La rappresentazione del territorio
Claudio Cerreti
Per capire come si sono costituite le immagini condivise – e quindi le rappresentazioni, discorsive e grafiche – relative al territorio oggi italiano, [...] 1:200.000, realizzata da Giovanni Inghirami e universalmente considerata con grande attenzione: al di là della risaliva al 1826 – come conseguenza paradossale dell’avere anticipato i tempi rispetto agli altri Stati italiani. Questa carta, come anche ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I viaggi di scoperta e le osservazioni
Florence C. Hsia
I viaggi di scoperta e le osservazioni
L'incisione che orna il frontespizio dell'Instauratio [...] ci si proponeva di rinsaldare la morale istituzionale. Non molto tempo prima, Ignazio aveva chiesto ai missionari gesuiti di descrivere -Raia e Petiveria). La nomenclatura astratta e universale imposta da Plumier alle specie vegetali americane non ...
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Le città
Francesco Bartolini
Alla vigilia dell’unificazione il rapporto tra città e nazione si fonda su un evidente paradosso. Da una parte le città, con le loro antiche e gloriose storie, costituiscono [...] pp. 21-24).
Comunque, al di là della diversità nei tempi di esecuzione, l’abbattimento delle mura ha conseguenze decisive sullo sviluppo più dal particolare contesto storico che da un universale e indiscutibile principio di fede.
Non sorprende, ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le scienze della Terra
Nicoletta Morello
Le scienze della Terra
Nei secc. XV e XVI la scienza ha assunto una configurazione notevolmente diversa [...] morfologia animale.
I soli argomenti trattati marginalmente erano la modalità e il tempo del seppellimento dei resti organici. Senza fare ricorso al Diluvio universale, Colonna ricollocava i fossili nel regno originario di appartenenza, cioè il mondo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La macrofisica
Theodore Feldman
La macrofisica
La meteorologia
Intorno al 1900, nella meteorologia si distinguevano tre diversi filoni. Nel primo [...] Mare di Norvegia divenne quello meglio studiato al mondo e, al tempo stesso, si dimostrò che il mare in movimento era una realtà due guerre mondiali, perché il suo metodo fosse universalmente accettato; peraltro le questioni affrontate da Wegener, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
I segni del tempo: teorie e storie della Terra
Luca Ciancio
La fase storica che va dalla ricezione della scienza newtoniana al diffondersi del pensiero illuminista nel corso del Settecento e poi, nel [...] il proprio fermo rifiuto pubblicando La verità del diluvio universale (1747) in cui ribadì il canone cronologico tra il 1819 e il 1823, alcuni dei geologi più autorevoli del tempo tra cui Alexander von Humboldt, Leopold von Buch e Breislak.
Nei primi ...
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Geografia umana
Paul Claval
Introduzione
La geografia umana è oggi una disciplina multiforme e ambiziosa. Si potrebbe cercare di definirla con una formula lapidaria dicendo che studia l'uomo sulla Terra, [...] La volontà di tradurre in realtà l'esperienza religiosa è universale, anche se non assume sempre la stessa forma: nell'ambiente fare a meno di una coscienza ecologica. È passato il tempo in cui gli equilibri erano attuati localmente, nell'ambito di ...
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Palestina
Biladi ("il mio paese")
Uno Stato che non esiste
di Lucio Caracciolo
9 gennaio
Mahmud Abbas, comunemente noto come Abu Mazen, divenuto leader dell'OLP alla morte di Yasser Arafat e candidato [...] dalle componenti più aperte e pacifiste nei due campi. Ma i tempi sono cambiati. Tornare indietro a quell'approccio non è facile. La costituito da 88 membri eletti a suffragio universale dalla popolazione palestinese dei territori autonomi e occupati ...
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Natura
Paolo Casini
Il termine latino natura, passato nelle principali lingue moderne, conserva nella propria etimologia, da nasci, "nascere", l'antica idea di generazione, crescita (affine al greco [...] l'idea eterna e immutabile alla quale si ispira generando il tempo, lo spazio, gli elementi, i corpi celesti, i viventi, all'anima mundi platonica: la visione panteista della 'simpatia' universale che lega le parti del Tutto, in cui sono dominanti ...
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Centro e periferia
Derek W. Urwin
Introduzione
A partire dai primi anni sessanta i due concetti correlativi di 'centro' e 'periferia' sono stati ampiamente utilizzati nell'analisi politica. Tuttavia, [...] sia dinamico, si deve tener conto dei cambiamenti nel corso del tempo, il che porta a chiedersi fino a che punto si debba incorporano tutte le aree in un sistema più o meno universale di standardizzazione e in uno Stato unitario. La policefalità ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...