Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Etnici, conflitti
Daniele Conversi
Introduzione
I conflitti etnici costituiscono ormai la maggiore causa e il principale catalizzatore di guerre interne ed internazionali. La guerra fredda aveva apparentemente [...] oppone lo 'strumentalismo' al 'primordialismo' (v. Smith, 1998). La prima posizione, di gran lunga la più diffusa, vede le tensioni etnonazionali come il risultato della mobilitazione di élites o proto-élites che manipolano simboli etnici per i loro ...
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Gregorio XVI
Giacomo Martina
Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Belluno (allora nella Repubblica veneta) il 18 settembre 1765, da Giovan Battista notaio, e Giulia Cesa, anch'essa figlia di un notaio. [...] arresto dei vescovi precedentemente nominati, intromissione di altri vescovi, rottura delle relazioni diplomatiche. Il papa replicò di Roma e dell'indipendenza della Chiesa. Se è eccessivo parlare di scisma di Goa, si deve ammettere una forte tensione ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] libri apocrifi/deuterocanonici, inaspriscono la tensione tra laici e clericali. Il di note e commenti favorì la possibilità di una presa di coscienza e la formazione di un’opinione personale, autonoma, che poteva preludere al confronto e alla rottura ...
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«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente [...] rottura del calice usato per celebrare133. Atanasio giustifica il comportamento di Macario perché ritiene invalida l’ordinazione di in passato, le divergenze di natura dottrinale non avessero dato luogo a momenti ditensione talora aspri tra teologi, ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] [...] questa coincidenza tra sacro e profano produce, di fatto, una rotturadi livello ontologico. Qualsiasi ierofania la implica perché ogni e società meccanica, quella di Becker si distingue perché priva di ogni tensione evoluzionistica, i due tipi ...
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Cristiani in movimento
Patrizio Foresta
Cristiani in movimento: significante e significati
I movimenti sono una componente rintracciabile in tutta la storia del cristianesimo e delle Chiese cristiane; [...] e movimentare la Chiesa.
Continuità e rotture: i movimenti cattolici in Italia
Esistono Chiese locali. I movimenti sembrano aver introdotto nel popolo di Dio una «tensione costituzionale» di tipo affatto nuovo: in essi, secondo Eugenio Corecco ...
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Laicità
Gustavo Zagrebelsky
Termini attuali
La laicità è un concetto problematico che indica una tensione o un conflitto sempre nuovo da dipanare o risolvere, di cui si può ragionare solo nelle situazioni [...] vincolo cristiano dentro le società civili deve essere stata un trauma, perfino più profondo, anche se meno ostentato, di quello provocato dalla Riforma e dalla rottura dell’unità cattolica tra i popoli e gli Stati d’Europa. Se allora si era trattato ...
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PIER DAMIANI
Umberto Longo
(Petrus Damiani, Petrus peccator), santo. – Nacque tra la fine del 1006 e gli inizi del 1007 a Ravenna. Non si conoscono i nomi dei genitori.
Monaco, cardinale vescovo, diplomatico, [...] romana, portando alla rotturadi un fragile equilibrio e a una progressiva divaricazione di metodi, obiettivi e XII-XIII. Si percepiva evidentemente che un mantenimento della tensione ascetica a un livello troppo alto avrebbe potuto costituire ...
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Papato e comuni italiani
Laura Baietto
Il mutamento dei rapporti fra papato e Impero durante il regno di Federico II, che dalla collaborazione procedettero verso il conflitto aperto, interferì in maniera [...] maniera conflittuale, ma in costante tensione con la necessità di gestire il confronto di forze diverse all'interno delle aveva monopolizzato il comune consolare.
Tale rottura consentì al papato di stabilire proficui contatti con i vertici popolari ...
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Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] e dalle motivazioni sui quali vertono gli scritti e dalle affinità di questi contenuti con altri scritti. Mi riferisco qui alla tesi centrale di Peterson, quella della «rottura con ogni ‘teologia politica’ che abusa dell’annuncio cristiano per ...
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rottura
s. f. [lat. tardo rŭptūra, der. di rŭmpĕre «rompere», part. pass. rŭptus]. – L’azione di rompere, il fatto di rompersi o di venire rotto; la cosa stessa e la parte rotta. 1. Nei sign. proprî del verbo: r. di un vetro, di un piatto,...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...