Il valore iterativo (o frequentativo) esprime, in genere rispetto a un verbo (ma anche a nomi o aggettivi deverbali; ➔ deverbali, nomi), un’azione o un processo che si attua in modo ripetuto. Il valore [...] della classe dei prefissi modali, ha le seguenti proprietà: non è portatore di accento proprio; tende a non integrarsi prosodicamente con la parola base; tende a non unirsi a basi flesse; può unirsi a basi derivate; non può essere fattorizzato; ha ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] e i concreti fenomeni che diciamo semiotici non come un flusso continuo, senza lacune e salti. Proprio una s. generale tende a configurare le lingue come codici onnipotenti e, nello stesso tempo, come qualcosa che si colloca sulla medesima linea ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] prima del Nome. Quest'ultimo è il caso del latino classico. Per dirla più tecnicamente, nelle lingue le teste di tutti i sintagmi tendono a stare dalla stessa parte (a sinistra o a destra), quale che sia la natura del sintagma. Un u. di questo tipo ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] si divertono, si stupiscono, ricostruiscono.
Insisto sulle radici perché mi paiono fondamentali oggi più che mai, in un mondo che tende a farci perdere nell'indifferenza di una cultura anonima, senza memoria: e senza memoria il senso della pienezza e ...
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In alcune ➔ varietà di italiano si osserva la presenza di ➔ consonanti scempie laddove l’italiano standard presenta consonanti doppie. Questo fenomeno è in genere riconducibile a caratteristiche dialettali [...] , essendo spesso percepita come un tratto diastraticamente basso (➔ variazione diastratica) e fortemente marcato come dialettale, essa tenda a essere esclusa almeno nelle varietà di italiano più vicine allo standard.
Un ulteriore fenomeno di mancata ...
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Quindicesima lettera dell’alfabeto, in italiano la ‹q› è presente – a parte sigle (q «quintale»; AQ, targa automobilistica dell’Aquila), voci e toponimi stranieri (burqa, Iraq) – solo seguita da ‹u› (che [...] fatto che la /u/ riflessa dalla ‹u› era qui, almeno originariamente, vocale a tutti gli effetti.
Nell’uso dei semicolti si tende, piuttosto che a non usare la ‹q›, a estenderla ai casi non dovuti: così, accanto al tipico squola degli scolari somari ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] es., una variante che conquisti le tre città si guadagna «per ciò stesso la qualifica di siciliano comune» (ibid.) e tende, quindi, a imporsi anche altrove.
Degno di nota, poi, il fatto che nelle zone interne l’insediamento sparso sia piuttosto raro ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] e sim.), il parlato è solitamente prodotto per un interlocutore specifico. Per lo stesso motivo, il discorso parlato tende a una maggiore conflittualità ed emotività rispetto a quello scritto, nel quale il distacco psicologico tra gli interlocutori ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] frequenti l’alternanza di moduli ritmici diversi e la variazione di durata degli accenti in uno stesso modulo; il tempo tende generalmente ad accelerare nel corso dell’esecuzione. La forma varia a seconda dei generi ma è generalmente riconducibile a ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] non siano di Venezia; quanto perché, massime nel campo della lirica, il paesaggio e i tipi locali della vasta e varia regione tendono a determinarsi. I "capitei de campagna" di Vicenza, la grande libera aria di Verona, i grigi di Padova e Rovigo, le ...
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tenda
tènda s. f. [lat. mediev. tenda, der. di tendĕre «tendere»]. – 1. Telo di tessuto o di altri materiali, di dimensioni e forme varie, che si stende sopra o davanti a qualche cosa per ripararla dal sole, dalla pioggia e dalle intemperie,...
tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente sopra una sola o due delle tre...