Strumento musicale ad arco, con 4 corde accordate per quinta (do1, sol1, re2, la2), appartenente alla famiglia del violino, della viola e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del tenore o del [...] baritono, con un’estensione dal do1 al mi5. Derivato nel 16° sec. dalla viola da gamba di registro basso, dalla quale differisce per il minor numero di corde, le maggiori dimensioni e il fondo convesso ...
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Soprano tedesco (Würzburg 1848 - Berlino 1929). Studiò con la madre, Maria Theresia Löw. Cantò a Berlino, a Bayreuth e nelle principali città. Ancora nel 1905 si esibiva a Salisburgo. Aveva sposato il [...] tenore P. Kalisch. Fu anche insegnante e lasciò scritti autobiografici critici e metodologici. ...
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Genere musicale afroamericano influenzato dal jazz e dalla musica gospel e basato sulle strutture armoniche del blues. Il canto, dal ritmo marcato, motorio e ballabile, di solito è accompagnato da sax [...] tenore, chitarra elettrica, organo Hammond. La locuzione fu coniata nel 1949 dal settimanale americano Billboard in sostituzione di race records, che indicava le produzioni di artisti di colore. In questa vaga categoria confluirono varie forme di ...
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Cantante russo (n. nel governatorato di Kazan´ 1857 - m. Kiev 1918). Studiò al conservatorio di Pietroburgo, e si perfezionò poi con E. De Roxas a Napoli, dove debuttò nel 1882. Fu celebre tenore e cantò [...] spesso insieme alla moglie Medea Figner Mei (Firenze 1859 - Parigi 1952), mezzosoprano, allieva del conservatorio di Firenze e di H. Panofka e C. Carozzi Zucchi, artista di fama internazionale ...
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Personaggio dell'opera Così fan tutte (1790) di W.A. Mozart (1756-1791), con libretto di Lorenzo Da Ponte; è un ufficiale fidanzato con Dorabella. Il suo ruolo può essere interpretato da un tenore. ...
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Sassofonista statunitense (Woodville, Mississippi, 1909 - New York 1959). Dedicatosi dapprima alla batteria e al sassofono contralto, fece parte di numerose orchestre (tra cui quella di C. Basie, 1936-40), [...] passando poi al sassofono tenore. Tenorsassofonista dalla sonorità e dallo stile originalissimi, anticipatore di una scuola moderna del sassofono, esercitò profonda influenza sugli sviluppi del jazz (be-bop, cool jazz), fornendo un modello a C. ...
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GUICCIARDI, Francesco
Nadia Carnevale
Nacque a Modena nella seconda metà del sec. XVII. Trascorse gli anni di formazione nella sua città natale ed entrò ben presto alle dipendenze della corte ducale [...] l'appoggio per un suo nuovo ingaggio presso alcuni impresari i quali, a suo dire, gli avevano preferito un altro tenore, non tenendo nella giusta considerazione un "servitore di Principi" (Arch. di Stato di Modena, Archivio per materie, Musici, b. 1 ...
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Cantante (Fermo 1828 - Grottazzolina 1901). Studiò con F. Cellini. Esordì quale baritono ad Ascoli nel 1851. Passò per i principali centri teatrali d'Europa (tranne la Scala di Milano), acclamato anche [...] come concertista. Il fratello Lodovico (Fermo 1820 - Grottazzolina 1885), tenore, cantò in tutta Italia e passò in seguito a Parigi, Londra, Barcellona, Vienna, in una carriera fortunatissima, legata al repertorio verdiano. ...
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ROMAN NEW ORLEANS JAZZ BAND
Antonio Lanza
Complesso italiano di jazz tradizionale, fondato a Roma nell'aprile 1949 da Giovanni Borghi (tromba), Luciano Fineschi (trombone), Marcello Riccio (clarinetto), [...] Ivan Vandor (sax soprano e tenore), Franco Nebbia (piano), Bruno Perris (banjo e chitarra), Pino Liberati (contrabbasso e basso tuba) e Peppino D'Intino (batteria). Il 18 giugno prese parte a una street parade per le vie di Roma e in settembre ...
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BOCCACCINI, Giovanni Francesco
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Nacque a Pistoia il 23 giugno 1786 da Giuseppe, amministratore della casa Puccini, e da Marianna Breschi. Dodicenne, entrò chierico al collegio della cattedrale e prese [...] Perduto l'impiego nel 1814, intensificò gli studi musicali e nel carnevale 1822-23 ottenne infine una scrittura come primo tenore al Teatro Ducale di Parma, preparandosi a questo debutto con il basso L. Rafanelli e il maestro concertatore del teatro ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
tenor
s. m., lat. mediev. [dal lat. class. tenor «altezza della voce» (v. tenore)]. – Termine che, nel linguaggio musicale, designa sia la voce di tenore sia la parte che in una polifonia esegue il cosiddetto «canto fermo», le note del quale...