GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] (vero anch'esso, naturalmente: e a fortiori). E di qui l'interna, forte tensionedi questa filosofia; che, per un verso (e sopra sua definitiva espressione. E quali, a determinare la rottura che in sostanza si consumò alla fine dell'ottobre 1924 ...
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LUPORINI, Cesare
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Nacque a Ferrara il 20 ag. 1909 da Luigi e Rosa Mongini. Rimasto in tenera età orfano del padre, un ufficiale di carriera morto durante la prima guerra mondiale, compì i suoi studi [...] incontro con un preciso quadro filosofico quanto un momento dirottura con la filosofia nazionale, dominata dall'attualismo gentiliano presente in Kant, di ricondurre la morale alla privatezza della propria interiorità. Vi è una tensione tra natura e ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] Del Noce il marxismo peraltro contiene una tensione interna irrisolta tra il momento (propriamente rivoluzionario Si tratta di una linea non segnata da una progressione continua, ma da una serie di passaggi critici e rotture che tuttavia disegnano ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] futurismo, di cui, d'altro canto, l'E. non aveva mai accolto appieno la teoria ritenendola "troppo grezza". La rottura con tensione autodistruttiva, nel tentativo di "rompere e superare la realtà dei sensi", fece per la prima volta uso di ...
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DELLA SETA, Ugo
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 18 luglio 1879, da genitori ebrei, Mosè e Palmira Piazza. Si laureò in giurisprudenza, nel 1901, a Napoli, dove fu allievo di Giovanni Bovio. Del maestro [...] dinamica tensione ai fini.
Se, per un lato, il pensiero mazziniano tende alla dimensione ultraterrena, è però scevro di mitiche in Senato del 27 marzo '49) fino alla rottura e all'uscita dal gruppo parlamentare repubblicano. Avvicinatosi allo ...
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rottura
s. f. [lat. tardo rŭptūra, der. di rŭmpĕre «rompere», part. pass. rŭptus]. – L’azione di rompere, il fatto di rompersi o di venire rotto; la cosa stessa e la parte rotta. 1. Nei sign. proprî del verbo: r. di un vetro, di un piatto,...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...