DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] principi in rapporto al quadro ideale di una società profondamente rinnovata. Alla tensione etico-politica del suo primo scritto, reazione forte fino all'estrema rottura.
La sera del 31 marzo 1795 la confessione di un operaio argentiere, Giuseppe ...
Leggi Tutto
COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] di Roma, riconosciuta nella predicazione di Ochino, come la fonte di tutti i mali, veniva condotta, negli evangelisti, fino ai limiti dirottura, che si cercava però di il registro più efficace per la sua tensione al sublime in un linguaggio che nasce ...
Leggi Tutto
LOMBARDO RADICE, Marco
Matteo Fiorani
Nacque a Roma il 15 aprile 1949 da Lucio e Adele Maria Jemolo.
UNA GRANDE FAMIGLIA
Secondogenito tra Daniele, nato due anni prima, e Giovanni, nato nel 1954, [...] ditensione e violenza che caratterizzò l’Italia fra anni Settanta e Ottanta, cercò di interpretare, in vari scritti, il sentimento di in una fascia di età tra i 6 e i 18 anni. Senza alcuna intenzione riformatrice o dirottura, anzi impaurito ...
Leggi Tutto
CALDARELLI, Nazareno (noto con lo pseud. Cardarelli Vincenzo)
Felice Del Beccaro
Nacque a Corneto Tarquinia (Viterbo) il 1ºmaggio 1887 da padre ignoto all'anagrafe (ma Antonio Romagnoli) e da Giovanna [...] . si trovava in una fase importante della sua attività: "La tensione stilistica delle sue prose, che avevano preceduto o che strettamente appartennero del C. nella nostra letteratura: al punto dirottura fra due epoche egli sarebbe appunto riuscito a ...
Leggi Tutto
DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] burchiellesca a prolungare la misura tradizionale per un effetto di accumulo ritmico e di amplificazione semantica è il procedimento tipico di una poesia che tende, fino al limite dirottura, i canoni ritmici e linguistici tradizionali. Appare utile ...
Leggi Tutto
LUCINI, Gian Pietro
Giuseppe Zaccaria
Nacque il 30 sett. 1867 a Milano, nella casa in cui aveva abitato C. Correnti, da Ferdinando Augusto e da Luigia Crespi, originaria di Busto Arsizio.
La casa del [...] -letteraria, animata da una volontà polemica dirottura e di opposizione. Collaborò con diversi quotidiani e di libertà che rappresentavano la tensione continua delle sue prese di posizione.
Alla "libertà" era collegato l'ideale estetico di ...
Leggi Tutto
GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] sue lettere ai familiari testimoniano attenzione, competenza e tensione morale precocissime. Sempre a Berlino, insieme con che questo insieme di divergenze abbia portato, negli anni della guerra, vicino a situazioni dirottura. Sappiamo, al ...
Leggi Tutto
ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] quel tempo - a uno dei Cerchi. Accrescevano la tensione degli animi, a causa delle molte amicizie e parentele giudizio sprezzante, parrebbe doversi concludere che la rottura tra l'A. e i suoi compagni di sventura fosse già avvenuta prima della fine ...
Leggi Tutto
D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] delle Laudi precedette di pochi mesi la rappresentazione de La figlia di Iorio, che sancì la rottura del sodalizio tra Gabriele La sua velleità di prim'attore ebbe uno degli ultimi sussulti in rapporto alle tensioni sociali che sfociarono nel ...
Leggi Tutto
CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] e democratici, le idee estremiste e rivoluzionarie che in certi periodi si compiacque di ostentare, lo portarono nei rapporti con le autorità governative a momenti ditensione e di scontro, da cui uscì quasi sempre indenne. Nel 1864, per avere preso ...
Leggi Tutto
rottura
s. f. [lat. tardo rŭptūra, der. di rŭmpĕre «rompere», part. pass. rŭptus]. – L’azione di rompere, il fatto di rompersi o di venire rotto; la cosa stessa e la parte rotta. 1. Nei sign. proprî del verbo: r. di un vetro, di un piatto,...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...