Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] si dice che g(x) è un i. di ordine superiore rispetto a f(x) se
f(x)
limx→x0 −−−− = 0
g(x)
[in forma intuitiva: g(x) tende a ∞ «più rapidamente» di f(x)], si dice invece che g(x) è un i. di ordine inferiore se, al contrario,
limx→x0 f(x)/g(x) = ∞
[in ...
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Matematico statunitense (New York 1923 - ivi 1986). Laureatosi alla Cooper Union di New York nel 1943, conseguì il PhD nel 1948 alla New York University, presso la quale fu prof. di matematica dal 1957. [...] viene a trovarsi un gas rarefatto di particelle, con sezione d'urto a2, ossia di raggio circa a, quando il numero di particelle a unità di volume n tende a infinito e a tende a zero, in modo tale che il cammino libero medio λ=1/(na2) resti costante. ...
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In matematica, si dice di quantità variabile che, in opportune condizioni, ha per limite lo zero.
La definizione del concetto di i. è dovuta ad A.-L. Cauchy (1821). Con riferimento alle funzioni reali [...] ; b) il limite esiste ed è zero: allora si dice che u è un i. di ordine superiore rispetto a v (con frase espressiva: u tende a zero più rapidamente di v); c) il limite esiste ed è l’infinito: allora si dice che u è un i. di ordine inferiore rispetto ...
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infinito
infinito [agg. e s.m. Der. del lat. infinitus, comp. di in- neg. e del part. pass. finitus di finire "limitare", da finis "confine"] [LSF] Oltre che nei signif. matematici (per i quali v. oltre), [...] all'i. più rapidamente di u); (c) L esiste ed è nullo, e allora u è un i. di ordine inferiore rispetto a v (tende all'i. meno rapidamente di v); (d) negli altri casi, si parla di i. non paragonabili. Preso poi u come i. campione, v è i. di ordine ...
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Statistico, antropologo, eugenista e filosofo della scienza (Londra 1857 - ivi 1936); prof. di meccanica (1881) e di geometria (1891), succedette a F. Galton nella cattedra di eugenica presso l'University [...] della biometria e dell'eredità; divide con Galton il merito di aver dato le basi alla teoria della correlazione, che tende a misurare l'intensità dell'eventuale legame tra le singole modalità di due distribuzioni di dati; e portano appunto il suo ...
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La t. del c. può essere definita come il ramo della statistica che si occupa specificamente delle rilevazioni campionarie nel loro aspetto metodologico. È difficile, se non impossibile, tracciare in modo [...] da tale analisi è che, in entrambi gli schemi di estrazione e quale che sia la popolazione, la media aritmetica del c. tende a distribuirsi secondo la legge normale. Lo stesso vale per p, per tutti i momenti e per vari altri parametri campionari. L ...
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attrattore
attrattóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. di attrarre (→ attrattivo)] [ANM] [MCS] Per un'equazione differenziale o per le iterazioni di una trasformazione, è un insieme chiuso invariante A [...] iniziali (si dice, quindi, che il sistema è "attratto" da questo insieme dei punti); per es., per i sistemi dissipativi, che tendono a raggiungere uno stato di equilibrio ben determinato, l'a. è in generale costituito da un solo punto, per i sistemi ...
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Nepero
Nepèro [STF] Forma italianizz. del cognome del matematico scozzese John Napier. ◆ [STF] [ALG] Bacchette di N.: dispositivo, una sorta di abaco ad asticciole, precursore del regolo calcolatore, [...] exp1, base dei logaritmi naturali, introdotti da N. con i due trattati Mirifici logarithmorum canonis descriptio (1614) e Mirifici logarithmorum canonis constructio (postumo, 1619): è il limite cui tende la successione [1+(1/n)]n quando l'intero n ...
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Curva piana (anche detta spirale c.), non algebrica, simmetrica rispetto a un punto O (v. fig.) e dotata di due punti asintotici A e A′ (ai quali cioè la curva si avvicina indefinitamente, con andamento [...] O (r∙s=cost.). Le coordinate di un suo punto possono scriversi, in funzione di un parametro t:
per t che tende a ± ∞ si ottengono, in particolare, le coordinate dei due punti asintotici. La c., introdotta e studiata da G. Bernoulli, interviene, con ...
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Antropologia
Insieme di rassomiglianze e parallelismi esistenti fra elementi culturali elaborati da popolazioni differenti e lontane. Secondo la teoria della c. sostenuta nella seconda metà del 19° sec. [...] dato invece dalla c. in probabilità, che appare così la definizione di c. più naturale per le variabili casuali. Si dice che Xn converge (o tende) in probabilità a X se, per ogni ε>0,
lim n→∞ Pr{|Xn−X|〈ε}=1. Dalla c. in probabilità segue la c. in ...
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tenda
tènda s. f. [lat. mediev. tenda, der. di tendĕre «tendere»]. – 1. Telo di tessuto o di altri materiali, di dimensioni e forme varie, che si stende sopra o davanti a qualche cosa per ripararla dal sole, dalla pioggia e dalle intemperie,...
tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente sopra una sola o due delle tre...