GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] 158). Milanesi (VI, p. 267 n. 1, con errore nella trascrizione dell'età dichiarata dai due fratelli) e Fabriczy (1902) tendono a seguire la dichiarazione di Giuliano e del G. accettando, per le rispettive nascite, le date 1445 e 1455. Marchini (1942 ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] soluzione delle gallerie a giorno (per es. Alcobaça, Poblet, Fontfroide), nelle regioni centrali dell'Europa si tende, anche per ragioni climatiche, a chiuderlo con vetrate spesso dipinte (Heiligenkreuz, Wettingen, Wienhausen; Hayward, 1973). Il ...
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Città globali
Vittorio Gregotti
Benché molti affermino che nel nuovo secolo il fatto urbano stia radicalmente cambiando la propria natura, non si può scrivere della città del 21° sec. senza fare riferimento [...] , ha però forse il primato dei trasferimenti in città, con circa 300.000 persone ogni anno. La popolazione più abbiente tende a svuotare il centro e a trasferirsi nelle comunità sorvegliate esterne, ponendo il problema del restauro del centro storico ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] Verbo anche il principio di luce. La vespertina è la conoscenza della creatura nella sua natura propria e di per sé tende alle tenebre, se non è portata alla l. dal Verbo stesso. Tutta questa conoscenza dell'angelo, mattutina e vespertina, può dirsi ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] a tre piani, dei quali l'inferiore si deve considerare una cripta.Il panorama diventa dunque più omogeneo nel periodo ottoniano, che tende a indicare con intensità sempre maggiore la c. ad aula absidata con navate a colonne e volte a crociera come ...
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PITTURA
R. Bianchi Bandinelli
L'impulso a delineare forme visibili col disegno è spontaneo all'uomo in qualunque stadio del suo sviluppo storico (nel quale è, ovviamente, compreso anche il periodo che [...] dire) un ritorno (o una conservazione) della concezione arcaica precedente alla prospettiva e al chiaroscuro, perché qui si tende deliberatamente all'astrazione della forma e ad un puro cromatismo, mentre nell'età arcaica greca, pur nella costruzione ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] sé, protagonista e destinatario del piano regale della Palatina, nella scelta degli attributi verbali che lo riguardano, Ruggero tende ora a rafforzare tale immagine, ora ad arricchirla di nuovi connotati.
Si autodefinisce "re scettropossente" nell ...
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LENINGRADO
B. Latynin
A. P. Mantsevic
G. Belov
A. Vo¿cinina
M. Bystrikova
A. Bank
L. Belova
B. Ja. Stavisskij
N. D. Diakanova
N. Djakonova
Museo statale dell'ermitage.-
1. Formazione del museo. [...] . Repliche di originali di Lisippo sono le statuette: Eracle in lotta col leone, Eracle in riposo, Eracle banchettante, Eros che tende l'arco, una testa di Socrate. All'originale di Polyeuktos risale una testa di Demostene. Originale greco è la Donna ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] a sette e nove nelle b. africane) mediante colonne o pilastri. La nave centrale, nelle chiese paleocristiane di impianto romano, tende a essere larga il doppio rispetto a quelle laterali; altrove, ma anche a Roma stessa, queste proporzioni, con il ...
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Abitazione
Antonio Tosi
Introduzione
La molteplicità di termini che molte lingue conoscono per indicare l'abitazione rivela la complessità della nozione. Al di là delle sue elementari funzioni di riparo, [...] pericolosità' delle concentrazioni operaie, la questione abitativa tende quasi a identificarsi con la questione sociale, il la crisi dei modelli di welfare nei paesi occidentali - tendono a modificare i rapporti tra le due principali componenti dell' ...
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tenda
tènda s. f. [lat. mediev. tenda, der. di tendĕre «tendere»]. – 1. Telo di tessuto o di altri materiali, di dimensioni e forme varie, che si stende sopra o davanti a qualche cosa per ripararla dal sole, dalla pioggia e dalle intemperie,...
tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente sopra una sola o due delle tre...