frammenti corrisponde di conseguenza un tempo interiore di visione del avvento della repubblica in Italia. Un lavoro creativo particolare, di rilettura e di reinvenzione delle immagini di repertorio, è quello che Enrico Ghezzi e il suo gruppo di ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] ) e Paisà (1946) di Roberto Rossellini. La lezione del realismo poetico francese e del Neorealismo italiano era del resto destinata a essere proseguita e al tempo stesso superata ‒ sul finire degli anni Cinquanta ‒ dall'avvento delle 'nuove onde' del ...
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Fotogramma
Bruno Di Marino
Il f. cinematografico (frame), preso autonomamente rispetto alla concatenazione di immagini che compongono la pellicola del film, non si discosta da una semplice fotografia [...] del sonoro, tale velocità di scansione era variabile (nella maggior parte dei casi 16 o 18 f./s); con l'avvento del sonoro è aumentata delle apparecchiature e i tempidi lavorazione ‒ in certi casi ha stimolato delle scelte di tipo estetico. Alcuni ...
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Piano-sequenza
Elena Dagrada
La parola
L’espressione plan-séquence nacque in Francia intorno al 1949, quando André Bazin*, scrivendo la prima edizione del suo volumetto dedicato a Orson Welles, pubblicato [...] grande regista avvertì la necessità di coniare un termine nuovo. La riprese qualche tempo dopo in alcuni importanti saggi alla profondità di campo, per mostrare da lontano l’arrivo dell’assassino.
Fu però indubbiamente con l’avvento della modernità e ...
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Centro sperimentale di cinematografia
Caterina D'Amico
Scuola di formazione superiore in campo cinematografico, fondata a Roma nel 1932. Comprende anche la Cineteca nazionale e la maggiore biblioteca [...] avvento della Prima guerra mondiale ne mostrò invece tutta l'efficacia di strumento di propaganda: nell'immediato dopoguerra sorsero così organismi di L'utopia di Rossellini fallì in breve tempo, a causa della mancanza di interesse (e di contributi) ...
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Cineclub
Callisto Cosulich
Termine con il quale vengono indicate le associazioni aventi per scopo lo studio, la diffusione e la difesa dell'arte del cinema attraverso molteplici iniziative: proiezioni [...] virtù dell'immediato successo di pubblico, la Filmliga di Amsterdam aprì in breve tempo succursali all'Aia, avvento del cinema sonoro modificò in modo profondo l'attività dei cineclub. Se durante gli anni Venti il loro primo proposito fu quello di ...
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Manifesto
Franco Montini
Parte introduttiva
di Mario Verdone, Franco Montini
Nato dalla necessità di diffondere notizie di pubblico interesse, da parte sia di istituzioni ufficiali sia di privati, il [...] la descrizione delle scene madri. La lettura di questo tipo di m. aveva bisogno ditempi lunghi e dilatati, resi possibili dal fatto che in città ci si spostava lentamente, preferibilmente a piedi. Con l'avvento della televisione e più in genere con ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] con l'avvento del sonoro, benché nel periodo di transizione alcune tecniche sperimentali di sonorizzazione siano Singspiel (il ritardo con cui l'interprete di Papageno, assopitosi, riconosce appena in tempo l'aria con la quale dovrebbe entrare in ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] reso illeggibile con il tempo il volto degli uomini che hanno finito per trascurare l'altra forma di comunicazione, la lingua dove aveva trascorso alcuni anni, nel 1932, alla vigilia dell'avventodi Hitler, B. si trasferì a Mosca per insegnare al VGIK ...
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Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] anche produttive.
Alla Paramount L. entrò nel 1928 e l'avvento del sonoro gli permise di rivisitare ironicamente, e al tempo stesso nostalgicamente, l'operetta viennese in una serie di film (iniziata con The love parade, 1929, Il principe consorte ...
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avvento
avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuta, arrivo: sperare nell’a. di un periodo di pace; io annunzio l’a. d’un’arte novella (D’Annunzio); assunzione ad altissime cariche: a. al trono, al pontificato;...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...